Galileo Cattabriga

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Autoritratto di Galileo Cattabriga, olio su cartone, collezione privata della famiglia Cattabriga

Galileo Cattabriga (Bondeno, 12 marzo 1901Bondeno, 11 novembre 1969) è stato un pittore italiano, una figura di rilievo nell’arte ferrarese fra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del XX secolo, con uno stile pittorico affine all’impressionismo francese, ma caratterizzato da una rielaborazione personale.

Galileo Cattabriga nasce a Bondeno, in provincia di Ferrara, nel 1901. Studia all'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara, dove è allievo di Angelo Longanesi-Cattani, e prosegue gli studi all'Accademia di belle arti di Venezia sotto la guida del maestro Ettore Tito. Il legame con la città veneta e con i suoi ambienti intellettuali e accademici sarà una costante nella sua vita professionale e personale[1]. A Venezia il pittore bondenese espone alcune volte al Caffè dell'Angelo, ritrovo degli artisti dell'epoca che si riuniscono sotto l'egida dell'intellettuale Nino Barbantini. In una di queste occasioni, i suoi dipinti vengono visti da Max Ernst, che ne dà un commento positivo[1]. Negli anni Trenta incomincia a frequentare un gruppo di intellettuali ferraresi, tra cui Giorgio Bassani, Filippo de Pisis e Achille Funi. Nel corso dei viaggi che caratterizzano la sua carriera frequenta l'ambiente avanguardistico della Parigi anni Trenta, dove ha modo di conoscere i fermenti e gli esponenti della corrente impressionistica, i cui principi in parte vengono assimilati nel suo modo di concepire la pittura, e anche del post-impressionismo. Nel 1937 espone alla Mostra Universale della capitale francese, dove viene premiato con la medaglia di bronzo.

Nello 1953, è tra gli artisti immortalati da Florestano Vancini nel documentario Al Filò, nato dall'esperienza del circolo artistico ferrarese omonimo.[2]

Cattabriga espone in diverse città italiane ma rimane legato a Bondeno, luogo spesso ritratto sulle sue tele. A Cattabriga è intitolata la Pinacoteca Civica di Bondeno, inaugurata nel 1996[3][4].

Campagna, olio su cartone, collezione privata della famiglia Cattabriga

Una parte decisiva delle opere di Cattabriga viene realizzata in viaggio o si ispira a luoghi e situazioni viste in viaggio. L'artista è stato molto attivo nel panorama ferrarese tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30, proponendo rilettura di uno stile pittorico affine all'impressionismo. Cattabriga ha accostato a tale interpretazione una rielaborazione dal punto di vista tecnico e della visione della realtà, approfondendo in particolare lo studio delle luci e il loro effetto sul reale, e superando la visione imitativa della natura. Paesaggi, ritratti e scene di genere sono i soggetti principali della sua pittura, definiti con pennellate vivaci, veloci e comunque attente alla resa cromatica e luminosa. I soggetti rappresentati, oltre ai numerosi ritratti e autoritratti, sono quelli più cari all'artista, come la campagna ferrarese, i paesaggi montuosi della Lombardia e del Piemonte, che sono spesso meta dei suoi viaggi, le scene agresti a cui egli assiste, come la mietitura.

Nel 1938 ha affrescato due pareti della palazzina dell'Ex Mercato Ortofrutticolo (M.O.F.) di Ferrara; gli affreschi, restaurati nel 2017, rivestono le pareti nord e sud dell'edificio con scene agresti.

L'opera di Cattabriga fu apprezzata dagli artisti e dagli intellettuali dell'epoca, quali Filippo de Pisis, Achille Funi, Mimì Quilici Buzzacchi, Carlo Crispini e Arrigo Minerbi[5].

Mostre su Galileo Cattabriga

[modifica | modifica wikitesto]
Ritratto di donna, 29x50, olio su cartone, collezione privata

La produzione artistica di Cattabriga è stata soggetto di mostre organizzate dal comune di Bondeno e dalla città di Ferrara. Si possono citare la mostra del 1977 Galileo Cattabriga, a pochi anni dalla scomparsa (1969), presso la Rocca Possente di Stellata, poi replicata a Palazzo dei Diamanti; il Premio Galileo Cattabriga del 1985 (Bondeno), corredato da un catalogo con testo critico di Vittorio Sgarbi; il II Premio Galileo Cattabriga (Bondeno, 1987), Le Montagne. Galileo Cattabriga (Bondeno, 2007), Omaggio a Galileo Cattabriga (Bondeno, 2009) e Signore di se stesso di Galileo Cattabriga all'Istituto d'Arte Dosso Dossi di Ferrara (2014). Nel ventesimo anniversario dalla morte è stata intrapresa, a cura dell'Assessorato alla cultura e della Casa operaia di Bondeno, la pubblicazione di una raccolta di taccuini dedicati al pittore, contenenti le riproduzioni di schizzi, bozzetti, appunti e dipinti raccolti fra il 1940 e il 1960.

  1. ^ a b Signore di se stesso di Galileo Cattabriga, Mostra a cura di Gianni Cerioli, Mara Gessi, Rimona Rondina e Federica Zabarri, essecierrestampa, 2014
  2. ^ Lucio Scardino, Al «Filò», ovvero otto artisti e un cineasta nella Ferrara del Neorealismo. In Il cinema in Padania, Rosenberg & Sellier, 1989, anno III, n. 5-6.
  3. ^ Pinacoteca Civica "G. Cattabriga" — Ferrara Terra e Acqua
  4. ^ Ricerca, su beniculturali.it. URL consultato il 16 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  5. ^ Omaggio a GALILEO CATTABRIGA a cura di Daniele Biancardi, su bonzagni.comune.cento.fe.it. URL consultato il 14 ottobre 2018.
  • AA. VV., Gli anni 60 e 70 dell'arte italiana, vol IV, Edizioni Studio d'Arte, 1972
  • Galileo Cattabriga, catalogo a cura della Direzione dei musei civici d'arte moderna di Ferrara, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1977
  • AA. VV., Premio Galileo Cattabriga, testi critici di Vittorio Sgarbi, Cartografica Artigiana Ferrara, 1985
  • AA. VV., II Premio Galileo Cattabriga, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1987
  • A cura di Mons. Guerrino Ferraresi, Storia di Bondeno raccolta di documenti Vol.IV, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari Cento, 1989, pp. 134-139
  • AA. VV., I primi tre taccuini. Galileo Cattabriga, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1989
  • AA. VV., Taccuini II Galileo Cattabriga, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1990
  • Taccuini III Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Elisabetta Lopresti, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1991
  • Taccuini IV Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Elisabetta Lopresti, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1992
  • Taccuini V Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Elisabetta Lopresti, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari, Cento, 1994
  • Il volto e i volti. Ritratto ed autoritratto. Galileo Cattabriga, catalogo a cura di Daniele Biancardi e Stefania Gallini, testi critici di Franco Patruno e Marialivia Brunelli, Comune di Bondeno, Siaca Arti Grafiche Gianni Tassinari Cento, 1999
  • Impressionismo e post-impressionismo. Galileo Cattabriga, catalogo a cura di Daniele Biancardi e Stefania Gallini, testi critici di Franco Patruno e Umberto Palumbo, Cartografica Artigiana Ferrara, 2001
  • AA. VV., Universo Padano, testi critici di Alessandro Righetti, Tipolito E. Lui, Reggiolo, 2002
  • AA. VV., Sensazioni d'amor di sesso e di maternità, Tipolito E. Lui, Reggiolo, 2004
  • AA. VV., Dal volto al paesaggio, Cartografica Artigiana, Ferrara, 2004
  • Le Montagne. Galileo Cattabriga, mostra e catalogo a cura di Daniele Biancardi, testi critici di Gianni Cerioli, Lucio Scardino, Fabrizio Resca, Claudio Savonuzzi, Flavio Bertelli, Salvatore Ancona e Franco Guberti, Liberty House, Ferrara, 2007
  • AA. VV., Omaggio a Galileo Cattabriga, Liberty house, Ferrara, 2009
  • Signore di se stesso di Galileo Cattabriga, mostra a cura di Gianni Cerioli, Mara Gessi, Simona Rondina e Federica Zabarri, essecierrestampa, 2014

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN18163083 · ISNI (EN0000 0000 5489 1268 · LCCN (ENno2009016320 · GND (DE124664687