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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/414

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366 le profezie e le facezie.


XII. — il bastone ch’è morto.

Il movimento de’ morti farà fuggire, con dolore e pianto e con grida, molti vivi.

XIII. — de’ lacciuoli e trappole.

Molti morti si moveran con furia, e piglieranno, e legheranno i vivi, e servirannogli a’ lor nemici circa la lor morte e distruzione.

XIV. — del moto dell’acque che portano i legnami che son morti.

Corpi sanz’anima per sè medesimi si moveranno, e porteran con seco innumerabile generazione di morti, togliendo le ricchezze a’ circustanti viventi.

XV. — dei carri e navi.

Vedrassi i morti portare i vivi — i carri e navi in diverse parti.

XVI. — delle casse che riserrano molti tesori.

Troverassi dentro a de’ noci e delli alberi e altre piante tesori grandissimi, i quali lì stanno occulti, e ben guardati.