Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
l'arte | 293 |
con esercizio meccanicissimo, accompagnato spesse volte da gran sudore, composto di polvere e convertito in fango, con la faccia impastata e tutto infarinato di polvere di marmo, che pare un fornaio, e coperto di minute scaglie, che pare gli sia fioccato addosso, e l’abitazione imbrattata e piena di scaglie e di polvere di pietre.
Il che tutto al contrario avviene al pittore, parlando di pittori e scultori eccellenti. Imperocchè il pittore con grande agio siede dinanzi alla sua opera, ben vestito, e muove il lievissimo pennello con li vaghi colori. È ornato di vestimenti come a lui piace, e è l’abitazione sua piena di vaghe pitture e pulita; e accompagnata spesse volte di musiche o lettori di varie e belle opere, le quali — sanza strepito di martelli o altro rumore misto — sono con gran piacere udite.
IV.
Nessuna comparazione è dallo ingegno e artificio e discorso della Pittura a quello della Scoltura, che non s’impaccia della Prospettiva, causata dalla virtù della materia e non dall’artefice.
E se lo scultore dice non poter raccon-