Pompilio Amaseo
Pompilio Amaseo (Bologna, 18 agosto 1513 – Bologna, 1586) è stato un umanista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Romolo e di Violante Guastavillani, studiò col padre, insegnante dello Studio di Bologna, e dal 1540 vi insegnò umanità. Nel 1543 pubblicò la sua maggiore fatica, la traduzione in latino di due libri delle Storie di Polibio e, succedendo a Ciriaco Strozzi, ottenne, molto probabilmente su raccomandazione del padre e del cardinale Alessandro Farnese, intimo della famiglia, la cattedra di greco, che conservò fino al 1582, quando una grave malattia gli impedì di proseguire l'insegnamento.
Ebbe incarichi pubblici e nel 1551 fu nunzio apostolico alla corte di Ferdinando I d'Asburgo. Nel 1575 tradusse, su incarico del cardinale Gabriele Paleotti e di papa Gregorio XIII, due opere di Giovanni Crisostomo, il De sacerdotio e l'Ad Stagirium ascetam a daemonio vexatum, senza pubblicarle.
Conobbe, anche grazie alle relazioni tenute dal padre, numerosi eruditi, come i Manuzio, Paolo e Aldo, e Friedrich Sylburg, ma sulla sua competenza professionale furono espresse non poche riserve.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Fragmenta duo et sexto Polybii Historiarum libro de diversis rerum publicarum formis deque Romanorum praestantia, Bononiae, Joannes Baptista Phaellus, 1543.
- Oratio latina de Bononiensium scholarum exaedificatione, Bononiae 1563
- De sacerdotio, Vaticanus Ottobonianus Latinus 29; Vaticanus Ottobonianus 59; Vaticanus Ottobonianus 894; Vaticanus Ottobonianus Latinus 1217
- Ad Stagirium ascetam a daemonio vexatum, Vaticanus Ottobonianus Latinus 2
- Vita Romuli Amasaei, in Flaminio Scarselli, «Vita Romuli Amasaei», Bononiae, typis J. B. Sassi 1769
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ In particolare Baillet, Jugemens des savans, p. 51, ritiene che egli non conoscesse il greco a sufficienza
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giammaria Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, pp. 578s.;
- Gian Giuseppe Liruti, Notizie delle vite ed opere scritte da' letterati del Friuli, II, Venezia 1762, pp. 371-373;
- Giovanni Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, cit., pp. 201-206;
- Serafino Mazzetti, Repertorio di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università e del celebre Istituto delle scienze di Bologna, Bologna 1847, p. 21.
- Girolamo Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IV, Milano 1833, p. 128.
- Guido Zaccagnini, Storia dello Studio di Bologna durante il Rinascimento, Genève 1930, p. 287;
- Luigi Simeoni, Storia della Università di Bologna, II, Bologna 1940, pp. 32, 46;
- Paolo Prodi, Il cardinale Gabriele Paleotti (1522-1597), I, Roma 1959, p. 47 n. 18;
- Pierre Costil, André Dudith humaniste hongrois. 1533-1589, Paris 1935, pp. 226 e 273;
- Pierre de Nolhac, La bibliothèque de Fulvio Orsini, Paris 1887, p. 66 n. 4.
- Pierre Daniel Huet, De interpretatione libri duo: quorum prior est de optimo genere interpretandi, alter de claris interpretibus. Editio... altera, Stadae 1680, p. 271.
- Adrien Baillet, Jugemens des savans sur les principaux ouvrages des auteurs, a cura del De la Monnoye, III, Paris 1722, p. 51, n° 842.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rino Avesani, AMASEO, Pompilio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- Pompilio Amaseo, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56379408 · ISNI (EN) 0000 0000 4692 4728 · SBN BVEV046157 · BAV 495/219850 · CERL cnp01230475 · LCCN (EN) no2006136230 · GND (DE) 132738309 |
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