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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/257

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la morale. 209

piosi di sbadigli. Adunque tu, che parli dinanzi a omini, di chi tu cerchi benivolenza, quando tu vedi tali prodigi di rincrescimento, abbrevia il tuo parlare o tu muta ragionamento; e se altramente farai, allora, in loco della desiderata grazia, tu acquisterai odio e inimicizia.

E se vuoi vedere di quel che un si diletta, sanza udirlo parlare, parla a lui mutando diversi ragionamenti, e quel dove tu lo vedi stare intento, sanza sbadigliamenti o storcimenti di ciglia o altre varie azioni, sta certo che quella cosa, di che si parla, è quella, di che lui si diletta.

LI. — consiglio, miseria e giudizio.

Ecci una cosa, che, quanto più se n’ha bisogno, più si rifiuta: e questo è il consiglio, mal volontieri ascoltato, da chi ha più bisogno, cioè dagl’ignoranti.

Ecci una cosa, che, quanto più n’hai paura e più la fuggi, più te l’avvicini: e questo è la miseria, che quanto più la fuggi, più ti farai misero e sanza riposo.

Quando l’opera sia pari col giudizio, quello è tristo segno, in quel giudizio; e quando l’opera supera il giudizio, questo è pessimo, com’accade a chi si maraviglia