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Lupo

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Un lupo

Citazioni sul lupo.

Citazioni

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  • Ascoltateli. I figli della notte... quale dolce musica emettono. (Dracula di Bram Stoker)
  • Credo che la iena macchiata africana è pressoché uguale nella sua ferocia al lupo nordamericano, che solitamente viene trattato con rispetto, persino simpatia da alcuni suoi biografi, sebbene non vedo come i lupi siano in alcun modo più nobili delle iene [...] Non c'è niente di nobile, ma molto d'interessante, nella natura di sia i lupi che le iene, ma nessuno dei due dovrebbe essere detestato. (Frederick Selous)
  • È incredibile come noi lupi ci sentiamo a nostro agio nelle tenebre più fitte... Per noi il buio non esiste!.. Il nostro infallibile fiuto ci illumina la pista portandoci dritti e sicuri... [Alberto viene investito da un'auto] ...in mezzo all'autostrada!!.. (Lupo Alberto)
  • Ed una lupa, che di tutte brame | sembrava carca nella sua magrezza, | e molte genti fè già viver grame, | questa mi porse tanto di gravezza | con la paura ch'uscìa di sua vista, | ch'io perdei la speranza dell'altezza. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
  • Essendo adunque un Principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quella pigliare la volpe e il lione; perché il lione non si defende da' lacci, la volpe non si defende da' lupi. Bisogna adunque essere volpe a cognoscere i lacci, e lione a sbigottire i lupi. (Niccolò Machiavelli)
  • Forse nessuno l'ha detto a te: se scocci un lupo, ti becchi le zanne! (Kung Fu Panda 2)
  • Fra gli animali quadrupedi e vivipari, quelli che sono selvatici e muniti di denti aguzzi sono tutti carnivori. Fa eccezione il lupo che, solo fra questi animali, quando ha molta fame, mangia – almeno così dicono – determinati tipi di terra. [...] A essere antropofagi sono i lupi che vanno a caccia da soli piuttosto che quelli che vanno a caccia in branco. (Aristotele)
  • Il lupo che ha assalito e sbranato tua sorella era peloso all'esterno. Ma quando lei è morta è andata dritta in cielo. La peggiore razza di lupi è quella che ha il pelo nascosto dentro. E quando ti morde ti trascina con sé all'Inferno. (In compagnia dei lupi)
  • Il lupo è l'unico animale che osi attaccare chi è più forte di lui. (Džochar Dudaev)
  • Il lupo è un lottatore feroce. Può decimare un branco di segugi attraverso i rapidi morsi delle sue fauci, senza intanto subire ferite. Nemmeno i comuni cani grossi, apparentemente allevati per la lotta, sono in grado di abbatterlo senza addestramento speciale. So di un lupo che ha ucciso con un solo morso un bulldog che l'aveva avventato, e di un altro che, dopo essersi infiltrato nell'orto d'una fattoria in Montana, uccise rapidamente in successione i due grossi mastini che lo attaccarono. L'immensa agilità e ferocia di questa bestia selvaggia, il terribile morso delle sue fauci zannute, e la vita dura che passa, gli sono di grande vantaggio contro i cani, più grassi, dai denti più piccoli, e dalla pelle morbida, sebbene siano nominalmente delle razze selezionate per il combattimento. Considerando il modo in cui i tornei del sollevamento dei pesi sono organizzati oggi, questo è solo naturale, siccome non c'è motivo di produrre cani da combattimento degni quando i premi sono distribuiti a base di punti tecnici che sono totalmente non pertinenti all'utilità del cane. Un mastino o un bulldog che ha vinto premi potrebbe essere quasi inutile per gli scopi per cui la sua razza è stata sviluppata. Se ben addestrato o di taglia sufficientemente grossa, un mastino potrebbe avere la meglio contro un lupo del Texas giovane o nano, ma non ho mai visto un cane di questa categoria che giudicherei un degno avversario per uno dei grossi lupi del Montana occidentale. Anche se il cane fosse il più pesante dei due, i suoi denti e artigli sarebbero molto più piccoli, e la sua pelle meno dura. (Theodore Roosevelt)
  • Il lupo ha per i suoi simili un forte sentimento «familiare», ma è animale ribelle, non accetta il dominio dell'uomo. È alter ego del cane domestico, il suo mister Hyde. (Fabio Giovannini)
  • I lupi sono animali nobili, non sono come i cani. Nella lingua Yupik, la parola lupo è Kegluneq e gli Aleuti li rispettano come onorevoli cugini. (Metal Gear Solid)
  • Il lupo urlava sotto le foglie | Sputando le piume più belle | Del suo pasto di polli: | Come lui mi consumo. (Arthur Rimbaud)
  • Il lupo sui monti ci vuole per tenere in forma i cacciatori. (Adriano Sofri)
  • In effetti, nella natura i lupi contribuiscono a mantenere in salute le renne, inseguendone i branchi e obbligandoli a correre; ma riescono a impadronirsi solo dei capi vecchi, malati o feriti, eliminandoli. In cattività, anche con ampio spazio a disposizione, le renne impigriscono e si ammalano. [...] E pensare che i lupi erano andati a caccia di renne, senza decimarne i branchi, per migliaia d'anni, prima che l'uomo bianco arrivasse nel Nord con le sue armi da fuoco. Oggi, il lupo è tra gli animali in via di estinzione, come la renna. (Hans Ruesch)
  • L'inverno sembrava non avere una fine, e il branco moriva di fame. Il capobranco, il più vecchio di tutti, procedeva in testa e rassicurava i giovani, dicendogli che presto sarebbe arrivata la primavera. Ma, a un certo punto, un giovane lupo decise di fermarsi. Disse che ne aveva abbastanza del freddo e della fame e che sarebbe andato a stare con gli uomini. Perché la cosa importante era di restare vivo. Così, il giovane, si fece catturare e col passare del tempo, dimenticò di essere mai stato un lupo. Un giorno, di molti anni dopo, mentre accompagnava il suo padrone a caccia, lui corse servile a raccogliere la preda. Ma, si rese conto che la preda era il vecchio capobranco. Divenne muto per la vergogna, ma il vecchio lupo parlò e gli disse così: "io muoio felice perché ho vissuto la mia vita da lupo, tu invece, non appartieni più al mondo dei lupi e non appartieni al mondo degli uomini". La fame viene e scompare, ma la dignità, una volta persa, non torna mai più. (Educazione siberiana)
  • Le fiabe sbagliavano a dare al male la forma di una magnifica creatura selvaggia. (Il labirinto del fauno)
  • Nel caso del lupo sembra che i Sumeri siano stati colpiti soprattutto dalla sua rapacità. (Samuel Noah Kramer)
  • Nel paese dei miei genitori si dice: "Se ci sono molti lupi, gli uomini vengono mangiati; se ci sono molti uomini, sono i lupi ad essere mangiati." (Metal Gear Solid)
  • Nino, sembri la lepre della favola, quella che correva a più non posso.
    "Dove corri?", le chiesero.
    "Danno la caccia ai lupi", rispose.
    "Che hai a che fare con loro?"
    "Se mi catturano, come faccio a dimostrare che non sono un lupo?" (Pentimento)
  • Non altrimenti a volo strano e vago | d'ogni parte erompea l'oscena schiera; | ed ulular s'udiva, a quell'immago | che fan sul margo d'una fonte nera | i lupi sospettosi e vagabondi | a ber venuti a truppa in sulla sera. (Vincenzo Monti)
  • Ogni uomo è un lupo nei confronti di un altro uomo. (Tito Maccio Plauto)
  • Per anni abbiamo continuato a crederci [...] l'unica specie animale ad avere una cultura (falso: ogni lupo deve imparare la cultura dei lupi). (Jeffrey Moussaieff Masson)
  • Perché le lupe in un determinato periodo dell'anno partoriscono tutte nel giro di dodici giorni? Antipatro, nel suo libro Sugli animali, asserisce che le lupe espellono i nati quando gli alberi che producono ghiande gettano a terra i loro fiori. Una volta che le lupe li assaggiano, il loro utero si schiude. Quando invece non c'è abbondanza di questi fiori, il feto – a detta di Antipatro – muore dentro il ventre della lupa e non può venire alla luce. È per questo motivo che le regioni che non sono ricche di ghiande e di querce non sono infestate dai lupi. (Plutarco)
  • Preoccupati dei draghi. [...] Preoccupati dei troll e delle streghe, ma non parlare più di lupi. (Caitlín R. Kiernan)
  • Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i lupi non li addomestica nessuno! (Wolf's Rain)
  • Quando ti avvali di un cane per eliminare i lupi, il cane alla fine, dopo aver fatto fuori tanti lupi, diventa peggio di tutto il branco. (Albert Sánchez Piñol)
  • Sa cosa fanno i lupi. Loro cacciano. E uccidono. Perché questo non ho mai creduto al Libro della giungla. Un ragazzo cresciuto dai lupi che diventa amico di un orso e di una pantera. No, io non credo. [...] Voglio dire che i Romani, cresciuti dai lupi, videro un tizio trasformare acqua in vino e che cosa fecero? Lo mangiano. Perché non esistono santi nel regno animale, ma solo pranzi e cene. (Fargo)
  • Se hai paura dei lupi, sta' lontano dai boschi. (Iosif Stalin)
  • Se uccidi un alce ma sei da solo sei una persona stupida: non riuscirai a portare a casa niente e la mangeranno i lupi e questo creerà uno squilibrio nel bosco, perché un lupo che mangia un alce ammazzata da te non uccide poi un animale malato e quindi si rovina l’ambiente naturale. (Nicolai Lilin)
  • Sebbene molte altre specie animali dipendano da un leader, la loro struttura sociale complessiva non ricalca esattamente quella degli esseri umani come avviene nel lupo. (Juliet Clutton-Brock)
  • Trova il lupo che cerco, il lupo che voglio... il lupo che la ama. (Ladyhawke)
  • Ultimamente gli etologi si sono dati la pena di osservare sistematicamente i lupi fra un pasto e l'altro, e hanno visto che sono, secondo metri umani, modelli di regolarità e di virtù. Si accoppiano per la vita, sono coniugi e genitori fedeli e affettuosi, dimostrano grande lealtà al branco, grande coraggio e persistenza nelle difficoltà, rispettano attentamente i reciproci territori, tengono pulite le tane, e estremamente di rado uccidono qualcosa che non sia loro necessario per il pranzo. [...] Hanno anche, come tutti gli animali sociali, un'etichetta assai elaborata, che comprende cerimonie sottilmente variate di saluto e di rassicurazione, grazie alle quali viene rafforzata l'amicizia, si ottiene la cooperazione e le rotelle della vita sociale vengono generalmente lubrificate. [...] Inoltre, queste ricerche sono state spesso intraprese da studiosi che inizialmente erano piuttosto ostili al lupo, e inclini a sperare di poterlo accusare di tutti i loro problemi. (Mary Midgley)
  • Un lupo addomesticato è più utile di un lupo morto. (Il Trono di Spade)
  • Un Puma è in grado di abbattere un Alce adulto da solo, mentre occorrono diversi Lupi per fare altrettanto. (Luke Hunter)
  • Durante l'inverno il lupo diventa maggiormente pericoloso per l'uomo, poiché allora esso non sa come sedare gli acuti stimoli della fame, non potendo nemmeno scavare il terreno, indurito dai geli, per trovare animali diversi: topi, talpe, rettili, anfibi ed insetti.
  • Io posso sembrare un pavido e un catastrofico, ma sono semplicemente uno studioso della fauna nostrana e mi sento in dovere di far conoscere il pericoloso errore che si commette lasciando liberamente propagare questa specie che riesce tanto nociva.
  • La legge vieta giustamente di ammazzare la selvaggina a chi non ha porto d’armi, ma in tal modo proibisce di uccidere il lupo a quei contadini non cacciatori che si trovano il più delle volte nelle condizioni maggiormente favorevoli per poterlo scovare, seguire e colpire.
  • La locale medicina popolare utilizza molto il Lupo: così contro le coliche dei bambini usa in alcuni luoghi un pezzo di budello chiuso in un sacchetto sospeso al collo; contro gli aborti cinge il ventre delle donne incinte con una corda di budello di lupo; il grasso adopera contro i dolori reumatici e contro le tonsilliti. Un ciuffo di peli od anche un dente rappresentano dei talismani infallibili contro le fatture e i malocchi, malefizi speciali.
  • Quando i lupi imparano ad addentare la nostra carne non la dimenticano tanto facilmente!
  • Tutti gli animali diventano inquieti a vederlo, dai buoi ai cavalli, ai maiali, alle pecore, alle capre e ai cani, ed è da notare che malgrado l'avversione che esiste fra cani e lupi, all'epoca degli amori, sia in libertà che in ischiavitù essi si accoppiano dando luogo ad ibridi fecondi che ora sono di moda come animali da compagnia e da guardia.
  • Tutti i pastori delle nostre montagne, tutti i proprietari di bestiame brado, qualche cacciatore di paese alpestre, qualche solitario zoologo, rappresentano le sole persone che s’interessano del lupo in Italia. "Mi pare che siano bastanti", potrebbe anche dire qualcuno che non sa i danni che fa il lupo, non sa quali pericoli ci minacciano se lo lasciano ancora libero di moltiplicarsi e di agire secondo i suoi noti brutali istinti di malvagità.
  • Vorace, feroce e temerario insidia ed attacca qualsiasi animale, lotta con i cani che sbrana e divora, si ciba di prede vive e di carogne, ricerca mammiferi, uccelli, rettili, rane, insetti, larve ed anche cibo vegetale come foglie diverse e radici.
  • Anche il lupo ha diritto di vivere, basterebbe questa considerazione per lasciarlo in pace, oltre al fatto che parliamo di una specie protetta. Chiaramente la presenza del lupo implica anche vantaggi ecosistemici: essendo al vertice della catena alimentare mantiene in equilibrio la catena stessa regolando le popolazioni di erbivori.
  • Esistono due "lupi", uno fantastico e uno reale. Il primo è la somma di una infinità di storie, leggende, racconti, tradizioni, proiezioni e fantasie che si sono accumulate per secoli e secoli attraverso tutta l'evoluzione complessa della percezione che l'uomo ha avuto della natura e degli animali. Il secondo è invece il Canis lupus Linnaeus, un animale in carne e ossa con tutti i suoi caratteri morfologici e comportamentali che ne definiscono la biologia.
    I due hanno sì dei punti di contatto, ma piuttosto sporadici: restano comunque incommensurabili poiché parlano linguaggi diversi e si muovono in mondi diversi. Eppure si sono influenzati reciprocamente in maniera drammatica: il primo, l'immaginario, nasce dal secondo per poi prendere la sua strada autonoma da cui lascia cadere periodicamente costruzioni psicologiche che si abbattono rovinosamente sul suo alter ego reale. Questo, dopo aver contribuito a un primo abbozzo dell'immagine del primo, ne è rimasto vittima al punto che in molte battaglie ha dovuto soccombere.
  • Fino a che percentuale posso definire lupo un lupo? Se un lupo ha un 1% di gene canino lo devo considerare un lupo oppure no? Cioè, lo devo tenere libero in natura oppure no? Questa è una domanda che non ha una risposta per il momento, perché nessuno si è occupato del problema per prendere una decisione e sviluppare delle linee guida.
  • I lupi saranno sempre troppi per gli allevatori e pochi per i conservazionisti.
  • Il lupo ci fa paura perché è troppo simile a noi. Proprio come l'uomo questi animali occupano vaste aree di territorio, vivono in branchi con strutture sociali, sono intelligenti e hanno un'incredibile capacità di adattamento.
  • In Italia sembra che i cani godano di maggiore protezione dei lupi.
  • Una convivenza pacifica è impossibile, pensare ad un rapporto che non preveda il conflitto è pura utopia. È come convivere con le autostrade: ci saranno sempre delle vittime dettate dall'ignoranza delle leggi o dalle fatalità. L'obiettivo da raggiungere è quello di una coesistenza, non si può pensare di riservare tutto il territorio all'uomo o viceversa ai lupi.
Lupo con preda
  • Gli antichi conoscevano benissimo il lupo. Tutti i naturalisti romani e greci lo menzionano; ad essi pure esso appare come un mostro spaventevole, come più tardi apparve ai tedeschi sotto il nome di Vehrwolf.
  • Il lupo possiede tutte le doti e le qualità del cane: ha la stessa forza e la stessa costanza, la medesima acutezza di sensi, la medesima intelligenza. Ma è unilaterale e d'assai meno nobile del cane – senza dubbio soltanto perché gli fece difetto l'uomo, l'educatore del suo affine. Senza l'uomo il cane domestico non è nulla più che un lupo!
  • Il produrre ibridi del lupo e del cane non è mai un atto di libera volontà, poiché l'antipatia naturale che esiste fra loro è così grande da potersi dominare solo in rare circostanze. Per solito l'uno e l'altro cercano accuratamente di evitarsi e non si piegano mai all'accoppiamento quando son liberi, mentre ciò non offre difficoltà tra conigli selvatici e domestici, anitre, oche, pernici, tacchini, insomma tra animali selvatici e domestici che vivono ancora adesso allo stato libero ed in ischiavitù.
  • La sua mobilità richiede un consumo importante di nudrimento, e quindi è assai dannoso, persino pericoloso quando è spinto dalla fame. D'inverno assalta ogni animale, l'uomo come gli altri talvolta, e sbrana tutto quel che può arraffare. Stanca la vittima incalzandola vivamente, di rado cerca di sorprendere qualche animale avvicinandosi cheto cheto. Talvolta uccide più di quel che consuma. Arreca devastazioni tremende fra le bestie inermi che vivono in gregge.
  • Molte osservazioni hanno fermato a sufficienza che dall'accoppiamento del lupo colla cagna o del cane con una lupa provengono ibridi che generano verosimilmente figli fecondi. Questi ibridi non tengono sempre il mezzo tra il lupo e il cane, e i piccoli d'uno stesso parto sono anche molto diversi. Per solito rassomigliano più al lupo, benché abbiano anche del cane. Molti naturalisti hanno perciò creduto di dover considerare il lupo comune come il ceppo del nostro cane.
  • Non v'ha da stupire se questi terribili animali destano, e principalmente quando sono in gran numero, l'angoscia e lo spavento fra gli uomini non solo ma anche fra gli animali. I cavalli sono in sommo grado inquieti appena hanno sentore del lupo; gli altri animali domestici, ad eccezione del cane, pigliano la fuga se hanno il più lieve sentore del loro capitale nemico. Ma pei buoni cani non pare che vi sia piacere maggior della caccia al lupo, appunto perché si distinguono sempre meglio quelle caccie che sono le più pericolose. Perciò è notevole che l'odio fra due affini così prossimi come sono il lupo ed il cane possa raggiungere un tale indescrivibile grado d'intensità. Un cane sulle peste d'un lupo dimentica tutto, entra nel furore più inaudito, e non riposa prima che abbia azzannato il nemico pel collo. Non bada a ferite, non s'accorge della morte dei compagni. Anche moribondo tenta ancora di mordere bravamente il lupo.
  • Quando la fame tormenta il lupo, è una bestia spaventevole, che dimostra allora la qualità che più gli fa difetto ed è dappertutto stimata: il coraggio. Il lupo affamato sopraffà cavalli e bovine, di cui evita le zampe e le corna accuratamente d'estate, ed attacca talvolta, sebbene di rado, uomini armati, anche se vede che alcuni suoi compagni sieno stati uccisi dalle armi da fuoco.
  • Quel che è sicuro è che il lupo è suscettibile d'addomesticamento, e degno del consorzio con gente senza pregiudizi. Chi sa trattarlo bene può formare un animale che somiglia essenzialmente al cane domestico. Ma un animale libero deve certamente essere trattato in altro modo di uno schiavo sottomesso da tempo illimitato alla dominazione dell'uomo.
  • Egli è per natura goffo e poltrone, ma la necessità lo rende sagace ed ardito; spronato dalla fame va ad affrontare il pericolo, ed aggredisce fin anche gli animali custoditi dall'uomo, e massimamente quelli che può leggieri portare seco, come gli agnelli, i piccioli cani, i capretti, e quando gli riesce bene la prima scorreria, replica gli assalti, finché respinto o ferito e maltrattato dagli uomini e dai cani, si ritira ed interna nel bosco durante il giorno, e non esce che di notte, scorre la campagna, gira attorno ai luoghi abitati, rapisce gli animali abbandonati, assalisce gli ovili, raspa e scava la terra di sotto le porte, entra furiosamente, e tutto quanto ammazza, prima di scegliere e trasportare la sua preda.
  • Il lupo ha molta forza principalmente nelle parti anteriori del corpo, ne'muscoli del collo e delle mascelle. Sostiene e porta fra i denti un montone, senza lasciarlo toccare la terra, ed al tempo stesso corre più velocemente de'pastori, sicché non vi sono che i cani capaci di raggiungerlo e fargli deporre la preda. Morde fieramente, e con tanto maggiore stizza ed avidità quanto trova minore resistenza; perché con gli animali idonei alla difesa ei prende delle misure. Teme di sé, e non s'azzuffa che astretto della necessità, e non mai per impulso d'ardire e coraggio: quando viene scaricato addosso un colpo di fucile e la palla gli fiacchi qualche membro, urla, e non pertanto quando s'ammazza a forza di bastonate, non si lagna nemmeno come il cane; egli è più duro, meno sensibile, più robusto; cammina, corre, gira all'intorno i giorni e le notti intere; egli è instancabile, e forse tra tutti gli animali il più difficile ad essere vinto nel corso.
  • Il lupo preso ne'primi anni s'addimestica, ma non s'affeziona punto; la natura è più forte dell'educazione; riveste col tempo il fiero suo carattere, e ritorna, quanto più presto il può, al suo stato di salvatichezza.
  • Tranne la pelle, in questo animale non v'ha niente di buono; con quella si fanno pellicce grossolane che sono durevoli. La carne n'è sì cattiva che mette nausea a tutti gli animali; né v'ha che il lupo che mangi volontieri di lupo. Manda dalla gola un odore che ammorba, siccome a sedare la fame inghiottisce indifferentemente checché trova, carni corrotte, ossa, pelo, pelli concie solo per metà e tutte ancora coperte di calcina, egli vomita frequentemente, e sono più le volte che si vuota di quelle che si riempie. A finirla, dispiace in tutto; ha la fisonomia vigliacca, l'aspetto selvaggio, la voce spaventosa, l'odore insoffribile, il naturale perverso, i costumi crudeli; egli è odioso e nocevole vivo, inutile morto.
  • Ho sentito dal fondo della valle salire l'ululato di un branco di lupi. Gli occhi del Conte lampeggiavano, ed egli ha detto:
    "State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica!". Suppongo che abbia visto sul mio volto una qualche espressione strana per lui, perché ha aggiunto:
    "Ah, signore, voi che vivete in città non potete far vostri i sentimenti di un cacciatore".
  • I lupi sono una bellissima cosa nei libri di storie, e io oso dire che quando sono in branco e danno la caccia a qualcosa che ha più paura di loro, possono fare un fracasso d'inferno e fare tutto a pezzi, qualsiasi cosa sia. Però, grazie a Dio, nella vita reale un lupo è solo un poveraccio, intelligente e coraggioso meno della metà di un bel cane, e con meno di un quarto quanto a voglia di lottare.
  • Il fatto è che dei lupi ci si può fidare come delle donne.
  • Le fauci del lupo erano miglior destino che non la tomba del Vampiro! (Abraham Van Helsing)
  • Contro questo animale malefico ogni mezzo è buono; si possono adoperare anche con vantaggio le trappole, i tranelli, le reti, e anche il veleno. Tutti questi mezzi che sovente son giudicati traditori e indegni di un cacciatore quando son adoperati contro il cervo, il capriuolo o anche la lepre, sono ammessi e riconosciuti legittimi quando si tratta del Lupo. Bisogna proteggere la campagna contro le rapine di questo ladro che non bada alle proprietà, e non rispetta sempre neppure gli uomini.
  • In circostanze ordinarie il Lupo non aggredisce l'uomo, anzi lo sfugge. In casi estremi, invece, gli si slancia contro, o, se non lo aggredisce apertamente, gli tien dietro per lungo tempo, cercando di trar profitto di ogni sua debolezza per assalirlo. Se l'uomo è a cavallo o accompagnato da un cane, cercherà di strangolare prima la cavalcatura o il cane.
  • Il Lupo è fortissimo e resiste a lungo alla fame ed alla stanchezza.
  • Molto prudente, cammina adagino, – a passo di lupo, come si dice, – e, per impadronirsi della preda, unisce la perfidia alla forza.
  • I lupi cacciano in vari modi: dall'imboscata, l'inseguimento, e organizzati come unità in gruppi. Nell'estate cacciano solitamente da soli, spesso cogliendo le loro prede alla sprovvista, raramente cercandole o inseguendole. Quando attaccano una mandria, anche da soli, i lupi cercano di spaventare gli animali, provocando il panico e disperdendo la mandria o separando uno o diversi più animali da essa.
  • I lupi sono nocivi agli uomini per molti aspetti: assalgono il bestiame e i cani, ungulati selvatici ed altri animali utili, diffondono le malattie e attaccano direttamente le persone. La poca utilità che si può ricavare dai lupi catturati (la pelliccia e la carne gustosa che è perfettamente commestibile) e dal piacere sportivo nel cacciarli, non sono paragonabili al danno alla salute dell'uomo e agli interessi economici causati da questi predatori indubbiamente dannosi.
  • Sembra che l'unico nemico e concorrente serio del lupo sia la tigre. Nel territorio dell'Ussuri, i lupi erano assenti in certi luoghi da tempo immemoriale e apparvero solo dopo che le tigri furono sterminate. Fu inoltre notato che i lupi scompaiono da quei luoghi in cui appaiono le tigri.
  • Anche fra noi, quando i lupi erano più numerosi e si conoscevano meglio le loro abitudini, si sapeva che i lupi sono diffidentissimi, sospettosi, timidi, e che si trattengono in faccia a qualche cosa che abbia dell'insolito ai loro occhi, al loro odorato, al loro udito. Il cacciatore che doveva lasciar sul terreno un cervo morto, piantava un bastone presso al corpo dell'animale e metteva sul bastone qualche cosa di svolazzante, un fazzoletto, un pezzo di tela o altro. Quando non aveva altro, si contentava di togliere all'animale morto la vescica, gonfiarla, e metterla in cima al bastone. Come ultimo spediente poteva anche bastare una striscia della pelle stessa dell'animale. Il bastone piantato vicino all'animale, con l'uno o l'altro sopra degli oggetti sopra menzionati, bastava ordinariamente a tenere i lupi in rispetto.
  • Invero la rabbia non è rara nel lupo, e s'intende come l'incontro d'un uomo con un lupo preso da questa terribile malattia sia senza paragone più pericoloso di quello con un lupo ordinari. Il morso di un lupo arrabbiato dà la morte più sicuramente che non quello di un cane nelle stesse condizioni.
  • Tutti gli autori che parlano del lupo con conoscenza di causa, per aver avuto che fare con esso, investigando i suoi costumi nella vita selvatica, si accordarono nel dire che è cosa malagevolissima l'addomesticare uno di questi animali anche prendendolo da piccino e avendone tutte le cure.
  • Ciò che accomuna il lupo e il cacciatore primitivo più di ogni altra cosa è la dipendenza dalla caccia e dall'uccisione di animali. In una zona in cui cacciano sia i lupi sia esseri umani, la selvaggina tende a essere la stessa. In uguali condizioni di terreno, clima e conservazione del cibo e inseguendo le stesse prede, tendono a svolgere l'attività venatoria in modo analogo. Le differenze sono legate al fatto che uno si muove su due piedi e uccide dalla distanza con strumenti quali pallottole o frecce.
  • Il lupo è un animale sociale, la sua sopravvivenza dipende dalla cooperazione, non dalla lotta. Gli esseri umani, soprattutto negli ultimi anni, si sono abituati a parlare di «élite dominanti» in ambito lavorativo e altrove, e hanno acriticamente ritenuto che i branchi di lupi (o gruppi di scimpanzé) si conformassero ai propri schemi mentali. La struttura sociale di un branco di lupi è dinamica, quindi soggetta a cambiamenti, in particolare nella stagione degli amori, e potrebbe capovolgersi in altri frangenti, come nel gioco. La sua presenza è importante durante l'accoppiamento, l'assunzione di cibo, gli spostamenti e il mantenimento del territorio, e sembra avere uno scopo quando i lupi si radunano per rassicurarsi a vicenda degli aspetti positivi del loro stile di vita così come si riflette nell'ordine sociale, in grado di accrescere la possibilità di sopravvivere attraverso la caccia di gruppo e il controllo naturale della popolazione.
    Tuttavia, caricare di un'enfasi eccessiva questi presunti aspetti comportamentali come «intimidazione», «autoritarismo» e giochi di crudeltà psicologica basati su strutture sociali, vuol dire semplicemente confondere gli strumenti di analisi umana con il vero comportamento dei lupi.
  • Il lupo esercita una forte influenza sull'immaginario umano. Carpisce il nostro sguardo per poi restituircelo... Trovandosi al cospetto di quello sguardo, chiunque vorrebbe improvvisamente esprimere le sensazioni di cui è stato preda: timore, odio, rispetto, curiosità. Chi odia i lupi sostiene che siano assassini per natura, ma ciò non è vero. Chi ama i lupi afferma invece che in Nord America nessun esemplare sano ha mai ucciso un uomo; ma anche questo non è vero, poiché i lupi hanno causato la morte di indiani ed eschimesi. Tutto quanto ci è stato detto in passato sui lupi avrebbe dovuto essere espresso, ritengo, con più cautela, precisando che si trattava di una serie particolare di circostanze e che, in sostanza, era solo questione di opinioni. Essere rigorosi in tema di lupi equivale a pretendere certezze anche dalle nuvole.
  • I nostri tentativi di comprendere il linguaggio lupino sono rozzi e affatto fondati sulla consapevolezza che questo sia un animale semplice e come tale parli un linguaggio semplice. Esistono suoni che non siamo in grado di udire e segnali che non possiamo vedere. Cominciando a comporre i vari pezzi di vocalizzazione e ad associarli a una descrizione più fluida e attenta del movimento corporeo, riusciremo a scoprire una gran quantità di aspetti sia sul lupo che sul suo linguaggio gestuale.
  • L'uomo ammira il coraggio e la resistenza del lupo, ma la vista della morte nella forma di sangue rappreso o di un animale ferito che muggisce agonizzante, lo mette profondamente a disagio. Ci sono state persone nel corso della storia che avrebbero preso posizione a favore della preservazione del lupo, se solo fossero riuscite a superare la repulsione nei confronti dei suoi metodi di portare la morte. Spesso non erano in grado di scendere a patti con l'idea di un lupo che uccidesse una creatura così «bella» come un cerbiatto.
  • Non esiste animale che predi abitualmente il lupo e questo, in libertà, può vivere a otto o nove anni e, in casi eccezionali, fino a tredici o quattordici. I lupi, è ovvio, sebbene sia singolare il fatto che ne sembriamo inconsapevoli, sono preda di malattie, infortuni e morte violenta. Sono vittime delle tigri in India come degli orsi in Canada, e nonostante la morte non sopraggiunga di norma in seguito a lotte intestine del branco – essendo la fuga l'esito più frequente – lo scontro tra branchi avversi a volte si rivela fatale per alcuni componenti.
  • Possiedono un alto grado di organizzazione sociale e hanno sviluppato un sistema di comunicazione e interazione di gruppo in grado di stabilizzare le relazioni sociali. Potrebbero essere considerati animali unici per le spiccate differenze di personalità espresse da individuo a individuo. In termini umani, alcuni sono più aggressivi, timidi o volubili di altri e la società del branco permette di maturare la loro condotta. In un branco, per esempio, un membro potrebbe essere il cacciatore migliore, un altro avere un senso strategico più spiccato e (per tornare ancore sui criteri umani) essere chiamato dagli altri a svolgere qualche mansione.
  • Sono state espresse più ipotesi sulla natura e sulla funzione dell'ululato lupino che sul verso di qualsiasi altro animale. Si tratta di un suono pieno, accattivante, un'eco lamentosa e seducente capace di instillare soggezione e far accapponare la pelle. Sembra che la sua funzione sia di radunare il branco, soprattutto prima e dopo la caccia, di segnalare un allarme, in particolare se è la tana a essere minacciata, di individuarsi a vicenda nel mezzo di una tempesta o in un territorio sconosciuto, e di comunicare a grandi distanze.

Proverbi

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  • A lu rùgulu si conuscino li lupi. (siciliano)
  • È avvezzu lu lupu a li gridati. (siciliano)
  • Η νύστα έναι για του λλύκου.[1] (grecanico)
  • Chi ha il lupo per vicino, si porti il cane sotto il mantello.
  • Chi ha paura del lupo, non entri nel bosco.
  • Dal lupo non nascono agnelli.
  • Il lupo cambia il dente, ma non la mente.
  • Il lupo mangia ogni carne e lecca la sua.
  • Il lupo non è buono da vivo e neppure da morto.
  • Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
  • Lupo non mangia lupo.
  • 'A famma fa asci 'o lupo | da 'o bosco...
  • Arrore cummette chi va cercanno ova d''o lupo.
  • Chi tene 'o lupo pe cumpare, porta 'o cane sott' 'o mantiello.
  • Friddo e famme svacantano 'e lupare.
  • Cent'oche ammazzano un lupo.
  • Chi ha il lupo per compare, porti il cane sotto il mantello.
  • Chi vive tra i lupi, impara a ululare.
  • Dalle grida ne scampa il lupo.[2]
  • E' non si grida mai al lupo che non sia in paese.
  • Fate del bene al lupo, che il tempo l'ha ingannato.
  • Il lupo avanti al gridare fugge.[3]
  • Il lupo d'esser frate ha voglia ardente quand'è infermo, ma sano se ne pente.
  • Il lupo mangia ogni carne, e lecca la sua.
  • Il lupo non caca agnelli.
  • La fame caccia il lupo dal bosco.
  • Lupo affamato, mangia pan muffato.
  • Quando il lupo mangia il compagno, crede si dee sterile la compagnia.
  • Quando nevica, il lupo predica.
  • Una volta passa il lupo.

Note

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  1. La notte è per i lupi.
  2. Quando l'unica punizione è un avvertimento vocale, il malfattore se ne infischia e continua a comportarsi nello stesso modo.
  3. Chi ha fatto qualcosa di male fugge anche prima di essere scoperto.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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