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318 | i paesi e le figure. |
Vedesi il moto dell’aria mediante il moto della polvere, mossa dal corso del cavallo, il moto della quale è tanto veloce a riempiere il vacuo, che di sè lascia nell’aria, che di se lo vestiva, quanto è la velocità di tal cavallo a fuggirsi dalla predetta aria.
E ti parrà forse potermi riprendere dell’avere io figurato le vie fatte per l’aria dal moto del vento, conciò sia che ’l vento per se non si vede infra l’aria. A questa parte si risponde, che non il moto del vento, ma il moto delle cose da lui portate è sol quel che per l’aria si vede.
Tenebre, vento, fortuna di mare, diluvio d’acqua, selve infocate, pioggia, saette del cielo, terremoti e ruina di monti, spianamenti di città.
Venti revertiginosi,1 che portano acqua, rami di piante e omini infra l’aria.
Rami stracciati da’ venti, misti col corso de’ venti, con gente di sopra.
Piante rotte, cariche di gente.
Navi rotte in pezzi, battute in iscogli.
Delli armenti, grandine, saette, venti revertiginosi.
Gente che sien sopra piante, che non si
- ↑ raggirantisi turbinosamente.