Vai al contenuto

Hendrick Goudt

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Filemone e sua moglie Bauci intrattengono come ospiti Giove e Mercurio in veste di viaggiatori

Hendrick Goudt (L'Aia, 1583Utrecht, 17 dicembre 1648) è stato un pittore, incisore e disegnatore olandese.

Goudt è nato a L'Aia, figlio di Arend Goudt e Anneken Cool. Il nonno di Goudt, Hendrik, proveniva da una famiglia di alti funzionari. Era il nipote ed erede di Willem Goudt, amministratore dei Paesi Bassi, la cui ricchezza è esposta al Palazzo Noordeinde, che costruì nel 1533.[1] La madre di Goudt era la figlia di un locandiere di Dortrecht che, a detta di tutti, soffriva di una malattia mentale caratterizzata all'epoca come isteria. Arend Goudt sposò Anneken il 10 gennaio 1604 per legittimare suo figlio, e continuò a vivere lontano da lei. Hendrick partì per Roma dopo questo.[2]

Hendrick lavorò con il paesaggista tedesco Adam Elsheimer a Roma fino alla morte di quest'ultimo nel 1610. Nel 1611, Hendrick era tornato a Utrecht, dove in quell'anno divenne membro della neonata Gilda di San Luca di Utrecht.[1] Al suo ritorno nei Paesi Bassi, realizzò una serie di cinque stampe dell'opera di Elsheimer (divulgando, ad esempio, Fuga in Egitto), e dipinse anche diverse copie dei dipinti di Elsheimer, alcune delle quali aveva portate a Utrecht.[3] Elsheimer si era specializzato nella ricerca di speciali effetti luministici nell'ambito del gusto caravaggesco.[4] Di questi e di altri pittori, il Goudt incise numerose composizioni, con una particolare predilezione per le scene notturne, la cui atmosfera rendeva con una tecnica tanto raffinata e originale da dar l'avvio ad una 'maniera' che ebbe numerosi seguaci, tra i quali Jan van de Velde II e Abraham Hondius.[4]

Il testamento di Arend Goudt del 1625 afferma che Hendrick era pazzo da più di quattro anni e che un consiglio di amministrazione era stato nominato per occuparsi dei suoi affari.[2]

  1. ^ a b (ND) Heinrich Weizsäcker, Hendrik Goudt, in Oud Holland, n. 45, 1928, pp. 110-122.
  2. ^ a b (ND) D. Hoek, Biografische bijzonderheden over Hendrik Goudt (1583-1648), in Oud Holland, vol. 1, n. 85, 1970, pp. 54-55.
  3. ^ (ND) Joaneath A. Spicer, The Role of Printmaking in Utrecht during the First Half of the Seventeenth Century), in The Journal of the Walters Art Gallery, n. 57, 1999, pp. 105-132.
  4. ^ a b Hendrick Goudt, in le muse, V, Novara, De Agostini, 1965, p. 350.
  • (ND) D. Hoek, Biografische bijzonderheden over Hendrik Goudt (1583-1648), in Oud Holland, vol. 1, n. 85, 1970, pp. 54-55.
  • (ND) Heinrich Weizsäcker, Hendrik Goudt, in Oud Holland, n. 45, 1928, pp. 110-122.
  • (ND) Joaneath A. Spicer, The Role of Printmaking in Utrecht during the First Half of the Seventeenth Century), in The Journal of the Walters Art Gallery, n. 57, 1999, pp. 105-132.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN61046811 · ISNI (EN0000 0001 1654 6110 · BAV 495/353503 · CERL cnp00571705 · Europeana agent/base/119106 · ULAN (EN500115705 · LCCN (ENnb2001007549 · GND (DE122806670 · BNE (ESXX1545250 (data) · BNF (FRcb14974940d (data) · J9U (ENHE987007431305305171