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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/408

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360 le profezie e le facezie.


ragione, saranno sommersi e annegati. O giustizia di Dio, perchè non ti desti a vedere così malmenare i tua creati!

XII. — delle formiche.

Molti popoli fien quelli, che nasconderan sè e sua figlioli e vettovaglie dentro alle oscure caverne; e lì, nelli lochi tenebrosi, ciberan sè e sua famiglia per molti mesi, sanza altro lume accidentale o naturale.

XIII. — delle mosche e altri insetti.

Usciranno li omini dalle sepolture, convertiti in uccelli, e assaliranno li altri omini togliendo loro il cibo dalle proprie mani e mense — le mosche.

XIV. — delle civette o gufi con che s’uccella alla pania.

Molti periranno di fracassamento di testa, e salteranno loro li occhi in gran parte della testa, per causa d’animali paurosi usciti dalle tenebre.

XV. — delle biscie portate dalle cicogne.

Vedrassi in grandissima altezza dell’aria lunghissimi serpi combattere colli uccelli.