Gibellina
Gibellina comune | |
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Panorama di Gibellina | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Libero consorzio comunale | Trapani |
Amministrazione | |
Sindaco | Salvatore Sutera (lista civica Continuiamo insieme con Sutera sindaco) dal 1-6-2015 (2º mandato dal 6-10-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 37°49′N 12°52′E |
Altitudine | 233 m s.l.m. |
Superficie | 46,57 km² |
Abitanti | 3 670[3] (31-7-2024) |
Densità | 78,81 ab./km² |
Frazioni | Ruderi di Gibellina[1], Villaggio Madonna delle Grazie[2] |
Comuni confinanti | Calatafimi Segesta, Monreale (PA), Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 91024 |
Prefisso | 0924 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 081010 |
Cod. catastale | E023 |
Targa | TP |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[4] |
Cl. climatica | zona C, 1 263 GG[5] |
Nome abitanti | gibellinesi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Gibellina nel libero consorzio comunale di Trapani | |
Sito istituzionale | |
Gibellina (Ibbiḍḍìna in siciliano[6]) è un comune italiano di 3 670 abitanti[3] del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.
Il centro abitato attuale, noto anche come Gibellina Nuova, è sorto dopo il terremoto del Belìce del 1968 in un sito che in linea d'aria dista circa 11 km dal precedente. Il vecchio centro, distrutto dal sisma, è stato abbandonato e negli anni ottanta è stato trasformato nel Cretto di Burri, un'opera di land art dell'artista Alberto Burri. Il 31 ottobre 2024 è stata proclamata "Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026", la prima città italiana con questo titolo.[7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini
[modifica | modifica wikitesto]Il nome si suppone derivi dall'arabo ǧabal, plurale ǧibāl, ‘monte’, forse col suffisso -ina di derivazione aggettivale.[8]
Secondo alcuni storici fondata dagli Arabi nell'Alto Medioevo, il centro medioevale si formò nel secolo XIV intorno al castello edificato da Manfredi Chiaromonte.
L'era Corrao e la ricostruzione
[modifica | modifica wikitesto]Dopo il terremoto del 1968 e le devastazioni, fu lentamente avviata la ricostruzione del paese. Tuttavia, invece di riedificare nelle vicinanze dell'antica Gibellina, essa fu ripresa una ventina di chilometri più a valle. La scelta del sito avrebbe potuto seguire la logica della vicinanza alla costruenda autostrada sino a Mazara del Vallo, se non fosse che il terreno di nuova edificabilità era dei cugini Ignazio e Nino Salvo, boss della mafia[9].
Gibellina nuova sorse quindi sul territorio del comune di Salemi, in contrada Salinella, a seguito di una votazione del consiglio comunale.
Per la ricostruzione della cittadina l'ex sindaco Ludovico Corrao ebbe l'illuminata idea di "umanizzare" il territorio chiamando a Gibellina diversi artisti di fama mondiale come Pietro Consagra e Alberto Burri; quest'ultimo si rifiutò di inserire una sua opera nel nuovo contesto urbano che si stava costruendo e realizzò il Cretto di Burri, o Grande Cretto, sulla vecchia Gibellina, a memoria del sisma che la distrusse. All'appello del sindaco risposero, altresì, Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli, Leonardo Sciascia. Il paese divenne subito un immenso laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica, in cui artisti e opere di valore rinnovarono lo spazio urbano secondo una prospettiva innovativa.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Il Cretto di Burri
[modifica | modifica wikitesto]I resti del terremoto sono ancora visibili, in parte sotto il Cretto di Alberto Burri, monumento della morte che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città[10]. Esso infatti sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente "cementificate" dall'opera di Burri. Dall'alto l'opera appare come una serie di fratture di calcestruzzo sul terreno, il cui valore artistico risiede nel congelamento della memoria storica di un paese. Il cretto è una tra le opere d'Arte contemporanea più estese al mondo.[senza fonte][11]
Il Meeting
[modifica | modifica wikitesto]Il Meeting è una scultura-monumento realizzata da Pietro Consagra.
La chiesa madre
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1970 Ludovico Quaroni riceve l'incarico per la progettazione della chiesa parrocchiale di Gibellina sulla sommità di una leggera collina, nel punto più alto del paese. Il progetto è completato nel 1972 insieme a Luisa Anversa. La geometria della chiesa di Gibellina rappresenta una novità, non solo nello schema tipologico dell'edificio e nel suo rapporto con il luogo, ma anche nel linguaggio per le forme architettoniche. Le varie funzioni sono raccolte e distribuite all'interno di un parallelepipedo a base quadrata di circa 50 metri di lato, ulteriormente diviso in moduli e sottomoduli, mentre il centro simbolico e geometrico del monumento è una grande sfera liscia, di cemento che costituisce un riferimento puntuale del sacro[12]. I lavori iniziarono nel 1985[13].
Il 15 agosto 1994 crolla la copertura del tetto, senza provocare vittime. L'inchiesta ha portato all'invio di avvisi di garanzia per il direttore dei lavori[14]. I lavori di restauro, iniziati nel 2002, sono stati ultimati all'inizio del 2010.
La piazza del comune e la torre civica
[modifica | modifica wikitesto]La piazza del comune è circondata da un portico realizzato da Vittorio Gregotti e Giuseppe Samonà, alle cui pareti si trovano delle ceramiche decorate da Carla Accardi. Al bordo della piazza si trovano delle sculture di metallo bianco - originariamente scenografia per l'opera teatrale "Edipo Re" - intitolate La città di Tebe di Pietro Consagra, la scultura in travertino Città del sole di Mimmo Rotella e La torre di Alessandro Mendini.
Realizzata nel 1988 da Alessandro Mendini, la torre civica è posizionata nella piazza XV gennaio 1968. Quando funziona, dalla torre, quattro volte al giorno (che corrispondevano ai quattro momenti più importanti per il popolo gibellinese), fuoriusciva un mix di suoni (urla, venditori ambulanti...) caratteristici della vita quotidiana della "vecchia" Gibellina.
Il sistema delle piazze
[modifica | modifica wikitesto]Il cosiddetto sistema delle piazze a Gibellina è un allineamento di piazze cinte da strutture architettoniche laterali progettate da Franco Purini e Laura Thermes. Del sistema delle piazze fanno parte:
- la Piazza Rivolta del 26 giugno 1937;
- la Piazza Fasci dei Lavoratori;
- la Piazza Monti di Gibellina;
- la Piazza Autonomia Siciliana;
- la Piazza Passo Portella delle Ginestre.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[15]
A seguito del terremoto molti abitanti decisero di emigrare altrove come il Canada, gli USA, il Venezuela, l'Australia e molti altri a causa dell'assenza di reali opportunità lavorative che offriva il paese o per studiare altrove. Per questa ragione la demografia del paese ne risulta vistosamente influenzata.
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo d'arte contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]La collezione d'arte contemporanea di Gibellina, si forma dal 1980 attraverso il contributo di numerosi artisti ed è raccolta nel Museo d'arte contemporanea Ludovico Corrao, con una collezione di circa 2.000 opere d’arte.[16]
Vi sono opere di artisti tra cui Mario Schifano, Giulio Turcato, Arnaldo Pomodoro, Gino Severini, Alighiero Boetti, Fausto Melotti, Giuseppe Uncini, Pietro Consagra, Carla Accardi.
Il 15 gennaio 2012, in occasione del XLIV anniversario del terremoto del Belice, il museo viene intitolato a Ludovico Corrao. La sede attuale del museo, dopo una lunga chiusura, è stata inaugurata nel luglio 2021.[17]
Le Orestiadi
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1981 vi svolgono ogni anno le Orestiadi, un festival internazionale con manifestazioni che vanno dalle rappresentazioni teatrali a quelle musicali, dalla pittura alla scultura, al cinema.
Sono organizzate dalla "Fondazione Orestiadi", che nella sua sede nel Baglio Di Stefano, ha istituito il Museo delle Trame Mediterranee[18].
Economia
[modifica | modifica wikitesto]L'economia è prevalentemente basata sull'agricoltura, con coltivazioni di meloni gialli, cereali, viti, ulivi (Oliva Nocellara del Belice), alberi da frutto, agrumi e allevamenti di ovini. Operano anche varie aziende nel settore edile, alimentare e chimico (vernici). Da notare è anche il turismo, soprattutto da parte dei turisti stranieri che visitano le opere di arte contemporanea presenti nel paese.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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28 maggio 1985 | 21 maggio 1990 | Ludovico Corrao | PCI | Sindaco | [19] |
21 maggio 1990 | 13 giugno 1994 | Ludovico Corrao | PDS | Sindaco | [19] |
27 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Giovanni Navarra | lista civica | Sindaco | [19] |
25 maggio 1998 | 4 novembre 1999 | Giovanni Navarra | lista civica | Sindaco | [19] |
6 novembre 1999 | 17 aprile 2000 | Grazia Incorvaia | Comm. straordinario | [19] | |
17 aprile 2000 | 17 maggio 2005 | Vito Antonio Bonanno | lista civica | Sindaco | [19] |
17 maggio 2005 | 1º giugno 2010 | Vito Antonio Bonanno | Unione di Centro | Sindaco | [19] |
1º giugno 2010 | 1º giugno 2015 | Rosario Fontana | lista civica | Sindaco | [19] |
1º giugno 2015 | 6 ottobre 2020 | Salvatore Sutera | lista civica | Sindaco | [19] |
6 ottobre 2020 | in carica | Salvatore Sutera | lista civica Continuiamo insieme con Sutera sindaco | Sindaco | [19] |
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]- Casamarciano, dal 2010[20]
- Città di Castello, dal 2011[21]
- Béja, dal 2012[22]
- Testour, dal 2012[22]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ruderi di Gibellina, su portaleabruzzo.com. URL consultato il 13 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2016).
- ^ La frazione di Villaggio Madonna delle Grazie
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 242, SBN UMC0979712.
- ^ Gibellina proclamata capitale italiana dell'arte contemporanea 2026.
- ^ Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 360, ISBN 88-02-07228-0.
- ^ Gibellina, cimitero creato dagli artisti, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato l'11 agosto 2012.
- ^ Il cretto di Burri recuperato con fondi Regionali Archiviato il 2 maggio 2008 in Internet Archive.
- ^ Francesca Pezzella, Il Cretto di Burri e il terremoto del Belice: dalle macerie alla più grande opera di Land Art al mondo, per non dimenticare, su Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, giugno 2019. URL consultato l'11 settembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2020).
- ^ Luciana Macaluso, La chiesa Madre di Gibellina, Officina Edizioni, ISBN 978-88-6049-117-6.
- ^ traarchit |architetture > Ludovico Quaroni
- ^ Il crollo della chiesa di Quaroni
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Copia archiviata, su retemusealebelicina.it. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ Inaugurato il MAC di Gibellina
- ^ Copia archiviata, su retemusealebelicina.it. URL consultato il 9 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
- ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
- ^ Gemellaggio Casamarciano Gibellina, su Comune di Gibellina, 28 dicembre 2011. URL consultato l'11 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
- ^ Protocollo d'Intesa tra i Comuni di Gibellina e Città di Castello, su gibellina.gov.it (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- ^ a b Rosario Fontana, Comune di Gibellina:intensificati i rapporti con Tunisia e Marocco, su Comune di Gibellina, 6 giugno 2012. URL consultato l'11 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Gibellina
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Gibellina
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gibellina
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Gibellina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Merlo, Così muore la ricostruzione, Corriere delle Sera, 28/8/1994, su archiviostorico.corriere.it.
- Assassinato Ludovico Corrao a Gibellina nella Fondazione Orestiadi (a cura de La Repubblica), su palermo.repubblica.it.
- Immagini Rai del terremoto in Sicilia del 14-15 gennaio 1968 - servizio di Sergio Zavoli da Gibellina (TV7), su youtube.com.
- Testimonianza di chi ha vissuto in prima persona l'antica tragedia e l'angoscia del domani. Vita nelle barracche, quel giorno, "Peppi lu babbu", vittime di Gibellina. (da "Addio, Gibellina" di Leonardo Cangelosi - Arti Grafiche Campo (1977) )
- Massimo Cappello, Giacomo Di Girolamo, Gibellina nuova un museo a cielo aperto, su repubblica.it, 24 luglio 2015.
- http://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2018/01/12/belice-50-anni-dal-sisma-franco-santangelo-il-bambino-gesu-di-gibellina_0a12b5c5-bdf8-4972-82d8-45a615cd7199.html Intervista tratta dal documentario "15 gennaio 2018, il Belice a mezzo secolo dal terremoto" di Domenico Occhipinti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127916916 · LCCN (EN) n85301523 · GND (DE) 4444469-2 · J9U (EN, HE) 987007557610505171 |
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