Stefano (scultore)
Stefano (in greco antico: Στέϕανος?, Stephanos; in latino Stephănus; fl. I secolo a.C.) è stato uno scultore greco antico, forse italiota come il suo maestro, Pasitele, che visse e operò insieme a lui presso la capitale dell'Impero romano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque da una famiglia greca, probabilmente in una città situata nella parte meridionale della penisola italica (Magna Grecia). La sua carriera si svolse, più o meno, durante il passaggio dall'età cesariana a quella di Ottaviano (età giulio-claudia). Il suo maggior committente fu Asinio Pollione, per cui realizzò un gruppo denominato Le Appiadi (40 a.C.; oggi scomparso), che rappresentava delle idriadi callipigie poste presso una fonte dell'aqua Appia (al Foro di Cesare, presso il Tempio di Venere Genitrice).
Durante degli scavi condotti a Roma nel 1769, vennero riportate alla luce diverse sue opere, alcune delle quali firmate come "Apprendista di Pasitele" (Πασιτέλους μαθητής): tra queste una riproduzione di un Atleta in nudità, considerata una copia, tra le tante, di un'autentica bronzea di stile peloponnesiaco (del 470 a.C. circa), forse del reggino Pitagora.
Ebbe anche lui un discepolato, è tra questi ci è noto Menelao, che ha operato durante l'epoca tiberiade.
Opere conosciute
[modifica | modifica wikitesto]- Le Appiadi (40 a.C.);
- copia di Giovane atleta;
- Gruppo di Oreste ed Elettra (Museo Archeologico Nazionale di Napoli);
- Gruppo di Oreste e Pilade (Museo del Louvre a Parigi);
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti antiche
- Plinio, Naturalis historia, liber XXXVI, verso XXX.
- Fonti moderne
- Carlo Albizzati, STEFANO, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato il 29 agosto 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stéfano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Paolo Moreno, STEPHANOS, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.