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la natura. | 123 |
della natura, è che nissuna opera, in qualunque spezie per se, l’un particulare con precisione si somiglia l’un a l' altro: adunque, tu, imitatore di tal natura, guarda e attendi alla varietà de’ lineamenti.
XXX. — precetto.
Sommo difetto è ne’ maestri, li quali usano replicare li medesimi moti nelle medesime storie,1 vicini l’uno all’altro, e similmente le bellezze de’ visi essere sempre una medesima; le quali in natura mai si trova essere replicate, in modo che, se tutte le bellezze d’eguale eccellenza ritornassin vive, esse sarebbon maggior numero di popolo, che quello, ch’al nostro secolo si trova; e, siccome in esso secolo nessuno precisamente si somiglia, il medesimo interverrebbe nelle dette bellezze.
XXXI. — vi è una omogeneità di struttura negli esseri animati.
Facile cosa è, a chi sa l’omo, farsi poi universale; imperocchè tutti li animali terrestri han similitudine di membra, cioè muscoli e ossa, e nulla si variano, se non in
- ↑ nel medesimo insieme di figure, episodio.