Sante Ancherani
Sante Ancherani | |||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||
Altezza | 161[senza fonte] cm | ||||||||||||
Peso | 65[senza fonte] kg | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||
Termine carriera | 1914 - giocatore 1915 - allenatore[senza fonte] | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Sante Ciro Agide Ancherani (Cotignola, 6 settembre 1882 – Roma, 9 settembre 1971) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante.
È stato uno dei pionieri della sezione calcio della Lazio, nonché primo capitano biancoceleste della storia.[2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore e allenatore
[modifica | modifica wikitesto]All'età di quattro anni si trasferì con la famiglia a Roma dalla natia Cotignola, in provincia di Ravenna. Nel febbraio 1900 i soci fondatori della Lazio, apprezzate le promettenti doti fisiche del ragazzo, lo tesserarono come atleta. Il 15 maggio 1904 in Piazza d'Armi, nelle vicinanze di Piazza Mazzini, marcò le tre reti della vittoria biancoceleste nella gara con la C.S. Virtus,[3] considerata, seppur ufficiosamente, come il primo Derby romano.[senza fonte] Con la Lazio vinse il Campionato Interregionale Centro-sud, organizzato a Pisa nel giugno 1908: le Aquile affrontarono la mattina la Lucchese, nel primo pomeriggio la SPES Livorno e nello stesso giorno il Pisa, ottenendo tre vittorie.[4]
Ancherani suonava anche nella banda comunale di Alberto Vassalla come seconda tromba, tanto che nel 1914 abbandonò il calcio per dedicarsi completamente all'attività musicale, dopo aver allenato per un breve periodo la Pro Roma, pur rimanendo socio della Lazio.[senza fonte]
Dopo il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Risiedeva ad Ottavia, nell'Agro romano, ove tuttora si trova il suo villino. Ancherani aveva tre figli, due femmine ed un maschio, che - unitamente ai nipoti e alla nuora - collaborarono nella gestione di un negozio di articoli sportivi che aveva aperto a Roma, in via dei Prefetti.[5]
Morì nella capitale il 9 settembre 1971 ed è sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero monumentale di Roma, il Verano,[6] dove di tanto in tanto qualche tifoso laziale lascia bigliettini e lettere di ringraziamento.[senza fonte]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore-giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- Lazio: 1907
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Assume l'incarico di allenatore in coppia con Guido Baccani.
- ^ Lorenzo Munegato, La fondazione:1900 Roma siamo noi, in Storia della Lazio, Goodmood, 2013.
- ^ Pietro Straboni, Calcio Romanus Sum. Ricerca storica sui pionieri dell'antica Lazio . Edizioni EnneBi
- ^ F. Bellisario e F. Munno, Dal Tevere al Piave. Gli atleti biancocelesti nella grande guerra, Ed. Eraclea 2015.
- ^ Via dei Prefetti, il negozio di Sante Ancherani, su sslazio.org. URL consultato il 18 dicembre 2016.
- ^ Servizi Funebri Roma » Personaggi Famosi sepolti nel Cimitero del Verano, su servizifunebricomunali.it. URL consultato il 18 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2019).
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