Peppe Cuga

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Peppe Cuga
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereFolk
Periodo di attività musicale1970 – 2022

Peppe Cuga (Ovodda, 1946Ovodda, 25 aprile 2022[1]) è stato un musicista italiano.

Peppe Cuga era considerato il più autorevole suonatore di launeddas (localmente denominate bídulas) della Barbagia.[2]

Launeddas

Noto a livello internazionale sin dagli anni Settanta,[3] la sua attività è stata valorizzata da diversi etnomusicologi, quali Roberto Leydi, Pietro Sassu,[4] Giovanni Dore,[5] Paolo Mercurio,[6] inoltre dallo scrittore Gianfranco Pintore[7] e dallo storico Alessandro Portelli.[8]

Cuga ha appreso i primi rudimenti dello strumento dal nonno Giuseppe Cau il quale, a sua volta, aveva imparato dal padre, Salvatore (Bovore) Cau, originario di Tiana.[9] Successivamente si è perfezionato da autodidatta (ha avuto contatti diretti con Felicino Pili, virtuoso del Sarrabus), proponendo una personale rielaborazione strumentale dei balli barbaricini, collaborando attivamente con associazioni culturali per lo studio e la promozione della lingua e delle tradizioni popolari sarde, in particolare, negli anni settanta, con il Gruppo folclorico Orohòle.[10]

Cuga era noto a livello regionale anche come costruttore di strumenti tricalami.[11] Il suonatore fu a lungo in attività[12], diventando, probabilmente, il più anziano esecutore dopo Luigi Lai (San Vito) e Giovanni Casu (Cabras).

Al musicista sono stati dedicati alcuni componimenti in rima dal poeta locale Pietrino Curreli.[13]

È morto il 25 aprile 2022 all'età di 76 anni.

  1. ^ Morto a 77 anni Peppe Cuga, maestro delle "Bidulas", su sardegnalive.net. URL consultato il 25 aprile 2022.
  2. ^ Si veda la voce launeddas; inoltre Paolo Mercurio, Launeddas Patrimonio dell’Umanità, Strumento musicale dell'identità sarda, Milano 2014, pp. 116-139; Paolo Mercurio, Peppe Cuga, sar bídulas di Ovodda e il ricordo di Giuseppe Cau, in BF Magazine, 8 ottobre 2014, n. 172.
  3. ^ Nel 1976, Cuga vinse il primo premio all'Eurofestival del folklore di Langollen (Galles).
  4. ^ Con Leydi e Sassu, Cuga ha collaborato in diverse occasioni, in particolare durante le Giornate di studio promosse dall'Autunno Musicale di Como, nel 1976; grazie a Leydi, su invito della Sovrintendenza del Teatro alla Scala, nel 1978, Cuga si è esibito al Piccolo Teatro di Milano.
  5. ^ Giovanni Dore, Gli Strumenti della Musica popolare della Sardegna, Cagliari, 1976, sezione suonatori di launeddas.
  6. ^ Oltre ai contributi citati, per interesse poetico-musicale, si evidenzia Paolo Mercurio, Peppe Cuga e Pietrino Curreli, riflessioni sull’ars poetica in limba, in BF Magazine, 29 agosto 2015, n. 218.
  7. ^ Gianfranco Pintore, Peppe Cuga e sa bidula l'antica musica di Ovodda, in L'"Unione Sarda", 25 novembre 2001.
  8. ^ A cura dello storico e critico musicale, diverse registrazioni dedicate a Peppe Cuga sono contenute nell'Archivio Circolo Gianni Bosio, Fondo Roma e Lazio 168, IT-DDS0000090538000000.
  9. ^ Paolo Mercurio, Giuseppe Cuga e Giuseppe Cau a Ovodda, in Launeddas Patrimonio dell’Umanità, op. cit., pp. 116-121.
  10. ^ Il Gruppo accompagnato da Cuga, nel 1974, vinse il primo premio alla Sagra del Redentore di Nuoro.
  11. ^ Oltre ai citati contributi di P. Mercurio, sull'argomento si vedano le note autobiografiche contenute in Enciclopedia della Musica sarda, Cagliari, 2012, pp.136-138.
  12. ^ Paolo Mercurio, Bidulas per cantare con le dita, in "Messaggero sardo", 12 ottobre 2016.
  13. ^ Paolo Mercurio, Peppe Cuga e Pietrino Curreli, riflessioni sull'ars poetica in limba, op. cit., agosto 2015. Uomo carismatico, nei componimenti e negli articoli, Peppe Cuga viene ricordato anche per l'energica azione sindacale condotta, nel 1977, nelle grotte della centrale del Talòro, occupate dagli operai contro i licenziamenti, dalle quali uscirono dopo tre mesi, accompagnati dalle polifonie delle launeddas, suonate dallo stesso Cuga.