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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/32

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xxviii prefazione.

profanazione alle menti ancora avvolte nelle nebbie medievali, Leonardo trovò il divieto formale d’entrarvi, per ordine superiore.

Fu un momento straordinariamente triste, e il malanimo si diffuse e divenne più cupo: «Quest’altro, dice Leonardo in uno di quei frammenti pieni di sconforto che risalgono a questo tempo, m’ha impedito la Notomia, col Papa biasimandola e così all’Ospedale.» (C. A., 179 r.) In un’altra lettera, che sembra quasi un’autodifesa, egli contrappone ai sospetti contro la sua persona, la propria vita tutta intenta alla conoscenza del vero, (R., § 1358.) Giuliano de’ Medici lo liberò dal peggio; ma quando il 9 di gennaio 1515 questi partì verso la Savoia, tratto da amore di donna, Leonardo si affrettò ad abbandonare Roma, dove il suo spirito nuovo trovava qualche contrasto.1 Tale è il motivo della partenza del Vinci da Roma.

  1. Cfr. G, cop. r.: “Partissi il magnifico Giuliano de’ Medici a dì 9 di Gennaio 1515 in sull’aurora da Roma, per andare a sposare la moglie in Savoia, e in tal dì ci fu la morte del re di Francia. „