Mary Gawthorpe
Mary Gawthorpe (Leeds, 12 gennaio 1881 – New York, 12 marzo 1973[1]) è stata un'insegnante, attivista, suffragetta, socialista, sindacalista ed editrice[2][3] britannica; è stata descritta da Rebecca West come "un'allegra santa militante".
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Mary Gawthorpe nacque a Woodhouse, Leeds da John Gawthorpe, un conciatore, e Annie Eliza (Mountain) Gawthorpe. Sua madre in tenera età lavorò in un mulino fino a quando la sorella maggiore le offrì un posto come assistente. Mary Gawthorpe aveva quattro fratelli; un maschio e una sorella maggiore morirono a distanza di un anno l'uno dall'altro a causa di una polmonite, quando Mary aveva sette anni e gli altri due, Annie Gatenby e James Arthur, sopravvissero fino all'età adulta.[4]
Formazione e carriera
[modifica | modifica wikitesto]Dopo essersi qualificata come insegnante nella sua nativa Leeds, insegnando alla Hough Lane School di Bramley, diventò socialista ed fu attiva nella sezione locale della National Union of Teachers. Si unì al Partito Laburista Indipendente e nel 1906 divenne segretaria della neonata Women's Labour League. Fu impegnata nel movimento per il suffragio femminile e, nel 1905, entrò a far parte della Women's Social and Political Union. Nel 1906 lasciò l'insegnamento per diventare un'organizzatrice pagata a tempo pieno per la WSPU di Leeds. Sylvia Pankhurst arrivò a Leicester nel 1907 e si unì ad Alice Hawkins che fece le presentazioni. A loro si unì la Gawthorpe e stabilirono un presidio WSPU a Leicester.[5]
La Gawthorpe era un membro attivo del Leeds Arts Club, essendo stata presentata al club dal suo fidanzato giornalista. Aveva stretto amicizia con Alfred Orage, che era un collega insegnante di scuola elementare a Leeds. Nella sua autobiografia descrive il tranquillo spazio di lettura e le riunioni di gruppo del club, che condivideva i locali con la Fabian Society e la Theosophic Society. I membri spesso si incrociavano e lei descrive come si imbatté negli scritti nel club di Annie Besant e nelle idee teosofiche sulla verità e l'uguaglianza. Il Club incoraggiava le donne a partecipare ai dibattiti, descritti da lei come portare "una nuova realtà artistica alla consapevolezza".[6]
Attivismo
[modifica | modifica wikitesto]Successivamente si unì a Christabel Pankhurst nel Galles, dove attinse al background della locale classe operaia e partecipò al movimento operaio. All'incontro in Galles, organizzato da Samuel Evans, candidato alla rielezione al Parlamento, la Gawthorpe, in perfetto gallese, preoccupò Evans ponendogli domande nella sua lingua durante le sue stesse riunioni.[7] Il presidente della riunione iniziò l'Inno Nazionale Gallese, ma la Gawthorpe lo sfruttò a suo vantaggio guidando il canto con la sua voce ricca che "conquistò ancora di più il cuore della gente".[7]
Nel 1907 fece una campagna elettorale suppletiva a Rutland. Lei organizzò un incontro all'aperto a Uppingham e mentre era in piedi su un carro accompagnata da diverse altre donne, una folla di "giovani rumorosi cominciò a vomitare 'caramelle' alla menta piperita e altri dolci sodi".[8] Imperterrita nonostante i bambini chiassosi, in parte a causa del suo tempo passato come insegnante di scuola, ribatté, "Dolci ai dolci", con un sorriso sul viso e continuò la sua discussione fino a quando un uovo lanciato dalla folla la colpì sulla testa e cadde priva di sensi. Fu portata via ma tornò il giorno dopo, come una "vera suffragetta", imperterrita. Sylvia Pankhurst scrisse che "l'incidente e il suo spirito coraggioso l'hanno resa l'eroina delle elezioni".[8]
Fece anche una campagna con Jessie Stephenson e Nellie Martel nelle elezioni suppletive di Jarrow del 1907.[9] Parlò a un pubblico diverso, come un gruppo di oltre 200 agricoltori, il 17 aprile 1908, in Exchange Street ad Aberdeen e in altri eventi in quella zona, compresa l'esperienza di essere disturbata a una riunione sulla temperanza a Stonehaven per le suffragette che sostenevano le bariste, ma dichiarò che era anche una riformatrice della temperanza.[10]
L'inizio della persecuzione
[modifica | modifica wikitesto]La Gawthorpe ha parlato a eventi nazionali, tra cui un raduno a Hyde Park nel 1908 a cui parteciparono oltre 200.000 persone.[11] Oltre ad essere stata incarcerata in diverse occasioni per le sue attività politiche, fu anche duramente picchiata, subendo gravi lesioni interne dopo aver disturbato Winston Churchill nel 1909.[12]
Nell'ottobre 1906 fu arrestata a seguito di una manifestazione alla Camera dei comuni perché si era rifiutata di essere obbligata a mantenere la quiete e fu condannata a due mesi di reclusione.[13] Dopo essere stata rilasciata dalla prigione, fu arrestata per un'altra manifestazione alla Camera dei Comuni nel febbraio 1907, fu "gravemente picchiata e non poté comparire in tribunale". Il mese successivo il caso fu archiviato.[14]
Diversi mesi dopo, nel novembre 1907, fu arrestata, questa volta con Dora Marsden e Rona Robinson all'Università di Manchester, per aver chiesto a Lord Morley notizie delle donne imprigionate a Birmingham.[15] Le tre donne furono espulse dalla riunione di Lord Morley e arrestate dalla polizia in modo estremamente violento.
Nel gennaio 1910, il giorno delle elezioni a Southport, la Gawthorpe, insieme alle compagne suffragette Dora Marsden e Mabel Capper, furono oggetto di una violenta aggressione mentre manifestavano alle cabine elettorali. A febbraio le tre suffragette denunciarono tre uomini per aggressione. Le accuse furono archiviate dai magistrati. Fuori dal tribunale la polizia intervenne nelle ostilità sorte tra i sostenitori degli imputati e quelli delle tre ricorrenti.[16]
Nel febbraio 1912 la Gawthorpe ruppe una finestra del Ministero dell'Interno per protestare contro l'imprigionamento e il trattamento brutale del suffragista William Ball.[17] Chiese di essere incarcerata, ma il magistrato la esonerò per i suoi motivi medici.
Altre attività e vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Con Dora Marsden fu coeditrice del periodico radicale The Freewoman: A Weekly Feminist Review,[18] che discuteva argomenti come il lavoro salariato delle donne, i lavori domestici, la maternità, il movimento per il suffragio e la letteratura. La sua notorietà e importanza si basavano sulle sue franche discussioni sulla sessualità, la moralità e il matrimonio e sollecitavano la tolleranza per l'omosessualità maschile. A causa delle cattive condizioni di salute e dei disaccordi con la Marsden, si dimise dai suoi doveri di coeditrice. La sua pubblicazione finale era datata 7 marzo 1912.[19]
Emigrò a New York City nel 1916.[20] Fu attiva nel movimento per il suffragio americano e successivamente nel movimento sindacale, diventando un funzionario del sindacato Amalgamated Clothing Workers of America. Raccontò i suoi primi sforzi nella sua autobiografia, Up Hill to Holloway (1962).[21]
Riconoscimento postumo
[modifica | modifica wikitesto]Il suo nome e la sua foto (e quelli di altre 58 sostenitrici del suffragio femminile) sono sul piedistallo della Statua di Millicent Fawcett in Parliament Square, Londra, inaugurata nel 2018.[22][23][24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Guide to the Mary E. Gawthorpe Papers TAM.275, su dlib.nyu.edu. URL consultato l'8 gennaio 2018.
- ^ (EN) Oxford Dictionary of National Biography, 2004, DOI:10.1093/ref:odnb/50068. URL consultato il 16 marzo 2008.
- ^ (EN) Sandra Stanley Houlton, Suffrage Days: Stories from the Women's Suffrage Movement, Routledge, 1996, pp. 130, ISBN 0-415-10941-8.
- ^ (EN) Mary Gawthorpe, Up Hill to Holloway, University of Michigan, 1962, pp. 6–7.
- ^ (EN) Elizabeth Crawford, The Women's Suffrage Movement: A Reference Guide 1866-1928, Routledge, 2 settembre 2003, pp. 281–, ISBN 1-135-43402-6.
- ^ (EN) Mary Gawthorpe, Up Hill to Holloway, Michigan, 1962, pp. 191–194.
- ^ a b (EN) The Woman's Tribune: Correspondences, 1906.
- ^ a b (EN) Sylvia E. Pankhurst, The Suffragette: The History of Women's Militant Suffrage, pp. 22.
- ^ (EN) Diane Atkinson, Rise up, women! : the remarkable lives of the suffragettes, London, Bloomsbury, 2018, pp. 70, ISBN 9781408844045, OCLC 1016848621.
- ^ (EN) Sarah Pedersen, The Aberdeen Women's Suffrage Campaign, su suffrageaberdeen.co.uk, copyright WildFireOne. URL consultato il 18 marzo 2023.
- ^ (EN) NYU Tamiment Library Archives, su dlib.nyu.edu. URL consultato il 16 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2023).
- ^ (EN) Spartacus Educational, su spartacus-educational.com. URL consultato il 16 marzo 2008.
- ^ (EN) Women's Who's Who, pp. 248.
- ^ (EN) Women's Who's Who, pp. 249.
- ^ (EN) Bruce Clarker, Dora Marsden and Early Modernism: Gender, Individualism, Science, University of Michigan Press, 1996, pp. 50.
- ^ Manchester Guardian, 15 February 1910, "Southport Polling Day Scene".
- ^ (EN) Wanted To Go To Prison, in Daily Herald (Adelaide), 5 aprile 1912.
- ^ (EN) Modernist Journals | Freewoman, su modjourn.org. URL consultato il 10 maggio 2023.
- ^ (EN) General Introduction to the Marsden Magazines, su modjourn.org. URL consultato il 7 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2012).
- ^ (EN) NYU Today, su nyu.edu. URL consultato il 16 marzo 2008.
- ^ (EN) Mary Eleanor Gawthorpe, Up hill to Holloway. Diagram-map by Ingrid Greenbie., Traversity Press, 1º gennaio 2018.
- ^ (EN) Historic statue of suffragist leader Millicent Fawcett unveiled in Parliament Square, su gov.uk, 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018.
- ^ (EN) Alexandra Topping, First statue of a woman in Parliament Square unveiled, in The Guardian, 24 aprile 2018. URL consultato il 24 aprile 2018.
- ^ (EN) Millicent Fawcett statue unveiling: the women and men whose names will be on the plinth, su inews.co.uk, iNews, 24 aprile 2018. URL consultato il 25 aprile 2018.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mary Gawthorpe
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Fotografia di Mary Gawthorpe dal sito web di Spartacus Educational (JPG), su spartacus-educational.com, Spartacus Educational Publishers Ltd. URL consultato il 14 aprile 2023.
- (EN) Guida alle Mary E. Gawthorpe Papers, su dlib.nyu.edu. URL consultato il 14 aprile 2023. Ospitato su Tamiment Library and Robert F. Wagner Labor Archives at New York University.
- (EN) Krista Cowman, Mary E. Gawthorpe: An Introduction, su gale.com. URL consultato l'11 maggio 2023.
- (EN) Mary Gawthorpe, su London Remembers. URL consultato l'11 maggio 2023.
- (EN) Lenskil, Glimpses of Mary Gawthorpe, su The Secret Library - Leeds Libraries Heritage Blog, 5 marzo 2021. URL consultato l'11 maggio 2023.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 309708291 · LCCN (EN) nb2016008800 · GND (DE) 1055649867 |
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