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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/340

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292 i pensieri.

vate le cose piane, lontane le cose vicine! In effetto la Pittura è ornata d’infinite speculazioni, che la Scoltura non l’adopera.

II.

La Scoltura non è scienza, ma arte meccanicissima, perchè genera sudore e fatica corporale al suo operatore, e solo bastano, a tale artista, le semplici misure de’ membri e la natura delli movimenti e posate, e così, in sè finisce, dimostrando all’occhio quel, che quello è, e non dà di sè alcuna ammirazione al suo contemplante, come fa la Pittura, che in una piana superfizie, pei forza di scienza, dimostra le grandissime campagne co’ lontani orizzonti.

III.

Tra la Pittura e la Scoltura non trovo altra differenza, se non che lo scultore conduce le sue opere con maggior fatica di corpo, che il pittore, e il pittore conduce le opere sue con maggior fatica di mente.

Provasi così esser vero, conciossiachè lo scultore, nel fare la sua opera, fa per forza di braccia e di percussione a consumare il marmo o altra pietra soverchia, ch’eccede la figura, che dentro a quella si rinchiudo