Ilmari Juutilainen
Eino Ilmari Juutilainen | |
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Nascita | Lieksa, 21 febbraio 1914 |
Morte | Tuusula, 21 febbraio 1999 |
Cause della morte | morte naturale |
Dati militari | |
Paese servito | Finlandia |
Forza armata | aeronautica militare |
Arma | Suomen ilmavoimat |
Specialità | pilota da caccia |
Unità | Lentolaivue 24 Lentolaivue 34 |
Anni di servizio | 15 (1932 - 1947) |
Grado | Sotilasmestari |
Guerre | seconda guerra mondiale |
Campagne | guerra d'Inverno guerra di continuazione |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Eino Ilmari Juutilainen (Lieksa, 21 febbraio 1914 – Tuusula, 21 febbraio 1999) è stato un aviatore finlandese.
Pilota da caccia e sottufficiale dell'Ilmavoimat, l'aeronautica militare finlandese, è l'asso dell'aviazione non tedesco con il maggior numero di abbattimenti nella storia. Gli sono riconosciute 94 vittorie aeree confermate, ottenute nel corso di 437 missioni di combattimento condotte contro l'aviazione sovietica nella Guerra d'Inverno, nel 1939-40, e successivamente, contro l'aviazione alleata nella guerra di continuazione, nel 1941–1944.[1] Egli tuttavia rivendicava un numero maggiore di abbattimenti (126), 34 dei quali ottenuti ai comandi dello scadente caccia Brewster B239.[2]
Juutilainen è, a tutt'oggi, il pilota di caccia finlandese con il maggior numero di vittorie aeree. Egli pilotò il Fokker D.XXI, il Brewster Buffalo ed il Messerschmitt Bf 109.
Fu una delle sole quattro persone che furono decorate per due volte con la più importante decorazione finlandese, la Croce di Mannerheim. Juutilainen terminò la guerra senza che il suo aereo fosse mai stato colpito dal fuoco aereo nemico (una volta fu costretto ad atterrare dopo che il suo Bf 109 venne colpito da fuoco amico). Come gli altri due grandi assi della caccia, il tedesco Erich Hartmann ed il giapponese Saburō Sakai, Juutilainen non perse mai un gregario. Suo fratello Aarne Juutilainen si distinse in Marocco con la Legione Straniera Francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pilota di caccia
[modifica | modifica wikitesto]Juutilainen entrò nell'esercito finlandese il 9 settembre 1932, ma intraprese l'attività di pilota nell'Ilmavoimat partendo dal 1935. Il 1º maggio di quell'anno venne infatti promosso Sotilasmestari (sottufficiale capo) e successivamente passò al LeLv 24 (Lentolaivue[3]) il 24 marzo 1939. Questa unità operava da Utti e nell'ottobre 1939, con la situazione in peggioramento, si trasferì ad Immola, più vicino al confine finno-sovietico. Poco dopo, il 30 novembre, scoppiò la guerra d'inverno.[3] Durante questo conflitto, Juutilainen pilotò un Fokker D.XXI. Durante questo conflitto, Juutilainen ottenne due vittorie individuali e una in collaborazione.[4]
Durante la guerra di continuazione servì l'esercito pilotando un Brewster B239, da lui soprannominato "Orange 4" (numero di serie: BW-364) e con il quale abbatté 28 velivoli nemici.
Con il grado di sergente, ottenne la sua prima vittoria il 19 dicembre 1939, abbattendo un bombardiere Ilyushin DB-3 e danneggiandone altri due. Il 31 dicembre, dopo diversi altri scontri, si imbatté per la prima volta in un Polikarpov I-16, che fece precipitare sulla foresta sottostante. In seguito pilotò uno di questi velivoli, preda di guerra, ed espresse molte lodi per il caccia sovietico, soprattutto per la sua capacità di compiere virate molto strette.[3] Juutilainen divenne un "asso del Buffalo" (ottenne cioè cinque vittorie aeree ai comandi del caccia della Brewster) il 21 luglio 1941 quando fece precipitare un Polikarpov I-153 mentre stava pilotando un Buffalo del 3ª squadriglia del LeLv 24 (3/Lelv 24), alzatasi in volo per intercettare dei caccia sovietici del 65.ShAP che stavano mitragliando truppe finlandesi vicino Kakisalmi.[5] Pochi giorni dopo, il primo agosto, il primo tenente Jorma Karhunen guidò sette Buffalo quando distrussero sei I-16 vicino a Rautjärvi, due dei quali rivendicati da Juutilainen.[6]
La mattina del 6 febbraio 1942 decollò, sotto gli ordini del capitano Per-Erik Sovelius e con altri sei piloti della 3ª e 4ª squadriglia del LeLv 24 per svolgere una ricognizione nella regione di Petrovskiy-Jam. Durante la missione incontrarono sette bombardieri Tupolev SB scortati da 12 MiG-3. Nel breve combattimento che ne seguì, due caccia e due bombardieri vennero abbattuti, questi ultimi, entrambi da Juutilainen. Così in seguito ricordava uno dei suoi più memorabili combattimenti:
«Avvistai i bombardieri a 3 000 metri, ed avvisai gli altri ragazzi per radio. Non appena intercettammo i bombardieri, scorsi tre SB diretti verso una linea ferroviaria vicina e mi lanciai in picchiata all'inseguimento. Selezionai l'aereo a sinistra, e le mie raffiche incendiarono l'ala a babordo. L'SB precipitò vicino alla linea ferroviaria. Subito dopo attaccai l'aereo in testa alla formazione, ma scorsi un MiG precipitarsi contro di me. Nonostante la minaccia rappresentata da questo caccia, riuscii a colpire il secondo bombardiere al motore di dritta, che iniziò ad emettere fumo ed olio. Pochi istanti dopo, l'aereo si rovesciò verso destra e precipitò tra gli alberi a lato dei binari. A quel punto riservai le mie attenzioni al MiG, che si trovava sopra di me. Riuscii a sparagli mentre ci correvamo incontro. La mia mira fu buona e il caccia iniziò ad emettere fumo dal motore. Il MiG si inclinò in virata verso est, perdendo quota. A quel punto, altri cinque o sei MiG si diedero ad inseguirmi, ma io riuscii a scrollarmeli di dosso dopo un duello aereo durato cinque minuti. Ma avendo un vantaggio di quota facevano a turno a lanciarsi all'attacco contro di me ed io avevo grosse difficoltà a raggiungere un'altitudine superiore alla loro. I caccia sovietici si trovavano a quote differenti il che rendeva difficile per me tenerli tutti sott’occhio.[7]»
Il 28 marzo 1942, Juutilainen divenne il primo pilota della LeLv 24 a ottenere 20 abbattimenti durante la Guerra di Continuazione. Per questi risultati venne decorato con la "Croce di Mannerheim" il 26 aprile 1942.[4]
Il 20 settembre 1942, Juutilainen e altri cinque piloti, agli ordini del capitano Jorma Karhunen, tutti della 3/LeLv 24 erano di pattuglia sull'area Kronštadt-Tolbuchin-Seskar quando, avvicinandosi alla costa dell'Estonia, furono attaccati da dieci caccia. Tuttavia, i piloti finlandesi, veterani di molti duelli aerei, presto volsero le carte a loro favore, abbattendo tre aerei sovietici. Juutilainen, al comando del Brewster BW-364 rivendicò due vittorie aeree:
«Seguii il capitano Karhunen nell’attacco dopo che fummo assaliti dai dieci MiG e Spitfire. Impegnammo combattimento e riuscii a sparare a uno Spitfire in virata. Lo mandai giù, mentre emetteva fumo, in una picchiata invertita che terminò in mare a quattro chilometri a sud est di Peninsaari. Dopo bersagliai un MiG da sotto e da dietro, mandandolo a schiantarsi in fiamme sul mare. Sparai anche ad un secondo MiG, ma senza successo. Gli Spitfire erano veloci, avevano una buona velocità di cabrata e erano molto maneggevoli. Il mio motore non funzionò a dovere durante tutto il combattimento.[8]»
Juutilainen pilotò il suo Modello 239 BW-364 "Arancione 4" fino al febbraio 1943. Ai comandi del caccia Brewster rivendicò 28 delle 34 vittorie che egli ottenne con il Buffalo (inclusi tre tripli abbattimenti in un singolo giorno), tra il 9 luglio 1941 ed il 22 novembre 1942.[4]
Nel 1943, fu trasferito alla LeLv 34, dove utilizzò il nuovo Messerschmitt Bf 109 G-2.[3] Con questo nuovo velivolo, abbatté più di 58 velivoli avversari. Fu proposto per una promozione ma la rifiutò temendo che l'innalzamento di grado gli avrebbe impedito di continuare a volare. Il 28 giugno 1944 venne insignito di una seconda "Croce di Mannerheim".[4]
La sua ultima e 94ª vittima fu un Lisunov Li-2, la versione sovietica prodotta su licenza del Douglas DC-3, abbattuto il 3 settembre 1944 sull'Istmo di Carelia.[3]
Dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine dei conflitti continuò il servizio nell'Ilmavoimat fino al 1949 e successivamente, dopo essersi congedato, lavorò come pilota professionista fino al 1956 trasportando persone a bordo del suo biplano de Havilland Tiger Moth. Nel 1997, a 83 anni, volò per l'ultima volta su di un aereo militare, un cacciabombardiere F/A-18 Hornet della "sua" Ilmavoimat.
Juutilainen morì il giorno del suo ottantacinquesimo compleanno il 21 febbraio 1999.
Vittorie
[modifica | modifica wikitesto]Velivolo usato | Vittorie |
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Fokker D.XXI | 2 1/6 |
Brewster B239 | 34 |
Messerschmitt Bf 109 | 58 |
Totale = 94 1/6 |
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze finlandesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Keskinen 1978, pp. 4–7.
- ^ Stenman and Thomas 2010, p. 85.
- ^ a b c d e Jackson 2003, p. 47.
- ^ a b c d Stenman and Thomas 2010, p. 94.
- ^ Stenman and Thomas 2010, p. 14.
- ^ Stenman and Thomas 2010, p. 15.
- ^ Stenman and Thomas 2010, pp. 22-23.
- ^ Stenman and Thomas 2010, p. 30.
- ^ a b Mannerheim-ristin ritarien säätiö - Ritarit, su mannerheim-ristinritarit.fi. URL consultato il 4 dicembre 2021.
- ^ a b c d e f g Traces of War, su tracesofwar.nl. URL consultato il 4 dicembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jackson, Robert. Air Aces Of WWII. Ramsbury, Marlborough, Airlife, 2003. ISBN 1-84037-412-8.
- (EN) Juutilainen, Eino Ilmari (tradotto da Nikunen, Heikki). Double Fighter Knight. Tampere, Finlandia: Apali Oy, 1996. ISBN 9-52502-604-3. Le memorie di Juutilainen furono pubblicate in inglese nel 1996.
- (FI) Keskinen, Kalevi; Stenman, Kari and Niska, Klaus. Hävittäjä-ässät (Finnish Fighter Aces). Espoo, Finlandia: Tietoteas, 1978. ISBN 951-9035-37-0. (Finnish)
- (EN) Stenman, Kari and Andrew thomas. Brewster F2A Buffalo Aces of World War 2 (Aircraft of the Aces 91). Oxford UK/Long Island City NY, Osprey Publishing, 2010. ISBN 978-1-84603-481-7.
- (EN) Stenman, Kari and Keskinen, Kalevi. Aircraft of the Aces 23. Oxford, UK: Osprey Publishing, 1998. ISBN 1-85532-783-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ilmari Juutilainen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Intervista a Juutilainen, su sci.fi. URL consultato il 21 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2009).
- (EN) Biografia schematica, su acesofww2.com. URL consultato il 21 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2009).
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