Paperino e la sposa persiana
Paperino e la sposa persiana | |
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fumetto | |
Titolo orig. | In Ancient Persia |
Lingua orig. | inglese |
Paese | Stati Uniti |
Autore | Carl Barks |
Editore | Dell Publishing - Dell Comics |
Collana 1ª ed. | Four Color |
1ª edizione | maggio 1950 |
Albi | unico |
Editore it. | Arnoldo Mondadori Editore |
Collana 1ª ed. it. | Topolino |
1ª edizione it. | agosto – settembre 1950 |
Albi it. | 2 (completa) |
Genere | umoristico, avventura |
Paperino e la sposa persiana (In Ancient Persia) è una storia a fumetti di Carl Barks, pubblicata per la prima volta su Four Color n. 275 del maggio 1950. È stata pubblicata anche col titolo Paperino nell'antica Persia. La storia sembrerebbe ispirata ai film del 1932 La mummia[1] e Il castello maledetto, mentre per ambientazioni e costumi l'autore si basò su illustrazioni reperite su The National Geographic Magazine e su una foto della Rocca di Gibilterra pubblicata da un giornalista della Associated Press.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Qui, Quo e Qua disubbidiscono allo zio Paperino, andando a spiare uno scienziato pazzo, che rinchiude in un aereo loro e poi lo stesso Paperino. Le intenzioni dello scienziato sono di dirigersi a Itsa Faka, antica città persiana, e tramite una formula, far tornare in vita gli abitanti polverizzati. Riesce nell'intento, ma il re Nevvawaza,[3] convinto che Paperino sia il principe Cad Alì Cad, cerca di farlo sposare con sua figlia Needa Bara Soapa. Ciò non rende molto felice il papero, anche perché la principessa è davvero orribile e grassa.
Qui, Quo e Qua, con un rituale, portano in vita il vero principe e il sovrano decide una sfida fra i due che decreterà il futuro marito della ragazza; il duello avverrà il giorno seguente. I nipoti cercano di far fuggire lo zio ma riusciranno solo a far fuggire il principe. Prima di celebrare le nozze vengono interrotti dallo scienziato, che ora minaccia la razza terrestre con un terribile vapore che polverizza chiunque ne venga a contatto. Paperino però rompe l'ampolla contenente il gas, che trasforma in polvere gli abitanti di Itsa Faka, lo scienziato, e lo stesso Cad Alì Cad, tornato nella reggia perché spaventato dai cambiamenti avvenuti durante il tempo passato dalla disidratazione. I paperi riescono così a fuggire.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]Paperino e la sposa persiana fu pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti su Four Color n. 275 del maggio 1950, e ristampata diverse volte negli anni successivi. Fu pubblicata anche in diverse nazioni europee oltre che in Australia, Brasile, Colombia, Egitto, Messico e Sudafrica. In Italia fu pubblicata, divisa in due parti, nei numeri 18 e 19 di Topolino di agosto e settembre del 1950.[4]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Thomas Andrae definisce Paperino e la sposa persiana "la storia più importante di Barks in cui la bomba è un sottotesto" oltre che "la sua storia più inquietante e terrificante"; secondo Andrae, infatti, il vapore polverizzante sarebbe una metafora della bomba atomica, e Barks "caricaturizza la civiltà dispotica dell'antica Persia come espressione di una volontà di potenza distruttiva caratteristica della civiltà occidentale che ha raggiunto il culmine nell'era atomica".[1] Michael Barrier afferma che nella storia "la parodia batte il pulp, ma senza mancare di rispetto alle sue virtù", e apprezza il modo in cui Barks risolve il problema della lingua: i paperi capiscono il linguaggio dei persiani dopo aver inalato i loro "processi mentali" dall'acqua nella vasca da bagno reale dove vengono rianimati, cosa che Barrier definisce "puro pulp, del tipo più divertente".[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Thomas Andrae, Carl Barks and the Disney Comic Book: Unmasking the Myth of Modernity, University Press of Mississippi, 2006, pp. 125-126, ISBN 978-1578068586. URL consultato il 3 settembre 2024. Ospitato su Internet Archive.
- ^ Alberto Becattini, Paperino e la sposa persiana, in La grande dinastia dei paperi, n. 1, Milano, RCS Quotidiani, 28 gennaio 2008, p. 52.
- ^ Borombo 78º nella prima edizione italiana.
- ^ Paperino e la sposa persiana, in INDUCKS.
- ^ Michael Barrier, Funnybooks: The Improbable Glories of the Best American Comic Books, University of California Press, 2014, p. 182, ISBN 978-0520283909. URL consultato il 3 settembre 2024. Ospitato su Internet Archive.