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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/305

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l'arte 257


XVII. — come la scienza dell’astrologia nasce dall’occhio, perchè mediante quello è generata.

Nessuna parte è nell’Astrologia, che non sia ufficio delle linee visuali e della Prospettiva, figliuola della Pittura — perchè il pittore è quello, che, per necessità della sua arte, ha partorito essa Prospettiva, e non si può fare sanza linee, dentro alle quali linee s’inchiudono tutte le varie figure de’ corpi, generate dalla natura, sanza le quali l’arte del geometra è orba.

E se ’l geometra riduce ogni superficie, circondata da linee, alla figura del quadrato e ogni corpo alla figura del cubo, e l’Aritmetica fa il simile con le sue radici cube e quadrate; queste due scienze non s’astendono, se non alla notizia della quantità continua e discontinua, ma della qualità non si travagliano, la quale è bellezza delle opere di natura e ornamento del mondo.

XVIII. — parla il poeta col pittore.

Dice il poeta, che la sua scienza è invenzione e misura, e questo è il semplice corpo di poesia, invenzione di materia e misura nei versi, che ei riveste poi di tutte