Olinda
Olinda comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Brasile |
Stato federato | Pernambuco |
Mesoregione | Recife |
Microregione | Recife |
Amministrazione | |
Sindaco | Renildo Vasconcelos Calheiros |
Territorio | |
Coordinate | 8°00′03″S 34°50′48″W |
Altitudine | 16 m s.l.m. |
Superficie | 41,68 km² |
Abitanti | 377 779[1] (2010) |
Densità | 9 063,58 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53100-xxx |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC-3 |
Codice IBGE | 2609600 |
Nome abitanti | olindense |
Area metropolitana | Recife |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Olinda è un comune del Brasile nello Stato del Pernambuco, parte della mesoregione Metropolitana do Recife e della microregione di Recife. Confina a nord con Paulista, a sud e a ovest con Recife, mentre a est è bagnata dall'Oceano Atlantico.
Olinda è una delle città coloniali meglio conservate del Brasile. Circa un terzo del territorio comunale è sotto tombamento (tutela per motivi storici, artistici e culturali) e nel 1982 Olinda è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, per le sue numerose chiese barocche e per il suo centro storico. Nel 2006, quando per la prima volta venne scelta la Capital Brasileira da Cultura ("Capitale brasiliana della cultura"), la scelta cadde su Olinda. Una festa molto sentita è il carnevale.
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Secondo una tradizione, il nome Olinda deriverebbe da un'esclamazione del fondatore Duarte Coelho Pereira che, vedendo il luogo dove sarebbe nata la città, avrebbe detto "Oh, linda situação para se construir uma vila!" (Oh, bel posto per costruirci una città!").
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'insediamento di Olinda venne fondato nel 1535 da Duarte Coelho Pereira; divenne poi una città il 12 marzo 1537. Olinda è stata la capitale del capitanato di Pernambuco, ma venne incendiata dagli olandesi che trasferirono successivamente la capitale a Recife. La fortuna della città è legata alla lavorazione della canna da zucchero.
Nel 1637 gli olandesi vengono espulsi dal Brasile e Olinda riguadagna il titolo di capitale dello Stato di Pernambuco, fino al 1837 quando capitale ridiventa definitivamente Recife.
Centro storico
[modifica | modifica wikitesto]Nel Centro Histórico de Olinda, noto anche come Cidade Alta ("Città Alta") sono situate la Sé de Olinda (chiesa cattedrale della diocesi di Olinda e Recife), il monastero di San Benedetto e il convento di San Francesco. Quest'ultimo è il più antico convento francescano del Brasile, risalendo al 1585 l'inizio della sua costruzione.
Il faro
[modifica | modifica wikitesto]Il vecchio faro di Olinda, alto 12 metri e mezzo, fu inaugurato il 18 novembre del 1872.[2] Fu il secondo faro costruito sulle coste pernambucane dopo quello di Recife, eretto mezzo secolo prima.
Il faro attuale è stato inaugurato il 7 settembre del 1941. È una torre di calcestruzzo armato alta 42 metri, dipinta a fasce alternate bianche e nere. La sommità è bianca.
Scienza
[modifica | modifica wikitesto]All'Observatório Astronômico do Alto da Sé, a Olinda, l'astronomo francese Emmanuel Liais scoprì nel febbraio del 1860, nell'area della costellazione del Dorado, una cometa doppia conosciuta con la sigla C/1860 D1 o, in omaggio alla città, con il nome di "cometa Olinda".[3] Fu la prima cometa scoperta nell'America del Sud.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]Carnevale
[modifica | modifica wikitesto]Bene protetto dall'UNESCO | |
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Centro storico della città di Olinda | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1982 |
Scheda UNESCO | (EN) View of Olinda (FR) Scheda |
Il carnevale di Olinda è uno dei più importanti e tradizionali del Brasile. Caratteristici delle parate di carnevale della città sono i Bonecos de Olinda, grossi pupazzi, alti oltre due metri, che vengono portati per le vie del paese. Tra questi bonecos, particolare importanza ha l'Homem de meia-noite (Uomo di mezzanotte) che appare per dare l'avvio al carnevale alla mezzanotte tra sabato (Sábado de Zé Pereira) e la domenica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PT) Scheda del comune dall'IBGE - Censimento 2010, su cod.ibge.gov.br. URL consultato il 13 febbraio 2015.
- ^ (EN) Russ Rowlett, Lighthouses of Northeastern Brazil, su unc.edu. URL consultato il 7 aprile 2014.
- ^ (EN) Gary W. Kronk, Cometography. A Catalog of Comets, vol. 2 (1800-1899), Cambridge University Press, 2003, pp.281-281.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Olinda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pagina del sito dell'UNESCO relativa ad Olinda, su whc.unesco.org.
- Un percorso storico di Olinda, su 2olinda.net. URL consultato il 13 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137194593 · LCCN (EN) n79069714 · GND (DE) 4400518-0 · J9U (EN, HE) 987007564236905171 |
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