La giovane martire
La giovane martire | |
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La versione del Louvre del 1855 | |
Autore | Paul Delaroche |
Data | 1855 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 170,5×148 cm |
Ubicazione | Museo del Louvre, Parigi |
La giovane martire | |
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La versione dell'Ermitage del 1853 | |
Autore | Paul Delaroche |
Data | 1853 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 73,5×60 cm |
Ubicazione | Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo |
La giovane martire (La Jeune Martyre) è un dipinto a olio su tela del pittore francese Paul Delaroche. Ne esistono due versioni, una del 1853 e l'altra del 1855, e si basa sullo stile romantico dei dipinti di genere. La seconda versione si conserva al museo del Louvre di Parigi,[1] mentre la prima fa parte delle collezioni del museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dipinto negli ultimi anni di vita dell'artista,[3] il soggetto sarebbe venuto in mente al pittore quando quest'ultimo soffriva di una malattia grave. Il dipinto rettangolare con un piano curvo venne ornato con una cornice dorata. La seconda versione entrò nelle collezioni del Louvre nel 1895, dopo essere stata in una collezione privata.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il quadro raffigura in primo piano una giovane con le mani legate, alla deriva, nelle acque di un fiume identificato con il Tevere.[4] Sullo sfondo, nella penombra, si distinguono una barca e due figure raggruppate in atteggiamento lacrimoso (forse i genitori della donzella)[5] che osservano dalla riva il corpo senza vita della giovane martire. La scena si svolge al crepuscolo e la penombra avvolge tutto lo sfondo. Una luce bianca illumina la parte superiore del corpo della giovane e pone così un contrasto potente che rafforza il dramma della scena.[3] La sua origine deriva sicuramente dall'aureola che aleggia sopra il volto della martire. Théophile Gautier definì il quadro "un'Ofelia cristiana" e ammirò il viso della fanciulla, che per lui era di una "purezza verginale" e di una "bellezza divina".[2]
Altre versioni
[modifica | modifica wikitesto]La prima versione, dipinta nel 1853 e di dimensioni più piccole, si trova all'Ermitage di San Pietroburgo. L'opera venne acquistata dalla granduchessa russa Elena Pavlovna e venne collocata nel palazzo Michajlovskij. Dopo che nel palazzo venne istituito il museo russo, il dipinto fu trasferito nel palazzo Kamennoostrovskij e venne inserito nell'elenco dei beni di proprietà della duchessa Elena di Meclemburgo-Strelitz. Dopo la rivoluzione d'ottobre, il dipinto divenne di proprietà nazionale e nel 1921 fu trasferito all'Ermitage tramite il fondo dei musei di stato.[2]
Esiste inoltre una copia del dipinto realizzata da Charles Jalabert che si trova al Walters Art Museum di Baltimora.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Paul Delaroche e France, La Jeune Martyre, 1865. URL consultato il 20 aprile 2023.
- ^ a b c (EN) « Christian Martyr Drowned in the Tiber During the Reign of Diocletian », su hermitagemuseum.org. URL consultato il 20 aprile 2023.
- ^ a b (FR) Alphonse Leclaire, Revue canadienne, Revue canadienne, 1895. URL consultato il 30 marzo 2024.
- ^ Bartolomeo Soster, Dei principii tradizionali delle arti figurative e dei falsi criteri d'oggidì intorno alle arti medesime di Bartolomeo Soster, Rechiedei, 1873. URL consultato il 20 aprile 2023.
- ^ Tullio Dandolo, Panorama di Firenze, la Esposizione nazionale del 1861 e la villa Demidoff a San Donato: mosaico storico ed artistico, G. Schiepatti, 1863. URL consultato il 30 marzo 2024.
- ^ (EN) The Christian Martyr | The Walters Art Museum, su Online Collection of the Walters Art Museum. URL consultato il 20 aprile 2023.
Altri progetti
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