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la morale. | 189 |
sto non pubblico o divolgo per le male nature delli omini, li quali userebbono li assassinamenti ne’ fondi de’ mari, col rompere i navili in fondo, e sommergerli, insieme colli omini, che vi son dentro, e benchè io insegni delli altri, quelli non son di pericolo, perchè di sopra all’acqua apparisce la bocca della canna, onde alitano, posta sopra otri o sughero.
VII. — contro la necromanzia.
Delli discorsi umani stoltissimo è da essere riputato quello, il qual s’astende alla credulità della Negromanzia, sorella della Alchimia, partoritrice delle cose semplici e naturali; ma è tanto più degna di riprensione che l’Alchimia, quanto ella non partorisce alcuna cosa se non simile a sè, cioè bugia.
Il che non interviene nella Alchimia, la quale è ministratrice de’ semplici prodotti della natura; il quale uffizio fatto esser non può da essa natura, perchè in lei non sono strumenti organici, colli quali essa possa operare quel che adopera l’uomo mediante le mani, che in tale uffizio ha fatti i vetri ecc.
Ma essa Negromanzia, stendardo o vero bandiera volante mossa dal vento, è guida-