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Diocesi di Asti: differenze tra le versioni

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*[[Enrico Alfieri]], vicario dell'[[Ordine francescano|Ordine dei Conventuali Francescani]] nel [[1387]], nello stesso anno eletto Ministro Generale dell'Ordine Francescano, carica che mantenne fino alla sua morte nel [[1405]].
*[[Enrico Alfieri]], vicario dell'[[Ordine francescano|Ordine dei Conventuali Francescani]] nel [[1387]], nello stesso anno eletto Ministro Generale dell'Ordine Francescano, carica che mantenne fino alla sua morte nel [[1405]].
*[[San Bruno di Segni|San Bruno d'Asti]], canonico della cattedrale, poi abate di [[Abbazia territoriale di Montecassino|Montecassino]] e [[sede suburbicaria di Velletri-Segni|vescovo di Segni]] † ([[1123]])
*[[San Bruno di Segni|San Bruno d'Asti]], canonico della cattedrale, poi abate di [[Abbazia territoriale di Montecassino|Montecassino]] e [[sede suburbicaria di Velletri-Segni|vescovo di Segni]] † ([[1123]])
*Guala da Castellino, [[diocesi di Savona-Noli|vescovo di Savona]] nel [[1191]]
*[[Guala (vescovo di Savona)|Guala da Castellino]], [[diocesi di Savona-Noli|vescovo di Savona]] nel [[1191]]
*[[Guglielmo Braida]] vescovo di Alba nel [[1238]]
*[[Ruffino Colombo]]vescovo di Savona nel [[1278]]


==Statistiche==
==Statistiche==

Versione delle 19:00, 20 mag 2014

Diocesi di Asti
Dioecesis Astensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Torino
Regione ecclesiasticaPiemonte
 
VescovoFrancesco Guido Ravinale
Vicario generaleVittorio Croce
Presbiteri121, di cui 84 secolari e 37 regolari
1.180 battezzati per presbitero
Religiosi39 uomini, 169 donne
Diaconi11 permanenti
 
Abitanti155.900
Battezzati142.900 (91,7% del totale)
StatoItalia
Superficie1.451 km²
Parrocchie126
 
ErezioneIII-IV secolo
Ritoromano
CattedraleSanta Maria Assunta e San Gottardo
Santi patroniSan Secondo
IndirizzoVia Carducci 50, 14100 Asti, Italia
Sito webwww.webdiocesi.chiesacattolica.it
Dati dall'Annuario pontificio 2013 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia

La diocesi di Asti (in latino: Dioecesis Astensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Torino appartenente alla regione ecclesiastica Piemonte. Nel 2012 contava 142.900 battezzati su 155.900 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Francesco Guido Ravinale.

Territorio

Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie della Diocesi di Asti.

La diocesi di Asti copre una superficie di 1.451 km² e comprende parte della provincia di Asti, più alcuni comuni della provincia di Torino e della provincia di Alessandria. Confina a nord con l'arcidiocesi di Torino e con la diocesi di Casale Monferrato, ad est con la diocesi di Alessandria, a sud con la diocesi di Acqui e la diocesi di Alba, ad ovest, infine, ancora con l'arcidiocesi di Torino.

Il territorio della diocesi di Asti è diviso in 5 zone pastorali a loro volta composte da 128 aree minori, dette unità pastorali o parrocchie.

Le zone pastorali

Zona urbana

La zona urbana o cittadina di Asti comprende le parrocchie della cattedrale di Santa Maria Assunta, Santa Caterina, San Martino, San Paolo, San Secondo, San Silvestro, Santa Maria Nuova, nostra Signora di Lourdes, Revignano e Vaglierano, Casabianca, Valleandona, Montegrosso Cinaglio, Sacro Cuore, Variglie, Santissima Annunziata di Ponte Tanaro, San Quirico, San Fedele, San Pietro, San Domenico Savio, San Giovanni Bosco, Viatosto.

Zona Asti Ovest

San Vincenzo, Santi Cosma e Damiano, San Pietro, Gorzano, Vascagliana, Cisterna, San Matteo, San Martino Alfieri, Ferrere, Tigliole, Pratomorone, Antignano, Celle Enomondo, Revigliasco, Villafranca d'Asti, Cantarana, Roatto, Maretto, Baldichieri d'Asti, Castellero, Cortandone, Monale, Villanova d'Asti, Savi, San Paolo Solbrito, Dusino San Michele, Valfenera, Villata, Isolabella, Cellarengo, Pralormo.

Zona Asti Nord

Montafia, Vignale, Capriglio, Cortazzone, Piovà Massaia, Albugnano, Mondonio, Pino, Cerreto Montechiaro, Piea, Cortanze, Soglio, Villa San Secondo, Cossombrato, Corsione, Cunico, Frinco, Settime, Camerano Casasco, Cinaglio, Chiusano, Mombarone, Sessant, Serravalle.

Zona Asti Sud

Mongardino, San Marzanotto, Montegrosso d'Asti, Agliano Terme, Vallumida, Santo Stefano, Vigliano d'Asti, Montaldo Scarampi, Mombercelli, Castelnuovo Calcea, Belveglio, Vinchio, Noche, Isola Santa Caterina, Isola San Pietro, Repergo, Costigliole d'Asti, Madonnina, Santa Margherita, Sant' Anna, Santissima Annunziata, Loreto, Motta, Boglietto, Bionzo, Colosso, Piana del Salto.

Zona Asti Est

Castell'Alfero, Callianetto, Portacomaro Stazione, Frinco, Castiglione, Portacomaro, Migliandolo, Scurzolengo, Caniglie, Castagnole Monferrato, Refrancore, Viarigi, Accorneri, Quarto, Valenzani, Castello di Annone, Crocetta, Cerro Tanaro, Rocchetta Tanaro, Rocca di Arazzo, Montemarzo, Azzano d'Asti, Santa Caterina di Rocca d'Arazzo, Quattordio, Masio, Abbazia

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Principe della Chiesa di Asti.

La diocesi di Asti risale al IV secolo. Il primo vescovo astigiano, storicamente documentato, fu il vescovo Pastore, che intervenne ad un sinodo provinciale di Milano nel 451.

All'inizio la diocesi comprendeva un vastissimo territorio che includeva la diocesi di Mondovì, parte di quelle di Alba, di Alessandria, di Casale e di Cuneo, ed alcune parrocchie di Torino e Fossano. Il territorio in seguito venne ridimensionato per l'erezione delle diocesi di Alessandria (1075), di Mondovì (1388), di Casale (1474), di Saluzzo (1511), di Fossano (1592).

I vescovi di Asti nella seconda metà del X secolo ottennero dagli imperatori sassoni il potere temporale e spirituale sulla città e sull’ingentissimo patrimonio sparso per la vasta diocesi.

Ad Asti, sotto l'episcopato del vescovo Rozone (X secolo), venne per breve tempo aggregata interamente la diocesi di Alba. Ma fu Oddone III che nel 1091 ottenne il potere comitale sulla città ed il suo territorio.

Nel 1775 fu inaugurato il nuovo seminario vescovile, opera di Benedetto Alfieri, su iniziativa del vescovo Paolo Maurizio Caissotti (1761-1786).

Lo stesso vescovo il 17 maggio 1784 fece rinuncia del potere temporale a vantaggio del regno di Sardegna ottenendo dal re Vittorio Amedeo III il titolo di Principe della Chiesa di Asti e una dotazione annua.

Con il periodo napoleonico abbazie, monasteri e luoghi di culto vennero spogliati degli arredi e venduti all'asta, altri caddero in rovina e molti furono abbattuti. Molti ordini monastici vennero soppressi, ridimensionando la presenza religiosa nella diocesi astigiana. La stessa sede vescovile rimase vacante per quasi un decennio.

Tra Ottocento e Novecento, la diocesi rifiorì scoprendo una grande vocazione verso le iniziative sociali e missionarie. Tra i moltissimi religiosi astigiani impegnati nel sociale si elevano le figure di san Giuseppe Marello, fondatore degli Oblati di San Giuseppe ed il cardinale Guglielmo Massaia missionario in Etiopia.

La diocesi di Asti ha un suo settimanale d'informazione che si chiama Gazzetta d'Asti fondato nel 1899.

Cronotassi dei vescovi

Astigiani con incarichi in altre diocesi

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2012 su una popolazione di 155.900 persone contava 142.900 battezzati, corrispondenti al 91,7% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 152.626 152.978 99,8 345 278 67 442 392 350 131
1959 145.000 145.318 99,8 309 259 50 469 52 550 138
1970 150.000 151.250 99,2 230 200 30 652 35 510 139
1980 159.500 160.500 99,4 228 178 50 699 3 61 435 139
1990 149.776 152.042 98,5 174 154 20 860 7 25 306 128
1999 148.742 152.063 97,8 161 125 36 923 7 43 295 128
2000 149.019 153.987 96,8 154 123 31 967 7 37 274 128
2001 147.500 154.260 95,6 150 117 33 983 7 40 258 128
2002 147.400 154.500 95,4 140 111 29 1.052 6 36 234 128
2003 148.500 152.000 97,7 145 111 34 1.024 6 42 235 118
2004 148.401 153.401 96,7 137 104 33 1.083 6 41 209 118
2006 147.900 153.220 96,5 140 102 38 1.056 6 45 193 128
2012 142.900 155.900 91,7 121 84 37 1.180 11 39 169 126

Note

  1. ^ a b c d e Per quello che riguarda i vescovi della diocesi astigiana dei primi secoli, ed in particolare per le notizie riguardanti Aniano, Anastasio, Secondo, Evasio ed Evasino, le notizie fanno riferimento agli studi tratti dai testi di Guglielmo Visconti, Diocesi di Asti e Istituti di vita religiosi, Asti 2006 e dagli studi pubblicati sulla rivista il Platano da don S. Dacquino nel 1979.
  2. ^ Tra Audace e Bruningo potrebbe esserci un altro vescovo.
  3. ^ Oppure 1105 come ipotizza Savio (op. cit., pp. 144-145).
  4. ^ Ultima menzione riportata dal Savio è l'8 aprile 1142 (op. cit., p. 148).
  5. ^ Il canonico Rebuffo è menzionato in questo periodo come amministratore diocesano.
  6. ^ Alla morte di Morozzo papa Urbano VI nominò per questa sede Antonio de Viali (1380 o 1381), nominato poco dopo alla sede di Sisteron in Francia e poi, nel 1386, a Sovana.
  7. ^ Il 13 novembre 1408 l'antipapa Benedetto XIII nominò a questa sede come amministratore apostolico il patriarca latino di Antiochia, Giovanni.

Fonti

Bibliografia

  • Giuseppe Assandria, Il libro verde della Chiesa di Asti, Pinerolo 1904
  • Pietro Giovanni Boateri, Serie cronologica-storica de' Vescovi della Chiesa d'Asti, Asti 1807
  • Gaspare Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894
  • Ferdinando Gabotto, Le più antiche carte dell'archivio capitolare di Asti (Corpus Chart. Italiae XIX). Pinerolo Chiantore-Mascarelli 1904
  • Lorenzo Gentile Storia della Chiesa di Asti, Asti 1934
  • Ferdinando Ughelli, in Italia Sacra, Astenses Episcopi, Venezia 1719
  • Carlo Vassallo, Gli Astigiani sotto la dominazione straniera, Firenze 1879
  • Guglielmo Visconti, Diocesi di Asti e Istituti di vita religiosi, Asti 2006

Altri progetti

Voci correlate