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Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/128

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80 i pensieri.


per li sassi li atti delle capre, de le quali lui era guidatore; e cosi cominciò a fare tutti li animali, che nel paese trovava: in tal modo, che questo, dopo molto studio, avanzò non che i maestri della sua età, ma tutti quelli di moiti secoli passati. Dopo questo l'arte ricade, perchè tutti imitavano le fatte pitture, e cosi di secolo in secolo andò declinando; insino a tanto che Tomaso fiorentino, scognominato Masaccio, mostrò con opra perfetta, come quegli, che pigliavano per autore altro, che la natura, maestra de’ maestri, s'affaticavano invano.

Così voglio dire di queste cose matematiche, che quegli, che solamente studiano li autori e non l’opre di natura, son per arte nipoti, non figlioli d’essa natura, maestra de’ boni autori. - Odi somma stoltizia di quelli, i quali biasimano coloro che ’mparano da la natura, lasciando stare li autori, discepoli d’essa natura!

XXXVI. — contro il principio di autorità nella scienza.

Molti mi crederanno ragionevolmente potere riprendere, allegando le mie prove esser contro all’autorità d’alquanti omini di gran reverenza, presso de’ loro inesperti judizi;