Chiesa di Santa Maria del Carmine (Milano)
Chiesa del Carmine | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Milano |
Indirizzo | Piazza del Carmine |
Coordinate | 45°28′13.62″N 9°11′09.71″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Madonna del Carmine |
Ordine | Missionari di San Carlo |
Arcidiocesi | Milano |
Consacrazione | 1446 |
Architetto | Bernardo da Venezia, Pietro Antonio Solari |
Stile architettonico | tardogotico, barocco, neogotico |
Inizio costruzione | 1400 |
Completamento | 1446 |
Sito web | www.chiesadelcarmine.net/ |
La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico della città di Milano, situato in Piazza del Carmine, nel quartiere di Brera. È sede della parrocchia territoriale di Santa Maria del Carmine dell'arcidiocesi di Milano[1], della parrocchia personale di lingua inglese di San Carlo (in inglese: San Carlo Parish)[2] e della cappellania della comunità dei fedeli filippini milanesi.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1268, i Padri Carmelitani si stabilirono nei pressi del Castello Sforzesco, ove, a partire dal XIV secolo, iniziarono a costruire il loro convento e l'annessa chiesa, che fu distrutta da un incendio nel 1330. La nuova chiesa, però, non ebbe maggior fortuna: cadde in un rovinoso abbandono quando, verso la fine del secolo, i frati si trasferirono in un altro convento. L'attuale chiesa, invece, fu costruita a partire dal 1339-1400; il nuovo progetto fu affidato a fra Bernardo da Venezia (che nell'impianto e nelle misure riprese esattamente il modello della chiesa di Santa Maria del Carmine di Pavia, progettata da Bernardo nel 1370[4]) ed i lavori, terminati nel 1446, furono guidati da Pietro Antonio Solari. Appena terminata, la volta della chiesa crollò e solo tre anni dopo cominciò l'opera di risanamento. Il fatto che, a partire dalla metà del secolo, la chiesa fosse diventata da "conventuale" ad "aristocratica", è testimoniato dalle molte sepolture nobili nelle navate e nelle cappelle. Nel Seicento, il presbiterio fu restaurato radicalmente in stile barocco ed assunse l'attuale conformazione. L'attuale facciata, invece, è opera di Carlo Maciachini e fu realizzata nel 1880.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata della chiesa di Santa Maria del Carmine si affaccia sull'omonima piazza. Realizzata nel 1880 in un ricco stile neogotico, è opera di Carlo Maciachini, famoso per aver progettato il Cimitero Monumentale di Milano.
La facciata è a salienti, suddivisa da larghe lesene sormontate ognuna da un baldacchino gotico cuspidato. Al di sopra del portale centrale, decorato da una lunetta a mosaico con la Madonna in trono fra San Simone Stock e un angelo, vi è il grande rosone decorato da una raggiera riccamente scolpita. Un tema ricorrente nei bassorilievi della facciata è il monogramma mariano, presente soprattutto nella strombatura del portale centrale.
Su via del Carmine, che corre alla destra della chiesa, si trova la facciata del braccio destro del transetto, caratterizzata dalla presenza di due ampie monofore ogivali nella parte inferiore e di un rosone circolare in quella superiore, al centro. Più in alto, due bifore. Lungo la strada si apre anche una porta laterale d'ingresso alla chiesa, con lunetta al centro della quale vi è una Madonna col Bambino in terracotta.
Alla sinistra dell'abside, si trova la torre campanaria con un unico ordine di bifore con le quali la cella campanaria si apre sull'esterno.
Sulla piazza antistante la chiesa è collocato il Grande Toscano, bronzo dello scultore polacco Igor Mitoraj (1986).
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Il rosone ottocentesco
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La lunetta del portale centrale
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Il monogramma mariano sullo stipite del portale centrale
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Lunetta del portale laterale
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine presenta una pianta a croce latina, con il piedicroce suddiviso in tre navate coperte con volta a crociera, di cui la centrale di sezione e altezza maggiori, da possenti pilastri circolari alternati in cotto e in pietra. Fra le tre navate e l'abside, si trova il transetto, avente un altare a ridosso della parete terminale di sinistra.
Lungo le due navate laterali e il transetto, vi sono varie cappelle di epoche e caratteristiche diverse. Fra queste:
- il Battistero (prima cappella di sinistra), con un particolare fonte battesimale del 1846, opera di Felice Pizzagalli, coperto da un ciborio esagonale neogotico sorretto da colonnine;
- altare della seconda cappella sinistra una pala di Gaetano Dardanone databile all'inizio del Settecento e rappresentante la Gloria delle Sante Lucia, Agata ed Apollonia.
- la Cappella degli Spagnoli (terza cappella di sinistra) con una pala dei Camillo Procaccini raffigurante San Carlo in preghiera (1585);
- la Cappella della Madonna del Carmine (in fondo alla navata di destra), in stile barocco, di Gerolamo Quadrio con dipinti del Procaccini; sull'altare una statua della Madonna col Bambino.
L'abside maggiore è costituita da due sezioni: la prima, quadrangolare, coperta da volta a crociera e la seconda poligonale, in cui si aprono quattro alte bifore; su tutta l'area interna del presbiterio si sviluppano stuccature di gusto barocco. Opera molto interessante è il grande altar maggiore neoclassico, opera di Giovanni Levati, che lo realizzò in marmi policromi nel 1808 in sostituzione di quello barocco ligneo. Al disopra della mensa, su cui poggia il vecchio tabernacolo ligneo, oltre le due file dei reliquiari argentei (in primo piano) e degli alti candelabri (in secondo piano), vi è il tempietto circolare sorretto da colonne corinzie, ispirato a quello dell'antico altar maggiore del Duomo.
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Interno verso la controfacciata
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Il presbiterio
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La cappella del Carmine
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Il fonte battesimale neogotico
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ S. Maria del Carmine, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 1º marzo 2014.
- ^ Letter to the Parishioners, su Chiesa del Carmine, http://www.chiesadelcarmine.it. URL consultato il 1º marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014).
- ^ Cappellania filippina "S. Maria del Carmine", su Cappellania generale dei migranti dell'Arcidiocesi di Milano, http://www.cappellaniamigrantimilano.it. URL consultato il 1º marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
- ^ Chiesa di S. Maria del Carmine - complesso, Piazza del Carmine - Milano (MI) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 novembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Casati, La chiesa nobile del castello di Milano: S. Maria del Carmine nel 500º anniversario di sua erezione. Documenti di vita milanese dai Visconti in poi, Milano, Ceschina, 1952.
- Ernesto Brivio, La Chiesa di S. Maria del Carmine, Milano, Arti grafiche Reina, 1979.
- Mario De Biasi, Chiese di Milano, Milano, Edizioni Celip, 1991, ISBN 88-87152-06-3.
- Maria Teresa Fiorio (a cura di), Le chiese di Milano, Milano, Electa, 2006, ISBN 88-370-3763-5.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Maria del Carmine a Milano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su chiesadelcarmine.net.
- Chiesa di Santa Maria del Carmine, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa di Santa Maria del Carmine, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Diocesi di Milano, Chiesa di Santa Maria del Carmine, su to.chiesadimilano.it. URL consultato l'8 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).