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394 | le profezie e le facezie. |
tu non ci hai posto cura. — E quando ti addivien questo? — Bispose l’altro: — ogni volta ch’e’ mia occhi veggono il tuo viso strano, per la violenza ricevuta da sì gran dispiacere, s’impallidiscono, e mutano in istrano colore. —
XIII. — la stessa.
Uno disse a un altro:— tu hai tutti li occhi mutati in istran colore. —
Quello li rispose: — egli è perchè i mia occhi veggono il tuo viso strano. —
XIV. — motto.
Uno disse, che in suo paese nasceva le più strane cose del mondo. L’altro rispose: — tu che vi se’ nato, confermi ciò esser vero, per la stranezza della tua brutta presenza. —
XV. — facezia di un prete.
Una lavava i panni, e pel freddo avea i piedi molto rossi; e passandole appresso uno prete, domando, con ammirazione, donde tale rossezza derivassi; al quale la femmina subito rispose che tale effetto accadeva, perchè ella avea sotto il foco. Allora il prete mise mano a quello membro, che lo feco