Vedrai, vedrai

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Vedrai, vedrai
ArtistaLuigi Tenco
Autore/iLuigi Tenco
GenereMusica d'autore
Musica leggera
Esecuzioni notevoliGang, Dalida, Ornella Vanoni, Mina, Renato Zero, Francesco Baccini, Tiziana Ghiglioni, Claudio Baglioni, Pierangelo Bertoli, Pierre Ferrante & Renato Sellani
Pubblicazione originale
IncisioneLuigi Tenco
Data1965
EtichettaJolly Hi-Fi Records

Vedrai, vedrai è una canzone scritta dal cantautore Luigi Tenco. Il brano, con l'arrangiamento di Ezio Leoni, faceva parte dell'album Luigi Tenco, inciso per la Jolly Hi-Fi Records[1]. Fu successivamente ristampato in una nuova versione per la RCA Italiana nel 1966 nel 33 giri Tenco[2] con l'accompagnamento al pianoforte di Ruggero Cini. Per risolvere armonicamente il brano, il cantautore si era avvalso della collaborazione del pianista jazz Renato Sellani[3].

Storia e significato

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Il brano di Tenco è dedicato alla madre che l’aveva cresciuto da sola e che avrebbe voluto per lui un avvenire sicuro. La sua preoccupazione era di aver deluso la madre per aver seguito, senza troppo successo, la sua vocazione artistica e musicale.

Altre versioni

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  1. ^ Discografia Nazionale della Canzone Italiana, su discografia.dds.it. URL consultato il 20 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  2. ^ Discografia Nazionale della Canzone Italiana, su discografia.dds.it.
  3. ^ Ezio Guaitamacchi, 1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita, Milano, 2009 on line dal 2011

Collegamenti esterni

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