Vai al contenuto

Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/409

Da Wikisource.

le profezie. 361


XVI. — i pesci lessi.

Li animali d’acqua moriranno nelle bollenti acque.

XVII. — de’ pesci che si mangiano non nati.

Infinita generazione si perderà per la morte delle grandi.

XVIII. — de’ nicchi e chiocciole che sono ributtate dal mare, che marciscono dentro ai lor gocci.

Oh! quanti fien quelli, che, poichè fien morti, marciranno nelle lor proprie case, empiendo le circostanti parti piene di fetulente1 puzzo!

XIX. — dell’ova che sendo mangiate non possono fare i pulcini.

Oh! quanti fien quegli, ai quali sarà proibito il nascere.

XX. — delle taccole2 e stornelli.

Quelli che si fideranno abitare appresso di lui, che saranno gran turbe, questi tutti

  1. fetido.
  2. specie di cornacchie.