Comiso | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Ragusano | |
Altitudine | 207 m s.l.m. | |
Superficie | 65,4 km² | |
Abitanti | 30.032 (2023) | |
Nome abitanti | Comisani | |
Prefisso tel | +39 0932 | |
CAP | 97013 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Biagio | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Comiso è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]Per chi possiede un po' di conoscenza storica recente, Comiso ricorda l'installazione dei missili nella base americana e le proteste che ne sfociarono. Oggi molti la associano all'aeroporto low cost, ma la città presenta molte più sfaccettature di quanto si pensi.
Cenni geografici
[modifica]Comiso è una città situata a 22 km a ovest di Ragusa nella provincia omonima nel sud-est della Sicilia.
Cenni storici
[modifica]Oltre alle tracce di insediamenti preistorici, l'area urbana era certamente abitata già durante il dominio romano. Se vi sia un legame concreto con lo sfollamento degli abitanti dell'antica città greca di Kasmenai durante la prima guerra punica è ancora oggetto di speculazioni. Sotto il dominio bizantino dopo il 330 d.C. furono costruite le prime chiese, l'area urbana fu abitata anche sotto gli arabi.
Nel 1393 Comiso entrò a far parte della contea di Modica della famiglia Cabrera, nel 1453 fu venduta ai principi di Naselli. Nel XVI secolo, la città conobbe una ripresa, furono costruite numerose chiese, monasteri ed edifici pubblici, la maggior parte dei quali furono ricostruiti dopo il devastante terremoto del 1693 in barocco siciliano.
Comiso ha mostrato un suo carattere quando si ribellò al nuovo regime del maresciallo Badoglio, passato dalla parte degli anglo-americani dopo l'armistizio dell'autunno del 1943. Nella rivolta venne fondata la Repubblica Indipendente di Comiso, che durò solo una settimana. Un altro episodio di contrasto con delle decisioni superiori avvenne nel 1981 per l'installazione dei missili della NATO presso la vicina base. La base è stata poi chiusa e oggi l'ex aeroporto militare viene utilizzato per scopi civili.
Come orientarsi
[modifica]La strada principale della città è 1 Corso Vittorio Emanuele III mentre la piazza più importante è 2 Piazza Fontana Diana dove si trova anche il Palazzo del Comune.
Frazioni
[modifica]- Pedalino
- Quaglio
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Comiso (IATA: CIY) — aperto al traffico passeggeri nel 2013, è servito da alcuni vettori a basso costo. Effettua per lo più voli stagionali, charter e con compagnie low cost su alcune città italiane ed europee.
- 2 aeroporto di Catania-Fontanarossa (IATA: CTA) — offre voli nazionali e internazionali ed è collegato con gli autobus Giamporcaro da Catania a Comiso.
In auto
[modifica]Comiso è raggiungibile dall'autostrada Messina - Siracusa, che attualmente termina a Rosolini e proseguirà fino a Gela, attraverso la Sud Occidentale Sicula, che si allontana dalla costa passando da Modica - Ragusa - Comiso - Vittoria e poi lungo la costa meridionale che da Gela conduce a ovest ad Agrigento.
Comiso è collegata tramite la anche a Santa Croce Camerina e le località balneari della costa. A nord ci sono collegamenti tramite la in direzione Francofonte - Lentini fino a Catania e verso Caltagirone tramite la .
In nave
[modifica]- 3 Porto di Pozzallo. Il Porto di Pozzallo viene utilizzato perlopiù per scopi commerciali, ma effettua anche collegamenti giornalieri con Malta tramite traghetto della Virtu Ferries Limited. Le tariffe subiscono variazioni stagionali ed è previsto anche il trasporto auto.
In treno
[modifica]In autobus
[modifica]AST garantisce collegamenti con i comuni vicini.
Come spostarsi
[modifica]Le attrazioni di Comiso sono facilmente raggiungibili a piedi o in taxi.
In auto
[modifica]È consigliabile parcheggiare l'auto possibilmente in una strada un po' decentrata per trovare parcheggio. Le vie principali sono piene di strisce blu a pagamento.
Cosa vedere
[modifica]Chiese
[modifica]- 1 Chiesa di Santa Maria delle Stelle (Duomo di Santa Maria delle Stelle), Via S. Biagio, 16, ☎ +39 0932 961558. Fu costruita sulle rovine di edifici precedenti del XII-XIV secolo. Grazie al generoso sostegno dei principi Naselli, fu ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693 e fu nuovamente consacrata nel 1699. Il soffitto ligneo è stato dipinto dal famoso pittore affresco Antonio Alberti "Barbalonga" con scene dell'Antico Testamento, una statua della Madonna del Carmelo è attribuita alla scuola del Gagini. L'altare maggiore e la tomba del principe Baldassarre V Naselli sono realizzati in marmo multicolore e risalgono al XVII-XVIII secolo.
- 2 Basilica di Maria Santissima Annunziata, Corso Vittorio Emanuele, 196, ☎ +39 0932 961520. Fu anch'essa costruita dopo il terremoto del 1693 sulla base di precedenti edifici del XV secolo. L'edificio progettato dall'architetto palermitano G.B. Cascione Vaccarini fu iniziato nel 1773 e la cupola e i due campanili furono completati solo alla fine del XIX secolo. All'interno vi è un dipinto dell'Assunzione di Maria di Narcisus Guidonius del 1605, un crocifisso ligneo di Fra Umile da Petralia del XVIII secolo e due dipinti del pittore comisano Salvatore Fiume.
- 3 Chiesa di San Francesco all'Immacolata. Costruita su un precedente edificio finanziato dalla casa Naselli nel 1549/71 in stile gotico-catalano. Al suo interno troverete, tra gli altri, il mausoleo in marmo di Gaspare Naselli, il "Conte Rosso", un'opera di Antonio Gagini, il sarcofago di Pietro Periconetto Naselli alle spalle e dipinti contemporanei del XVI secolo.
- 4 Chiesa di San Giuseppe, Piazza San Giuseppe. Chiamata dalle persone del posto San Giuseppuzzu, è antecedente al terremoto del 1693, venne ricostruita nel 1730 (come testimonia un bassorilievo lapideo sulla porta d'ingresso). La chiesa è stata restaurata nel 1997.
- 5 Chiesa di San Biagio, Via Carrara, 21. Già nel XVI secolo era presente una chiesa, dopo il terremoto ne venne ricostruita un'altra datata al 1700, a navata unica con elementi romanici.
- 6 Ex Chiesa del Gesù (Chiesa di San Filippo Neri), Via Degli Studi, 201. Chiesa del XVII secolo fu sconsacrata nel 1866 dopo lo scioglimento degli ordini religiosi.
- 7 Chiesa di S. Maria delle Grazie (Chiesa dei Cappuccini), Corso S. Francesco d'Assisi, 702, ☎ +39 0932 961576. Anche questa chiesa è del XVII secolo. In precedenza apparteneva a un convento dei cappuccini. Al suo interno sono presenti delle mummie si personalità locali, come in uso anche nelle catacombe dei cappuccini di Palermo.
- Chiesa di San Biagio
- Mummie della chiesa di S. Maria delle Grazie
Edifici
[modifica]- 8 Palazzo comunale, Piazza Fonte Diana, ☎ +39 0932 748111. Palazzo del Comune, fu costruito nel 1872/87 in stile neoclassico.
- 9 Castello dei Naselli d'Aragona, Via S. Biagio, 73/75. Questo edificio è stato costruito su edifici precedenti nel 1497.
Musei
[modifica]- 10 Museo Civico di Storia naturale, Via Degli Studi, 9, ☎ +39 0932 748335, museostorianaturale@comune.comiso.rg.it. 3,50 / 2,00 €. Mar, Gio, Sab 9:30-13:00 e 16:00-19:30, Mer, Ven e Dom 9:30-13:00. Il museo è diviso in due sezioni. La Sezione Zoologica e paleontologica si trova in questo edificio.
- 11 Sezione Cetacei e Tartarughe marine, Piazza delle Erbe, 13. L’altra sezione del museo.
- 12 Fondazione Gesualdo Bufalino, Piazza dell'Erbe, 13. Lun, Mer, Gio 9:00-14:00, Mar, Ven 9:00-14:00 e 16:00-19:00. Sede della fondazione e biblioteca con i libri donati dallo stesso scrittore.
Altro
[modifica]- 13 Terme romane di Diana, Via Calogero Emanuele. Si tratta di vere e proprie terme urbane costruite tra la Fontana Diana e il fiume Ippari. Furono portate alla luce nel 1989. Alimentate un tempo dalla fonte Diana, hanno origine in epoca romana (sec. II-III d.C.) e furono utilizzate fino al periodo bizantino. È stato inoltre rinvenuto un raffinato pavimento a mosaico costituito da tessere di bianco calcare compatto e tessere nere di basalto raffigurante Nettuno, attorniato da due gruppi di Nereidi cavalcanti dei tritoni.
- 14 Boschetto Comunale. Un parco cittadino a nord della chiesa madre.
- 15 Pagoda della Pace. Quella di Comiso è una delle pochissime pagode realizzate in Europa. È stata fortemente voluta dal rev. G. Morishita, un giapponese venuto a Comiso negli anni ottanta, ed è stata inaugurata il 24 maggio 1998. Interamente rivestita di pietra locale, di colore bianco, che le conferisce visibilità a chi dalla città volge lo sguardo verso la collina di Canicarao.
- 16 Parco di Cava Porcaro, . Parco attrezzato sulla collina sopra Comiso con alcuni resti di tombe bizantine.
- 17 Tomba di Gesualdo Bufalino, Cimitero comunale. La sua tomba si trova presso il cimitero di Comiso, entrando si gira subito a destra poi la seconda tomba lungo la fila 25.
- Parco di Cava Porcaro
- Tomba di Gesualdo Bufalino
Eventi e feste
[modifica]- Festa di San Giuseppe. 19 marzo.
- Festa dell'Annunziata, Chiesa SS Annunziata. a Pasqua.
- Festa dell'Addolorata, Duomo Santa Maria delle Stelle. terza domenica di maggio.
- Festa di San Biagio. seconda domenica di luglio. Festa patronale con processione in paese a piedi scalzi.
- Festa dell'Immacolata. 8 dicembre.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro Naselli, Via Giuseppe Morso, ☎ +39 0932 197 0010.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Punto Caldo, Via Rosario Livatino, ☎ +39 0932 721196. Fornaio
- 2 Caffè Borghese, Via S. Biagio, 86, ☎ +39 0932 961475.
- 3 Ciao Bar, Via degli Aceri, 381.
Prezzi medi
[modifica]- 4 Vicolotto Cucina Madre, Via Monsignor Rimmaudo, 32/36, ☎ +39 320 456 6711. 10-20€.
- 5 Al Castello Di Beatrice, Piazza S. Biagio, 38, ☎ +39 0932 191 3840.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come nel resto della Sicilia meridionale, la situazione della sicurezza in questa piccola città è priva di problemi, ma le consuete istruzioni di sicurezza devono sempre essere rispettate.
- 5 Ospedale Regina Margherita, Via Paolo Borsellino, 36, ☎ +39 0932 740111.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]Tenersi informati
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Informazioni utili
[modifica]- 9 ProLoco Comiso, Via G. Divita, 6, ☎ +39 0932961586.
- Ufficio Informazioni Turistiche, ☎ +390932752521.