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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/425

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le profezie. 377

loro mali, ovvero della perduta lor vera ricchezza — cioè la sanità.

V. — del comune.

Un meschino sarà soiato1 e essi soiatori2 sempre fien sua ingannatori e rubatori, e assassini d’esso meschino.

VI. — profezia.

Porterassi neve distante ne’ lochi caldi, tolta dall’alte cime de’ monti, e si lascierà cadere nelle feste, alle piazze, nel tempo dell’estate.


LE PROFEZIE DE’ CASI
CHE NON POSSONO STARE IN NATURA.


I. — della fossa.

Staran molti occupati in esercizio a levare di quella cosa, che tanto crescerà, quanto se ne levò.

II. — del peso posto sul piumaccio.

E a molti corpi nel vedere da lor levar la testa, si vedrà manifestamente crescere,

  1. adulato beffardamente.
  2. adulatori.