Samuel Aranda

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Samuel Aranda (Santa Coloma de Gramenet, 1979[1]) è un fotoreporter spagnolo.

Samuel Aranda ha cominciato a lavorare come fotografo all'età di 19 anni per i giornali spagnolo El País e El Periódico de Catalunya. Due anni dopo si recò in Medio Oriente, per riportare il Conflitto israelo-palestinese per l'EFE. Dal 2004, è stato responsabile per l'agenzia di stampa AFP dei servizi in Spagna, Pakistan, Gaza, Libano, Iraq, Marocco, Sahara occidentale e Cina.

Il suo reportage del 2006 sui rifugiati africani in Europa è stato insignito del Premio nazionale spagnolo per la fotografia dell'associazione ANIGP TV. Da allora, Aranda ha iniziato a lavorare come fotografo freelance. Tra le altre cose, ha fotografato eventi come l'essiccazione del lago d'Aral in Uzbekistan, i conflitti sociali in India, il Campionato mondiale di calcio 2010 in Sudafrica, i bambini di strada a Bucarest e la camorra in Italia.

A partire dal 2011 ha documentato la Primavera Araba in Tunisia, Egitto, Libia e Yemen. Una sua fotografia scattata durante le proteste in Yemen, ha vinto il premio World Press Photo of the Year 2011, il premio più prestigioso nel fotogiornalismo.[2][3] Essa mostra una donna velata musulmana che tiene fra le braccia un uomo della sua famiglia ferito. La decisione della giuria, è stata spiegata dicendo che "la foto parla per un'intera regione. È valida per lo Yemen, l'Egitto, la Tunisia, la Libia, la Siria... e mostra il ruolo che hanno avuto le donne, non solo in qualità di soggetti che si sono prese cura degli altri, ma anche in qualità di persone attive in movimento".[4]

  1. ^ Samuel Aranda World Press Photo.
  2. ^ World Press Photo of the Year 2011, su worldpressphoto.org. URL consultato l'11 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2012).
  3. ^ Verschleiertes Leid - das Pressefoto des Jahres.
  4. ^ Samuel Aranda biografia: la primavera araba nelle sue foto (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2012).

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Predecessore World Press Photo of the Year Successore
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Controllo di autoritàVIAF (EN260678101 · ISNI (EN0000 0003 8142 9265 · Europeana agent/base/46424 · LCCN (ENno2015008912 · GND (DE1024208575