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Parigi, giugno 1786. Il silenzio del mattino è trafitto da uno strillo roco, disperato. Cercando di farsi largo tra la folla che affluisce al Palazzo di Giustizia, il giovane Marcel de la Tache, giornalista alle prime armi, si trova dinnanzi a uno spettacolo senza precedenti: migliaia di persone circondano il patibolo sopra cui si dibatte una donna con le vesti stracciate. Da sola tiene testa a quattro uomini. Soltanto il boia di Parigi, Henri Sanson, un gigante con un grembiule di cuoio, un berretto di pelo e una frusta in mano, se ne sta tranquillo accanto a un braciere fumante, pronto a infliggere alla prigioniera il marchio del disonore. Chi è quella tigre inferocita? E quale delitto orrendo ha commesso per essere condannata alla pubblica fustigazione e marchiata a fuoco come una ladra? Marcel de la Tache lo ignora. Impressionato e, suo malgrado, affascinato dalla bellezza di quella belva selvaggia, si interessa al caso. Scopre che la condannata è Jeanne de la Motte, un’avventuriera con il sangue dei re Valois nelle vene. Si è macchiata di tre gravi reati: furto, falso e lesa maestà. La donna, fingendo di agire per conto di Maria Antonietta, ha convinto il grande elemosiniere di Francia, il cardinale Rohan, a comprare e consegnarle un favoloso collier di diamanti con oltre seicento pietre tra le più belle d’Europa. Ammaliato dalla donna che ha infangato il nome della regina, frodato il cardinale Rohan e l’intera Francia, Marcel decide di farle visita in carcere. Una scelta destinata a condurlo su strade pericolose quando Jeanne gli chiederà di aiutarla a evadere.
© 2020 Storyside (Audiolibro): 9789179893330
Data di uscita
Audiolibro: 25 settembre 2020
Parigi, giugno 1786. Il silenzio del mattino è trafitto da uno strillo roco, disperato. Cercando di farsi largo tra la folla che affluisce al Palazzo di Giustizia, il giovane Marcel de la Tache, giornalista alle prime armi, si trova dinnanzi a uno spettacolo senza precedenti: migliaia di persone circondano il patibolo sopra cui si dibatte una donna con le vesti stracciate. Da sola tiene testa a quattro uomini. Soltanto il boia di Parigi, Henri Sanson, un gigante con un grembiule di cuoio, un berretto di pelo e una frusta in mano, se ne sta tranquillo accanto a un braciere fumante, pronto a infliggere alla prigioniera il marchio del disonore. Chi è quella tigre inferocita? E quale delitto orrendo ha commesso per essere condannata alla pubblica fustigazione e marchiata a fuoco come una ladra? Marcel de la Tache lo ignora. Impressionato e, suo malgrado, affascinato dalla bellezza di quella belva selvaggia, si interessa al caso. Scopre che la condannata è Jeanne de la Motte, un’avventuriera con il sangue dei re Valois nelle vene. Si è macchiata di tre gravi reati: furto, falso e lesa maestà. La donna, fingendo di agire per conto di Maria Antonietta, ha convinto il grande elemosiniere di Francia, il cardinale Rohan, a comprare e consegnarle un favoloso collier di diamanti con oltre seicento pietre tra le più belle d’Europa. Ammaliato dalla donna che ha infangato il nome della regina, frodato il cardinale Rohan e l’intera Francia, Marcel decide di farle visita in carcere. Una scelta destinata a condurlo su strade pericolose quando Jeanne gli chiederà di aiutarla a evadere.
© 2020 Storyside (Audiolibro): 9789179893330
Data di uscita
Audiolibro: 25 settembre 2020
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Alessandra
8 nov 2020
Ecco un compendio di come NON scrivere un romanzo storico. Noioso esattamente come un libro di storia, il romanzo snocciola eventi relativi alla rivoluzione francese, senza che le vicende dei protagonisti principali assumano una rilevanza narrativa e, quindi, non riuscendo a coinvolgere un lettore che non sia già di suo appassionato alla storia francese.
La
2 feb 2022
Se arrivi al punto di provare odio martellante o forte biasimo, affetto vero o nostalgia "canaglia" per almeno un personaggio del romanzo che stai ascoltando (o leggendo), allora quel romanzo merita la R maiuscola e una lode perché è scritto, pensato, steso, organizzato in modo sapiente. Adoro quando la finzione immaginata si intreccia alla realtà storica, nuda e cruda dei fatti accaduti, e ne "La nemica" c'è tutto questo : lo stile lineare di una storia complicata per le relazioni e il momento storico in cui è calata, eppure così forte da suscitare nell'ascoltatore (o lettore) sentimenti eccessivi, in un verso o nell'altro, come tutto è stato eccessivo in Francia ai tempi della rivoluzione. Questo è un romanzo in cui il potere evocativo delle parole supera ogni altro potere, regale, religioso, umano. È la parola la protagonista di tutta la narrazione.Buon ascolto🙌😀
Pamela
11 gen 2022
Ben scritto ben raccontato e ben letto
Carla
18 gen 2023
Veramente interessante ed avvincente, ben scritto, ben costruito, attraversa la storia di un’epoca e di una rivoluzione epocale con grazia e profondità, oltre che con una documentazione ineccepibile
Alice
9 mag 2024
Buon romanzo storico che si ascolta volentieri.
Valentina
19 ago 2022
Interessante e letto molto bene
Luisa
26 lug 2022
Bello, mi è piaciuto molto.
Lucia
17 mag 2024
Finto tardo romanticismo. Ripetitivo. Pessima la pronuncia dei nomi francesi. Polpettone
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