Soffro della "Sindrome di Pippo Baudo": sono convinto di saper fare tutto. La lunga catena di insuccessi di ogni ordine e grado cui sono andato incontro in ogni campo, ancora non mi ha condotto a più miti consigli.
Mi occupo professionalmente di cinema e di fumetti, ma nessuno sembra aver ancora ben capito per chi io lavori. Molti, però, hanno notato somiglianze tra il mio carattere e il mio modo di agire e quelli di uno dei miei idoli: il dottor Gregory House.
"Back in the days...", quando i videogiochi mettevano a disposizione solamente tre lettere per registrare un hi-score, il sottoscritto scelse l'unica parola inglese di tre lettere che vuol dire "pazzo".
In seguito, durante le superiori, ho aggiunto idealmente un puntino dopo il nickname per distinguermi da un anonimoomonimo che imbrattava i muri della scuola che entrambi frequentavamo (le scritte che facevo io erano firmate "mad.").
Nel 1997 ho tolto il puntino e l'ho sostituito con il numero "283", che rappresenta il 283° corso di Vigilanza dell'Aeronautica Militare a cui sono appartenuto.
Ho prestato servizio presso la base NATO di Ghedi (BS), probabilmente la peggiore d'Italia, ma l'anno che ci ho passato mi ha cambiato molto.