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Quartiere Santo Stefano

Coordinate: 44°29′04.56″N 11°21′23.04″E
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Disambiguazione – Se stai cercando il quartiere di Feltre in provincia di Belluno, vedi Quartiere Santo Stefano (Feltre).
Santo Stefano
quartiere
Quartiere Santo Stefano
Santo Stefano – Veduta
Santo Stefano – Veduta
La basilica di Santo Stefano
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Città metropolitana Bologna
Comune Bologna
Amministrazione
PresidenteRosa Maria Amorevole (centrosinistra) dal giugno 2016
Data di istituzione1985
Territorio
Coordinate44°29′04.56″N 11°21′23.04″E
Superficie30,374 km²
Abitanti65 047[1] (2021)
Densità2 141,54 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale40121, 40123, 40124, 40125, 40126, 40127, 40129, 40136, 40137, 40138, 40139 e 40141
Prefisso051
Fuso orarioUTC+1
TargaBO
Cartografia
Santo Stefano – Localizzazione
Santo Stefano – Localizzazione
Santo Stefano – Mappa
Santo Stefano – Mappa
Sito istituzionale

Santo Stefano (San Stêven in dialetto bolognese) è un quartiere del comune di Bologna istituito nel 1985 dall'aggregazione dei precedenti quartieri Galvani, Murri e Colli, a cui nel 2016 è stato aggiunto l'ex quartiere Irnerio. Deve il nome alla Basilica di Santo Stefano e all'omonima via, che si trovano nel quartiere.

Geografia fisica

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Il quartiere si estende dal centro storico fino alle propaggini collinari situate a sud, con la cima del monte Sabbiuno che tocca i 390 metri di altitudine.[2]

Giardini e parchi pubblici

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Monte Sabbiuno

Nel quartiere sono presenti alcuni tra i parchi pubblici più importanti della città, come la Montagnola, i Giardini Margherita, il Giardino della Lunetta Gamberini e il Parco di villa Ghigi, oltre ad altri di rilievo minore.[3]

Parco Cavaioni

Il nome deriva dal bolognese cavajàn, che indica i covoni; come la via omonima, ricorda il passato agricolo dell'area. Si trova infatti sulle prime alture collinari della città, nella valle del torrente Ravone. Il parco è stato creato negli anni '60 con l'acquisizione dei terreni da parte del comune, mantenendo inalterate le caratteristiche rurali. Esteso su 38 ettari, presenta una fisionomia vegetale variegata, tra cui va segnalato la poco usuale presenza di roverelle, lecci e cerri.[4][5]

Parco di Sabbiuno

Situato ai confini meridionali del comune, si estende sul crinale tra le valli del Reno e Savena, in un contesto paesaggistico particolare caratterizzato dai calanchi. È stato istituito nel 1974, e dal 1973 è presente il Monumento di Monte Sabbiuno che ricorda una strage nazifascista qui avvenuta nel 1944.[2][6]

Parco di San Michele in Bosco

Conosciuto anche come Parco Scoto, è il giardino del Monastero di San Michele in Bosco, creato a fine Ottocento con l'apertura dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. È situato su un colle a 132 metri di altezza, prospiciente il centro storico: da qui infatti si gode di una vista immediata sulla città, celebrata tra gli altri anche da Stendhal.[7][8]

Parco di Villa Guastavillani

Giardino della cinquecentesca Villa Guastavillani.[9]

Storia e descrizione

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L'attuale quartiere nacque dalla fusione di tre precedenti quartieri: Colli, Galvani e Murri, che oggi costituiscono tre zone statistiche in cui il quartiere si articola, a cui se ne è aggiunta una quarta (Irnerio), distaccata dall'ex quartiere San Vitale, in seguito alla riforma sul decentramento in vigore da giugno 2016.

È costituito dalla metà orientale del centro storico, compresa l'area commerciale del Quadrilatero e la zona universitaria, nonché dall'immediata periferia sudorientale, compresa una porzione dei colli di Bologna.

Lo status di zona benestante, che caratterizza il quartiere, conferisce agli abitanti lo stereotipo di uno stile di vita medio-alto, con un abbigliamento alla moda, auto costose e un uso di prodotti di lusso[senza fonte]. Inoltre i prezzi degli immobili in questa zona sono da considerare i più elevati dell'intera area metropolitana di Bologna.

Il quartiere è noto per essere una delle zone più eleganti della città. Qui difatti vi abitavano e vi abitano ancora molte famiglie appartenenti all'alta società bolognese. I palazzi storici, alcuni ancora di proprietà di queste note famiglie, si distribuiscono a destra e a sinistra della via Santo Stefano a partire dalla porta per poi arrivare fino all'omonima piazza (votata tra le più belle d'Italia[senza fonte]). Anche nell'area collinare che si sviluppa intorno a via San Mamolo, via Castiglione e via dei Colli, si trovano molte abitazioni di pregio.

Evoluzione demografica

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abitanti censiti[10]

Enti e istituzioni

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Nel quartiere ha sede l'Istituto Ortopedico Rizzoli.[11]

Oltre alla Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, nel quartiere sono presenti le biblioteche comunali di Casa Carducci, la Amilcar Cabral e la Biblioteca italiana delle donne.[12]

All'interno del centro storico ha sede il Liceo ginnasio statale Luigi Galvani, mentre al confine col Quartiere San Donato-San Vitale è situato il liceo scientifico statale Enrico Fermi. In zona Murri ha sede il Liceo artistico statale Francesco Arcangeli.[13]

Nel quartiere è ricompresa l'area universitaria legata a Via Zamboni, con la presenza oltre che dell'Università di Bologna anche del Conservatorio G.B. Martini e dell'Accademia di belle arti.[13]

Fuori Porta Saragozza, al confine col Quartiere Porto-Saragozza hanno sede vari dipartimenti di ingegneria e architettura e di chimica industriale dell'UniBO, nell'edificio progettato nel 1934 da Giuseppe Vaccaro.[14][15][16]

Musica e teatro

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Fuori Porta Santo Stefano ha sede l'Antoniano, istituzione musicale e teatrale, oltre che produttore dello Zecchino d'Oro.[13]

Sulle colline meridionali, presso Montecuccolino, tra gli anni 1962-63 fu costruito un reattore nucleare ad opera dell'Università. Si trattò del primo reattore nucleare in Emilia-Romagna e venne utilizzato per scopi di studio e ricerca.[17]

Geografia antropica

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Il quartiere è suddiviso in quattro zone statistiche: Colli, Galvani, Irnerio e Murri. Esse sono ripartite a loro volta in più aree:[18]

Aree statistiche Santo Stefano
Colli Murri
50 Osservanza 55 Giardini Margherita
51 San Michele in Bosco 56 Mezzofanti
52 Paderno 57 Siepelunga
58 Dagnini
59 Chiesanuova
Galvani Irnerio
53 Galvani - 1 60 Irnerio - 1
54 Galvani - 2 61 Irnerio - 2

Infrastrutture e trasporti

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L'Autostazione di Bologna si trova all'estremità settentrionale del quartiere. Da essa partono i collegamenti bus (riportati solo quelli principali) di TPER verso Castel San Pietro Terme e Imola (Linea 101), Medicina e Lugo di Romagna (Linea 206), Argenta e Alberino (Linee 237 e 247), Budrio e Molinella (Linee 243 e 273), Ferrara (Linea 356), Cento (Linea 556), Crevalcore (Linea 576), Valsamoggia e Vignola (Linee 646, 651, 671, 672, 673 e 686), Sasso Marconi e l'Appennino Bolognese (Linee 826, 850 e 856) e verso la Valle del Savena (Linee 900, 906, 916 e 918); nonché collegamenti nazionali e internazionali.

La mobilità urbana e suburbana è gestita da TPER, con le autolinee (riportate solo quelle principali): 11, collegante l’Istituto Rosa Luxemburg, Via Agucchi, Via Bertalia, Arcoveggio, la rotonda di Via Giardini con la rotonda di Via Corelli e Ponticella; 16, collegante Piazza Cavour con Via Foscherara e il Piazzale Atleti Azzurri (Campo baseball); 19, collegante Casteldebole con San Lazzaro di Savena Stazione F.S., San Lazzaro di Savena Via Pertini e Tolara bivio; 20, collegante il Pilastro con Casalecchio di Reno, Casalecchio di Reno Stazione Garibaldi e San Biagio; 21, collegante la Filanda, la Stazione Centrale, San Donato, Via Andreini, Via Beolco e la sera l’Ostello di San Sisto; 25, collegante il Deposito Due Madonne, l’Ospedale Malpighi, la Stazione Centrale, Via della Dozza e Via del Gomito; 27, collegante il quartiere Mazzini, l'Autostazione e Corticella; 28, collegante Via Indipendenza San Pietro, Via dei Mille e la Fiera; 29, collegante Via di Roncrio con il Parcheggio Tanari e, la sera anche Noce; 30, collegante Via del Sostegno, la Stazione Centrale, l'Ospedale Rizzoli e San Michele in Bosco; 36, collegante Barca, la Stazione Centrale, l’Ospedale Sant'Orsola e l’Ospedale Bellaria; 37, collegante la rotonda CNR, la Stazione Centrale e Via Bombicci; 38 e 39, che servono le periferie bolognesi passando in parte per il centro: Linea 38 - Circolare periferica destra (Ospedale Maggiore - Stazione Centrale - Fiera di Bologna), Linea 39 - Circolare periferica sinistra (Fiera di Bologna - Stazione Centrale - Ospedale Maggiore); 51, collegante Largo Lercaro, Monte Donato e, le domeniche e festivi, Piazza Cavour; 52, che collega Piazza Cavour, Villa Aldini con il Cippo di Sabbiuno; 59, che collega Piazza Cavour con Villa Guastavillani; 61: Via Massarenti - Deposito Battindarno e 62: Corticella - Deposito Due Madonne (Linee Notturne); 90, diretta all'Ospedale Bellaria, Ospedale San Camillo e Ozzano dell'Emilia; 94, collegante Bazzano e Castel San Pietro Terme e 96, diretta a Pianoro e, nei festivi, a Monghidoro.

Servono il quartiere inoltre le linee filoviarie 13, 14, 15, 32 e 33:

  • Linea 13: Centro-San Ruffillo/Rastignano/Carteria di Sesto/Pianoro
  • Linea 14: Barca-Centro-Due Madonne/Zona Roveri/Pilastro
  • Linea 15: XX Settembre Autostazione-Via Rizzoli-San Lazzaro di Savena Via Pertini
  • Linee 32 e 33: Stazione Centrale-Porta San Mamolo-Stazione Centrale

32 - Circolare esterna destra, 33 - Circolare esterna sinistra

Amministrazione

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Sede del quartiere nel complesso del Baraccano

Il quartiere ha sede presso il complesso del Baraccano.[19][20]

Presidenti di Quartiere
Periodo Presidente Lista Note
2004 - 2009 Andrea Forlani DS/PD [senza fonte]
2011 - 2016 Ilaria Giorgetti PdL/FI [21]
2016 - in carica Rosa Maria Amorevole centrosinistra [21][22]

Nel quartiere ha sede e gioca le sue partite casalinghe la squadra di football americano dei Warriors Bologna, presso il giardino della Lunetta Gamberini.

Dal 1913 al 1927 il Bologna Football Club giocò le sue partite casalinghe allo Stadio Sterlino, non più esistente, che si trovava nel quartiere, nei pressi di Villa Hercolani.

  1. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato il 9 aprile 2022.
  2. ^ a b Parco di Sabbiuno, su comune.bologna.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  3. ^ Santo Stefano - parchi e giardini, su comune.bologna.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  4. ^ Parco Cavaioni, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  5. ^ Parco Cavaioni, su comune.bologna.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  6. ^ Parco dei calanchi di Sabbiuno, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  7. ^ Giardino Scoto (ex Parco di San Michele in Bosco), su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  8. ^ Parco di San Michele in bosco, su comune.bologna.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  9. ^ Parco di Villa Guastavillani, su comune.bologna.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  10. ^ Popolazione residente per età, quartiere e zona al 31 dicembre - serie storica URL consultato in data 9 aprile 2022
  11. ^ Inaugurazione dell'Istituto ortopedico Rizzoli a San Michele in Bosco, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  12. ^ Biblioteche Santo Stefano, su comune.bologna.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  13. ^ a b c LA CULTURA A BOLOGNA, su sitmappe.comune.bologna.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  14. ^ Dipartimento di Architettura - Sedi e Spazi, su da.unibo.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  15. ^ Dipartimento di Chimica Industriale - Sedi e Spazi, su chimica-industriale.unibo.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  16. ^ La sede della Facoltà di Ingegneria di Giuseppe Vaccaro, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  17. ^ De Angelis, p.81.
  18. ^ Basi territoriali del Comune di Bologna, su inumeridibolognametropolitana.it. URL consultato il 9 aprile 2022.
  19. ^ Presentazione Santo Stefano, su comune.bologna.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  20. ^ Il complesso del Baraccano, su comune.bologna.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  21. ^ a b Elezioni Bologna: Pd incontrastato nei quartieri, scippa anche il Santo Stefano, su bolognatoday.it, 6 giugno 2016. URL consultato il 18 aprile 2022.
  22. ^ Rosa Maria Amorevole, su comune.bologna.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  • Carlo De Angelis, Ricostruire come? La Bologna del dopoguerra, in Angelo Varni (a cura di), Rinnovare Bologna tra '800 e '900, Bologna, Bononia University Press, 2019, ISBN 978-88-6923-445-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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