Vai al contenuto

Pentafluoruro di cromo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pentafluoruro di cromo
Struttura polimerica del pentafluoruro di cromo
Struttura polimerica del pentafluoruro di cromo
Nome IUPAC
pentafluoruro di cromo, fluoruro di cromo(V)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCrF5
Massa molecolare (u)146,988
Aspettosolido rosso[1]
Numero CAS14884-42-5
PubChem5460742
SMILES
F[Cr](F)(F)(F)F
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)3,00[2]
Temperatura di fusione34 °C (307 K)[3]
Temperatura di ebollizione117 °C (390 K)[3]
Tensione di vapore (Pa) a 293 K330[4]
Indicazioni di sicurezza
Frasi H-- [5]
Consigli P--

Il pentafluoruro di cromo o fluoruro di cromo(V) è il composto binario con formula CrF5. È l'unico alogenuro del cromo nello stato di ossidazione piuttosto inusuale di +5. In condizioni normali è un solido di colore rosso alquanto volatile e fortemente ossidante.[1][6]

Il pentafluoruro di cromo cristallizza nel sistema ortorombico, gruppo spaziale Pbcm, con costanti di reticolo a = 782,9 pm, b = 753,4 pm e c = 551,8 pm, quattro unità di formula per cella elementare. La coordinazione dei fluoruri attorno al cromo è sostanzialmente ottaedrica, e sono presenti catene di ottaedri CrF6 legati attraverso atomi di fluoro in posizione cis (vedi figura). La struttura è analoga a quella di VF5.[2] Allo stato gassoso sono presenti molecole CrF5 con struttura dipiramide trigonale distorta, ancora simile a quella di VF5.[1][6]

Il pentafluoruro di cromo fu ottenuto per la prima volta nel 1941 da Hans von Wartenberg.[7] Si ottiene per sintesi diretta trattando a 400 °C cromo con fluoro a 200 bar:[6]

Proprietà e reattività

[modifica | modifica wikitesto]

Il pentafluoruro di cromo è un composto fortemente ossidante, capace di ossidare lo xeno a XeF2 e XeF4, nonché di ossidare l'ossigeno a diossigenile.[2] CrF5 può formare addotti come CrF5·2SbF5.[2] Inoltre può addizionare uno ione fluoruro per formare l'anione complesso ottaedrico CrF6, del quale si conoscono sali come [NF4][CrF6], CsCrF6 e NOCrF6.[8]

  1. ^ a b c Housecroft e Sharpe 2018
  2. ^ a b c d Shorafa e Seppelt 2009
  3. ^ a b Haynes 2015
  4. ^ Theopold 2006
  5. ^ Questa sostanza non è stata ancora classificata in termini di pericolosità o non è stata ancora trovata una fonte affidabile e citabile.
  6. ^ a b c Holleman e Wiberg 2007
  7. ^ Wartenberg 1941
  8. ^ Bougon et al. 1985

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia