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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/332

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284 i pensieri.


è più sicuro andare alle cose naturali, che a quelle d’esso naturale con gran peggioramento imitate, e fare triste abito, perchè chi può andare alla fonte non vada al vaso.

XVII. — del modo dello imparare bene a comporre insieme le figure nelle storie.

Quando tu avrai imparato bene di Prospettiva, e avrai a mente tutte le membra e corpi delle cose, sia vago ispesse volte, nel tuo andarti a sollazzo, vedere e considerare i siti e li atti delli omini in nel parlare, in nel contendere o ridere o zuffare insieme, che atti fieno in loro, e che atti facciano i circostanti, i spartitori o veditori d’esse cose; e quelli notare con brievi segni, in questa forma, su un tuo picciolo libretto. Il quale tu debbi sempre portar con teco, e sia di carte tinte, acciò non l’abbi a scancellare, ma mutare di vecchio in un novo, che queste non sono cose da essere scancellate, anzi con grande diligenza riserbate, perchè gli è tante le infinite forme e atti delle cose, che la memoria non è capace a ritenerle, onde queste ti serberai come tuoi autori e maestri.