Linee Aeree Italiane

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Linee Aeree Italiane
Logo
Logo
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1946 a Roma
Chiusura1957
Sede principaleRoma
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Compagnia aerea standard
Codice IATALI
Primo voloaprile 1947
Ultimo volo1º novembre 1957
HubRoma-Ciampino
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

Linee Aeree Italiane (LAI S.p.A.) è stata una compagnia aerea italiana fondata nel 1946 per il riavvio dei servizi di linea regolari in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Grazie alla revoca del veto alleato alla ricostituzione dell'aviazione civile italiana, Lai nasce il 16 settembre 1946 per iniziativa della compagnia aerea statunitense Transcontinental Western Air (TWA) (40%) e Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) con il 60%. Nel 1947 un aumento di capitale vede entrare nell'azionariato anche Fiat (7%), Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali (7%), Piaggio (6%).

Le operazioni di volo iniziarono nell'aprile 1947, volando dall'aeroporto di Roma Urbe verso le principali destinazioni italiane con velivoli Douglas DC-3, recuperati da materiale di guerra in disarmo e convertiti ad uso civile[1]. Nel corso dello stesso anno inizia anche i primi collegamenti internazionali verso Atene, Istanbul e Tunisi.

La LAI fu protagonista assoluta del processo di espansione dell'aviazione commerciale italiana negli anni cinquanta: era la principale azienda di trasporto aereo del Paese[2], superando anche Alitalia, allora società a sé stante (controllata da IRI e da British Overseas Airways Corporation - Governo del Regno Unito), con cui era anzi in competizione[3][4][5][6][7], nonché la prima compagnia italiana a operare voli transatlantici diretti verso gli Stati Uniti d'America utilizzando una piccola flotta di Douglas DC-6. In coincidenza con questo evento, la base di armamento fu trasferita presso l'aeroporto di Roma-Ciampino.

Nel 1952 assorbì la concorrente ALI - Flotte Riunite ampliando ulteriormente la rete dei servizi nazionali ed europei.

Globalmente, si può dire che fu possibile aggiungere questi risultati anche grazie all'appoggio dell'azionista TWA, che le ha messo a disposizione aerei molto performanti per gli standard di allora, oltre che disponibilità economiche ingenti, visione e direzione manageriale, anche per quanto riguarda l'organizzazione delle rotte[8], tanto che gli anni di esercizio tra il 1948 ed il 1953 chiudono tutti con un utile di bilancio.

Nel 1953 gestisce 25 rotte nazionali, 22 internazionali, 12 intercontinentali, ha volato per 7.6 milioni di km, ha trasportato 151.000 persone.

Nel 1957 fu la prima compagnia italiana a introdurre aerei turboelica nella sua flotta.

La LAI cessò di operare il 1º novembre 1957, quando divenne effettiva la fusione con Alitalia, anch'essa controllata dall'IRI, e che diede vita ad Alitalia - Linee Aeree Italiane.

Il Douglas DC-6 marche I-LINE nella livrea LAI in rullaggio all'aeroporto di Roma-Ciampino nel settembre 1954.
La parte anteriore del Douglas DC-6 marche I-DIMA nella livrea LAI. Collezione "Michelangelo Da Vinci", comune di Villamarzana, RO.
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Stati Uniti

Al momento della fusione con Alitalia, la flotta LAI era costituita da 2 Douglas DC-6B, 3 Douglas DC-6, 6 Vickers Viscount e 13 Douglas DC-3.

Un aereo di linea LAI si vede prendere il volo, nell'anno di chiusura della compagnia aerea, in una sequenza del film di Luciano Emmer Il momento più bello. Su un aereo di questa stessa compagnia, due anni prima, partivano in viaggio di nozze gli sposi del film di Luigi Zampa Ragazze d'oggi, interpretati da Marisa Allasio e Mike Bongiorno, il cui personaggio, si scopre nella scena finale, è nient'altro che uno steward della LAI. Nel film Fifa e arena del 1948 Totò travestito da hostess prende un volo della LAI diretto a Siviglia. Aerei della flotta LAI sono presenti anche nel finale del film Una voce, una chitarra, un po' di luna un film del 1956 diretto da Giacomo Gentilomo, con protagonista un giovane Teddy Reno.

  • LAI e Alitalia negli anni d'oro dell'aviazione civile italiana, Antonio Bordoni, LoGisma
  • Alitalia Ascesa e Declino, Giuseppe D'Avanzo, IBN Editore
  • senato.it
  1. ^ camera.it
  2. ^ senato.it
  3. ^ senato.it
  4. ^ I 70 anni di Alitalia, su it.linkedin.com. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  5. ^ Tra Milano e Miami - Antonio Dini, su Il Post, 20 gennaio 2012. URL consultato il 18 maggio 2022.
  6. ^ AVIAZIONE in "Enciclopedia Italiana", su treccani.it. URL consultato il 18 maggio 2022.
  7. ^ ALITALIA: 60 FA IL PRIMO VOLO, TORINO-ROMA-CATANIA, su anpaninfo.it. URL consultato il 18 maggio 2022.
  8. ^ Gli “aerei fantasma” di Alitalia, su AZ Fleet. URL consultato il 20 dicembre 2023.
  • Antonio Bordoni, LAI Linee Aeree Italiane, la storia dell'altra compagnia aerea italiana, Roma, IBN Editore, 2022.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN149575273 · LCCN (ENn83029136