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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/371

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i paesi. 323

colli, e nel tornare indirieto si scontrano nell’avvenimento della seconda onda, e dopo il gran loro strepito tornan, con grande innondazione, al mare, donde si partirono.

Gran quantità di popoli, d’uomini e d’animali diversi si vedean scacciati dell’accrescimento del diluvio inverso le cime de’ monti, vicini alle predette acque.

Onde del mare di Piombino, tutte d’acqua schiumosa.

Dell’acqua che risalta; de’ venti di Piombino; a Piombino ritrosi di venti e di pioggia con rami e alberi misti coll’aria; votamenti dell’acqua, che piove nelle barche.1

XII. — l’isola di cipro.

Dalli meridionali lidi di Cilicia si vede per australe la bell’isola di Cipro, la qual fu regno della dea Venere, e molti, incitati dalla sua bellezza, hanno rotte le loro navi e sartie infra li scogli, circondati dalle vertiginose onde. Quivi la bellezza del dolce colle invita i vagabondi naviganti a recrearsi infra le sue fiorite verdure, fra le quali i venti raggirandosi empiono l’isola e ’l circostante mare di soavi odori.... Oh! quante navi quivi già son sommerse! oh!

  1. Le descrizioni di Leonardo ritraggono per lo più fenomeni realmente osservati. A proposito del passo: «onde del mare di Piombino, tutte d’acqua schiumosa»; si ricordi il disegno di un’onda coperta di schiuma, che si trova nel manoscritto L e la nota che lo accompagna: «fatta al mare di Piombino» (anno 1502). Leonardo da Vinci, Les manuscrits G, L, M, de la bibliothèque de l’Institut. Parigi, 1890, vol. V, folio 6 v°.