Portale:Arte
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Questo portale è nato come pagina di riferimento e punto di partenza per chi è interessato alle arti visive, agli artisti e alla storia dell'arte. Da qui si può accedere facilmente alle voci e alle sezioni di maggiore interesse.
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Progetto Arte – Els Quatre Gats (bar del progetto) – Categoria delle voci
Paolo Veronese, Venere e Adone (1580), Museo del Prado, Madrid
Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641) è stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. È universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenzò i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occupò anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche.
Fu allievo e amico del pittore Peter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e, in parte, lo stile.
Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunità di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. A Genova, presentato alla migliore aristocrazia cittadina, ebbe modo di ritrarre alcuni esponenti delle più facoltose famiglie del patriziato locale (Spinola, Durazzo, Lomellini, Doria, Brignole etc.); il suo immediato successo è dovuto in modo particolare alla fama di Rubens, che era vissuto ed aveva lavorato molto a Genova, e di cui van Dyck era visto come il nuovo rappresentante e continuatore. Di ritorno dall'Italia, passò in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occupò quasi esclusivamente di ritratti.
Jan van Eyck (Maaseik, 1390 circa – Bruges, giugno 1441) è stato un pittore fiammingo. Fu un artista di fama internazionale e il suo stile, incentrato su una resa analitica della realtà, ebbe un larghissimo influsso. Fu anche il perfezionatore della tecnica della pittura ad olio, che gradualmente sostituì in Europa l'uso del colore a tempera. Spesso citato come l'inventore di tale tecnica, ad esempio da Giorgio Vasari nelle Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, tale tecnica tuttavia era già nota precedentemente, anche se più rudimentale. Ad esempio nel Diversarum artium Schedula di Teofilo monaco viene riportata una ricetta per la pittura con legante oleoso. Tra le caratteristiche più evidenti dello stile di Jan van Eyck ci sono l'altissima qualità pittorica, sicuramente la più alta tra i pittori fiamminghi del secolo XV, la verosimiglianza, la perfezione formale, l'attenzione al dettaglio minuto ed alla resa delle superfici, lo studio della luce, lo spazio dove si collocano con sicurezza le figure, lo ieratismo e l'immobilità dei personaggi, i raffinati giochi intellettuali dati dai vari livelli di lettura delle opere.
«L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati. (Leo Longanesi)»
Report generato il 2017-10-29
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Albrecht Dürer (Norimberga, 21 maggio 1471 – Norimberga, 6 aprile 1528) è stato un pittore, incisore e teorico dell'arte tedesco.
Figlio di un ungherese, viene considerato il massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale. A Venezia l'artista entrò in contatto con ambienti neoplatonici. Si presume che tali ambienti abbiano sollevato il suo carattere verso l'aggregazione esoterica. Classico esempio è l'opera dal titolo Melencolia I, realizzata nel 1514, in cui sono presenti evidenti simbologie ermetiche.
La prima testimonianza del suo eccezionale talento è l'autoritratto del 1484, un disegno a punta d'argento conservato al museo Albertina di Vienna. Quest'opera, che fu realizzata davanti allo specchio quando Dürer aveva solo tredici anni, non è certo priva di errori, anche perché la difficile tecnica non permetteva ripensamenti. Eppure, questa giovanile rappresentazione è considerata il primo autoritratto dell'arte europea che si presenti come autonomo, cioè come opera a sé stante.
La Secessione viennese era un'associazione di 19 artisti, tra cui pittori e architetti, che si staccarono dall'Accademia di Belle Arti per formare un gruppo autonomo, dotato di una propria indipendenza e anche di una propria sede il Palazzo della Secessione Viennese. L'ideale di Gesamtkunstwerk l'opera d'arte totale, è esaltato da questi artisti che progettavano, dipingevano e decoravano in vista di una fusione completa delle arti. I principali fautori di questo movimento furono Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich e Josef Hoffmann. In pittura fu pioniere Gustav Klimt, che nel 1896, assieme al altri 18 artisti, dichiarò la scissione dalla Wiener Künstlerhaus, l'associazione ufficiale degli artisti viennesi. A partire dal 1907 la ricerca stilistica si radicalizzò con Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
Il Museo Nazionale Iracheno è il principale museo di Baghdad, capitale dell'Iraq. Fu creato dall'avventuriera e scrittrice britannica Gertrude Bell e aperto poco prima della sua morte nel 1926. A causa delle ricchezze archeologiche della Mesopotamia, le collezioni del museo sono tra le più importanti al mondo, con alcuni reperti che risalgono a più di 5000 anni fa, suddivisi in 28 tra gallerie e sale. Chiuso nel 1991 durante la guerra del Golfo, il museo non fu mai riaperto sotto il regime di Saddam Hussein. Durante la Guerra in Iraq, sebbene non subì bombardamenti, fu soggetto a diversi saccheggi tra l'8 e il 12 aprile 2003, al momento della presa di Bagdad da parte delle truppe statunitensi, che furono criticate per non aver protetto le collezioni del museo. Molte opere vennero recuparate in seguito, permettendo una riapertura, seppure temporanea, nel dicembre 2008.
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