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la morale. | 227 |
dolo io sollecitare, lui lasciò la bottega, e perdè assai tempo nel fare un’altra morsa e lime e altri strumenti a vite, e quivi lavorava mulinelli da torcere seta, li quali nascondeva, quando un de’ mia v’entrava, e con mille bestemmie e rimbrotti: in modo che nessun de’ mia voleva più entrare.
Al fine ho trovato, come questo maestro Giovanni delli Specchi e quello, che ha fatto il tutto per due cagioni: e la prima, perchè lui ha avuto a dire, che la venuta mia qui li ha tolto la conversazione di Vostra Signoria.... L’altra è che la stanza di quest’omini.... disse convenirsi a lui per lavorare li specchi, e di questo n’ha fatto dimostrazione, che, oltre al farmi costui nimico, li ha fatto vendere ogni suo e lasciare a lui la sua bottega, nella quale lavora con molti lavoranti assai specchi per mandare alle fiere.
LXVIII. — i miseri studiosi con che speranza e’ possono aspettare premio di lor virtù?
E in questo caso io so, che io ne acquisterò non pochi nemici, conciò sia che nessun crederà, ch’io possa dire di lui; perchè pochi son quelli a chi i sua vizi dispiac-