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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/186

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138 i pensieri.


LIX. — ordine del provare la terra essere una stella.

In prima diffinisci l’occhio. Poi mostra come il battere1 d’alcuna stella viene dall’occhio; e perchè il batter d’esse stelle è più nell’una, che nell’altra; e come li razzi delle stelle nascan dall’occhio. E di’ che, se ’l battere delle stelle fussi, come pare, nelle stelle, che tal battimento mostra d’essere di tanta dilatazione, quant’è il corpo di tale stella; essendo adunque maggior della terra, che tal moto fatto in istante sare’ trovo veloce a raddoppiare la grandezza di tale stella; di poi prova come la superfizie dell’aria, ne’ confini del foco, e la superfizie del foco, nel suo termine, è quella, nella qual penetrando, li razzi solari portan tal similitudine di corpi celesti grandi nel lor levare e porre,2 e piccole essendo essi nel mezzo del cielo.

LX. — la terra sembra stella ai lontani

Il libro mio s’astende a mostrare come l’Ocean, colli altri mari, fa, mediante il

  1. il tremolio della luce, del fulgore escitizio delle stelle.
  2. tramontare.