47. Ovvia passate qua da mia cugina,
Ch’avete voi paura che vi morda?
Guardate se vi piace la pannina1;
Dite, non ci tenete in sulla corda,
Bisogna domandarne alla Regina,
Rispose il General, s’ella s’accorda;
Chè quanto a me, giá son bell’e accordato,
Anzi terrei d’averne di beato2. 48. Sì, egli è dover sentir l’altra campana,
Baldon soggiunse voi parlate bene,
Già so, questo va in forma e per la piana,
Ed altrimenti far non si conviene.
Così alla donna dice: ovvia su, trana3,
Rispondi presto, cavaci di pene,
Vuo’l tu? parla: or oltre dàlla fuore,
Di’ mai più4 sì, e daccela5 in favore. 49. Ed ella nel sentir com’ei l’astringe
A dar pronta risposta a tal domanda,
D’un modesto rossor tutta si tinge
Perchè morir volea colla grillanda6;
Pur alfin nelle spalle si ristringe,
E dice che farà quanto comanda.
O garbato! rispose allor Baldone,
Oh così presto e male, e conclusione!
↑St. 47 La pannina. La mercanzia. (Nota transclusa da pagina 477)
↑D'averne di beato. Mi parrebbe d’aver del beato; sarei beato; n’avrei di catti. (Nota transclusa da pagina 477)
↑St. 48 Trana. Traina, spícciati. (Nota transclusa da pagina 477)
↑Mai più. Finalmente, una volta. (Nota transclusa da pagina 477)
↑Dacci la sentenza in favore. (Nota transclusa da pagina 477)
↑St. 49 Morir colla grillanda. A chi muor vergine si suol mettere una ghirlanda. (Nota transclusa da pagina 477)