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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/144

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96 i pensieri.


la Pittura, la quale è prima nella mente del suo speculatore, e non può pervenire alla sua perfezione sanza la manuale operazione.

Della qual Pittura, li sua scientifici e veri principi prima ponendo, che cosa è corpo ombroso, e che cosa è ombra primitiva e ombra derivativa, e che cosa è lume: cioè tenebre, luce, colore, corpo, figura, sito, remozione, propinquità, moto e quiete, le quali solo colla mente si comprendono sanza opere manuali. E questa fia la Scienza della Pittura, che resta nella mente de’ suoi contemplanti, della quale nasce poi l’operazione, assai più degna della predetta contemplazione o scienza.

LXX. — inganno della mente abbandonata a se stessa.

Nissuna cosa è, che più c’inganni, che ’l nostro judizio.

LXXI. — sul medesimo soggetto.

Il massimo inganno delli omini è nelle loro opinioni.

LXXII. — contro la metafisica.

Fuggi i precetti di quelli speculatori, che le loro ragioni non son confermate dalla isperienza.