fi è da prima manifesta. Quello irebbe, rifpos
otun cunolo fenomeno da oftervare una fimi
parzialità nella Natura più per
dra che per uno di Murano. Ma 1 1 fatto U € H
che qualor debitamente fi confala, e la nfpoude
fempre ri medefimo e tf. 9 P«a Vat«?o e
Imzfefé curchè egli fia buono, c ben lavorato, e
ìhcmAlafpenenza ora: * co or
tre e quattro volte rifatti, immutabili ratyaa
n «V ne meno di quel che, «
lore ed alla figura mmutabil retti un oggetto
5 un lume omogeneo efpollo,
prifma guardato. La varietà de colori, la muu
Ln di figura, e la confusone, che negli oggllt
in tal modo guardati fi feorge, da altro non vie
«- che dal rifletter ch’efft fanno pm o meno
ogni fort di raggi;! quali
poi rifratti, producon tutte quelle bizzatne Un
arco o di carta,fu cui il roflo d’un’immagine, e
nSSm d’un altra nel medefimo tempo cadano
talch’egli di color di porpora da w™fj**£
pofto apparita, in due ffS
Lro, rollo l’altro a cagion dell’inegual nfazi o
ne di quelli due colori guardato col pufa
divide: 6e fopra di elio il già lo ancora, e l ver
de di due altre immagini nel dehmo tempo
«dettero, fioche da quattro JJC
minato fotte, egli perebbe bislungo, accayallan
dovi i cìrcoli, in cui per la
l’un l’altro, e di queir; quattro ** a ""*J
oi volere aeeiuneere, m’interruppe la VlatchcShcKc
del Sole efpofto, poi-