Illuminismo russo
L'Illuminismo russo era un movimento culturale, parte dell'Illuminismo paneuropeo, che si sviluppò in Russia principalmente nella seconda metà del XVIII secolo, quando il potere e il governo imperiali promossero attivamente lo sviluppo della scienza e delle arti. Era direttamente associato al regno dell'imperatrice Caterina la Grande, affascinata dal classicismo e dall'enciclopedismo francesi.
A quel tempo furono fondate le prime università, biblioteche, teatri, musei e stampa russi.
L'Illuminismo russo è caratterizzato come parte del cosiddetto assolutismo illuminato caratteristico della Prussia.
L'Illuminismo russo non è un fenomeno isolato dal fenomeno paneuropeo, ma ha alcune specificità, come l'eccezionale egida statale e il sostegno che riceve sotto forma di incoraggiamento, ma non con un pregiudizio liberale, ma al contrario, con l'assolutismo, a differenza dell'Illuminismo in Francia. La Rivolta di Pugačëv e la Rivoluzione francese furono fondamentali per lo sviluppo del processo illuministico nell'impero russo, dove fino al primo quarto del XIX secolo il termine "illuminazione" era usato come sinonimo di "cultura simbolica".[1][2]
Lo specifico illuminismo russo fu principalmente influenzato dalle precedenti riforme di Pietro il Grande.
Eventi significativi
[modifica | modifica wikitesto]- Fondazione dell'Università statale di Mosca (1755)
- La costruzione del Palazzo d'Inverno (1762)
- La scoperta dell'Ermitage (1764)
- La costituzione dell'Accademia imperiale russa (1783)
- La fondazione di Odessa (1794)
- La creazione della Biblioteca nazionale russa (1795)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Сугай Л. А. Термины „культура“, „цивилизация“ и „просвещение“ в России XIX – начала XX века // Труды ГАСК. Выпуск II. Мир культуры. – М.: ГАСК, 2000. – С. 39 – 53.
- ^ Н. М. Яновский. Новый словотолкователь, расположенный по алфавиту. СПб., 1804. Ч. II. От К до Н. С. 454