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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/263

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la morale. 215


Il foco è da essere messo per consumatore d’ogni sofistico e scopritore e dimostratore di verità, perchè lui è luce, scacciatore delle tenebre, occultatrici d’ogni essenzia.

Il foco distrugge ogni sofistico, cioè lo inganno, e sol mantiene la verità, cioè l’oro.

La verità al fine non si cela: non val simulazione.

Simulazione è frustrata, avanti a tanto giudice.

La bugìa mette maschera.

Nulla occulta sotto il sole.

Il foco è messo per la verità, perchè distrugge ogni sofistico e bugìa, e la maschera per la falsità e bugìa, occultatrici del vero.

LIV. — il ben fare.

Prima privato di moto che stanco di giovare, mancherà prima il moto che ’l giovamento.

Prima morte che stanchezza. Non mi sazio di servire. Non mi stanco nel giovare.

Tutte le opere non son per istancarmi.

È motto da carnovale. Sine lassitudine.

Mani, nelle quali fioccan ducati e pietre preziose, queste mai si stancano di servire, ma tal servizio è sol per sua utilità e non è