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la figlia del giardiniere | 21 |
— Se continua ogni giorno così, la mia figliola avrà presto una buona dote. —
Intanto ogni notte, a mezzanotte, si udiva un gran picchio all’uscio.
— Hai sentito, figliola mia?
— No, babbo; ti sarà parso.
— È certamente la stregaccia! — egli pensava. — Se la incontro, l’accoppo! —
Ma chi veniva a picchiare, di giorno, giusto quando lui non c’era?
Decise di nascondersi e di stare in vedetta. Disse alla figlia:
— Vado al mercato. Se picchiano, non aprire. —
E rimpiattato dietro una siepe da dove poteva veder bene, stiè ad attendere. Passa un’ora, ne passano due, nessuno! Stava per uscire dal nascondiglio, quando, a un tratto, che cosa vede? Vede un giovinotto, vestito da contadino, che si accosta cautamente all’uscio della casetta e picchia tre volte. Il giardiniere sente la voce della cèchina: — Chi è? Chi cercate? — e poi la risposta del giovinotto: — Il più bel paio di occhi del mondo!