Vai al contenuto

Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/102

Da Wikisource.
54 le allegorie.


pigro in tutte le membra, e ha ’l capo di tanta grandezza che malagevolmente lo porta in modo che sempre sta chinato inverso la terra, altremente sarebbe di somma peste alli omini, perchè qualunque e veduto da sua occhi subito more.

LXXIV. — basilisco.1

Questo nasce nella provincia Arenaica, e non è maggiore che 12 dita, e ha in capo una macchia bianca a similitudine di diadema; col fischio caccia ogni serpente, a similitudine di serpe, ma non si move con torture, anzi ma ritto dal mezzo innanzi. Dicesi che uno di questi, essendo morto con un aste da uno che era a cavallo, che ’l suo veneno discorrendo su per l’aste, non che l’omo, ma il cavallo morì. Guasta le biade, e, non solamente quelle che tocca, ma quelle dove soffia; secca l’erbe, spezza i sassi.

LXXV. — donnola over bellola.2

Questa, trovando la tana del basilisco, coll’odore della sua sparsa orina, l’occide; l’odore della quale orina ancora, spesse volte, essa donnola occide.

  1. Ivi, lib. VIII, cap. XXI, pag. 61-62 (78-79).
  2. Ivi, lib. VIII, cap. XXI, pag. 62 (79-80).