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le figure. | 341 |
pagno; l’altro, colle mani aperte, mostra le palme di quelle, e alza la spalla inverso li orecchi, e fa la bocca della maraviglia.
Un altro parla nell’orecchio all’altro, e quello che l’ascolta si torce inverso lui, e gli porge li orecchi, tenendo un coltello nell’una mano e nell’altra il pane, mezzo diviso da tal coltello. L’altro, nel voltarsi, tenendo un coltello in mano, versa con tal mano una zaina sopra della tavola.
L’altro posa le mani sopra della tavola e guarda, l’altro soffia nel boccone, l’altro si china per vedere il proponitore, e fassi ombra colla mano alli occhi, l’altro si tira indirieto a quel che si china, e vede il proponitore infra ’l muro e ’l chinato.
XI. — come si deve fare una figura irata.
Alla figura irata farai tenere uno per li capegli, e ’l capo storto a terra, e con uno de’ ginocchi sul costato, e col braccio destro levare il pugno in alto: questo abbia li capegli elevati, le ciglie basse e strette, i denti stretti, e i due stremi d’accanto della bocca arcati; il collo grosso e dinanzi, per lo chinarsi al nimico, sia pieno di grinze.